Pellegrinaggio Macerata Loreto: Aspettatemi! Dice papa Francesco

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“Aspettatemi, aspettatemi… Se ce la faccio verrò!”: con queste parole Papa Francesco ha risposto all’invito rivoltogli dal giovane tedoforo Gabriele Codoni, benedicendo la Fiaccola della Pace del XXXV Pellegrinaggio, mercoledì 5 giugno in Piazza S. Pietro, indossando anche il tradizionale cappellino della Macerata-Loreto.

A salutare il Santo Padre sul sagrato della Basilica, al termine dell’Udienza Generale, sono stati mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del cammino e Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, e mons. Claudio Giuliodori, Amministratore Apostolico della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, che hanno accompagnato il tedoforo all’incontro con Papa Francesco. A Mons. Vecerrica il Papa ha affidato questo messaggio: “Eccellenza, lasci questa consegna ai giovani: che non si lascino scappare la speranza!”. Francesco ha poi salutato un drappello del Comitato del Pellegrinaggio presenti a Roma ed il gruppo di atleti , che, attraversando Lazio, Umbria e Marche, porteranno la fiaccola, dopo aver percorso 311 km, a Macerata, dove avverrà la tradizionale accensione del braciere che darà inizio alla Santa Messa.

 

I numeri dell’organizzazione sono enormi: i volontari sono circa 3.000, di tutte le età provenienti da tutt’Italia; in segreteria sono impegnate 300 persone, 800 nel servizio accoglienza, 100 nel coro, 130 nel servizio liturgico, 30 nell’ufficio stampa, 1.000 per l’allestimento allo stadio. Ci sono poi 500 volontari tra personale medico e paramedico, 60 ambulanze e 4 postazioni mediche avanzate. L’amplificazione sarà dotata di ben 16 squadre per oltre 250 volontari, mentre sono 30 le persone tra podisti, accompagnatori e speaker, impiegate con la fiaccola della pace. Ben 170 le presenze che giungeranno da Pesaro per curare il servizio di ristoro-colazione la mattina prima di raggiungere Loreto, con la preparazione di 4.000 litri di tè, 3.000 di caffè, 36.000 merendine, 15.000 bottigliette d’acqua e otto quintali di dolci fatti a mano.

Che cosa può davvero saziare il desiderio dell’uomo?: è il ‘titolo’ del pellegrinaggio. Mons. Vecerrica ci spiega questa scelta: “Il titolo è una frase di Benedetto XVI nel presentare questo Anno della Fede. Di fronte al disagio umano che viviamo a causa di tante crisi, questa domanda ci riporta all’essenziale della vita. Il problema della vita è cercare ciò che è all’origine di tutto, perché allora sapremo rivolgerci a chi può aiutarci veramente a rispondere ai tanti problemi umani. Il pellegrinaggio raccoglie tutte le domande della vita e le porta all’origine del cristianesimo, nato proprio nella ‘casa’ di Loreto: qui si è incarnato Gesù che è venuto per essere ‘via, verità e vita’. Per questo Papa Francesco ci dice: L’importante è Gesù e lasciarsi guidare da Lui”.

Perché tanta gente partecipa al pellegrinaggio? “Questo accorrere a migliaia al Pellegrinaggio Macerata – Loreto è una meraviglia anche per me. Il senso di questo accorrere è proprio nella risposta alla prima domanda: ‘lì ci sentiamo coinvolti’, rispondevano dei giovani ad un parroco che li vedeva venire al Pellegrinaggio e non in Parrocchia. Non c’è chi non senta il desiderio di capire se stessi, di conoscere il proprio io e potervi rispondere. “Se andiamo via da te, diceva Pietro a Gesù, da chi andremo?”. E’ proprio sorprendente vedere come chi viene al Pellegrinaggio l’anno successivo si porta dietro i propri amici”.

Questo pellegrinaggio è nato nel 1978 come gesto di ringraziamento degli studenti alla Madonna per la fine dell’anno scolastico: quale è il messaggio della Chiesa ai giovani? “Ho proposto questo Pellegrinaggio a piedi alla Madonna di Loreto per riprendere una tradizione marchigiana: al termine di ogni azione si va a piedi a Loreto. Insegnando Religione al Liceo Classico di Macerata ho voluto chiudere l’anno scolastico, nel 1978, con questo atto di ringraziamento. E i giovani sono stati sempre i protagonisti nel Pellegrinaggio. Il mio desiderio è stato, ed è, quello di riportarli all’esperienza cristiana, come la possibilità di valorizzare la propria giovinezza. In un tweet Papa Francesco ha scritto: ‘Cari giovani, la Chiesa aspetta molto da voi e dalla vostra generosità. Non perdete coraggio e puntate in alto’. La Chiesa vuole proprio questo: mettere le ali ai giovani”.

La santa messa sarà celebrata dal card. Ouellet: cosa rappresenta per la Chiesa marchigiana, che a novembre celebrerà il Convegno ecclesiale? “Il Card. Marc Ouellet è Prefetto della Congregazione dei Vescovi ed è un Cardinale molto importante per la sua capacità di sostenere la testimonianza di Papa Francesco, che ci vuole lanciare tutti ad uscire per andare ‘nelle periferie’, per la missione. I Vescovi delle Marche hanno proposto un Convegno Ecclesiale per il 22-24 Novembre prossimo sul tema della missione. Nel Pellegrinaggio preghiamo per la buona riuscita di questo Convegno. Oggi c’è bisogno di ritornare al primo annuncio: molti tra noi non conoscono Gesù e la sua Chiesa. L’invito del Pellegrinaggio è quello di portare a tutti la bella esperienza cristiana, che può affascinare sempre di più”.

Questo anno ricorre anche il ventennale della venuta al pellegrinaggio del papa beato Giovanni Paolo II. Un ricordo: “Il 19 giugno 1993 è stato caratterizzato dalla venuta di Giovanni Paolo II al Pellegrinaggio e lì donò a me e ad un gruppo di giovani la Croce che ogni anno è alla testa del Pellegrinaggio. La sua venuta ci è rimasta nel cuore, come le sue parole. Ricordo che ci chiamò proprio così: ‘Voi siete i miei amici!’. E quando mi consegnò la Croce, mi sussurrò: ‘Come vorrei camminare con voi questa notte!’. Il Beato Giovanni Paolo II protegga il nostro Pellegrinaggio! Vi aspetto tutti per sabato 8 Giugno 2013, ore 20, allo Stadio di Macerata per questa ‘nuova’ avventura del cuore, camminando verso la casa di Maria!”

 

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