Oggi è la festa dei nonni

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Oggi in Italia si celebra la festa dei Nonni, istituita per legge il 31 luglio 2005 dal Parlamento italiano. La festa dei nonni è stata creata negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga della Virginia Occidentale, madre di 15 figli e nonna di 40 nipoti, che cominciò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, come obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni, la relazione con i loro nonni.

Infatti i nonni esercitano un ruolo educativo fondamentale, in particolare sui temi religiosi, come rivela una ricerca realizzata dal Servizio per la famiglia della diocesi di Milano: non una vera e propria indagine statistica, specificano i promotori, ma una fotografia comunque significativa, vista la mole dei dati raccolti.

Dall’indagine, condotta nei mesi scorsi su 850 famiglie che vivono nel territorio diocesano e che hanno risposto a un questionario online, il 60% dei genitori e dei nonni dichiara di collaborare nella trasmissione della fede ai nipoti.

Invece soltanto in una minoranza dei casi i nonni si sostituiscono ai figli, anche se interrogati a riguardo nonni e genitori esprimono livelli diversi di consapevolezza: mentre il 13% dei nonni sostiene di svolgere questo ruolo nei confronti delle nuove generazioni, solo l’1% dei figli ammette di aver demandato ai propri genitori tale compito.

A essere maggiormente coinvolti sembrano essere i nonni materni: il 74% dei genitori delle mamme dichiara di avere una relazione significativa con i nipoti, a fronte di un 52% dei genitori dei papà, come ha spiegato il prof. Marco Astuti, collaboratore del Servizio famiglia e curatore dell’inchiesta: “Oggi esistono famiglie allargate nelle quali si danno reciproco sostegno tre generazioni: quella dei nonni, dei genitori e dei nipoti.

Il nostro intento è aiutarle a riflettere sulle relazioni al loro interno e a migliorarle, al di là delle narrazioni dibattute e in fondo banali, da un lato sulla centralità degli anziani e dall’altro su una loro presunta debolezza educativa. Seppure esistano evidenti divergenze di opinioni, l’alleanza tra nonni e genitori pare di gran lunga il modello prevalente. Un segnale molto incoraggiante per il futuro”.

Anche la Coldiretti sottolinea il valore dell’aiuto offerto dai quasi 12.000.000 dei nonni nei momenti di crisi: “Il risultato è che la presenza di un pensionato in casa viene considerata dal 38% degli italiani un fattore determinante per contribuire al reddito familiare, mentre il 35% guarda ai nonni come un valido aiuto per seguire i bambini fuori dall’orario scolastico. C’è poi un 17% che ne apprezza i consigli e l’esperienza ed un 4% che si avvantaggia del loro sostegno lavorativo a livello domestico. Solo un residuo 6% considera i pensionati un peso o un ostacolo”.

E per questa giornata il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio, ricordando il tema della giornata sull’equità digitale per ogni età:

“Investire sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie significa promuovere la piena inclusione dei cittadini di tutte le età nella vita relazionale e culturale del Paese. Restare esclusi dalla dimensione digitale può essere per un anziano un fattore di emarginazione sociale”.

Per il presidente della Repubblica la tecnologia aiuta gli anziani a non estraniarsi dalla realtà: “In questo periodo di pandemia abbiamo pienamente compreso l’importanza dell’uso di strumenti, anche telematici, che consentono di accedere ad operazioni essenziali come, ad esempio, la prenotazione di un vaccino o che sono utili anche semplicemente per non rimanere soli e per condividere i momenti della propria vita quotidiana con i propri cari”.

Per questo il presidente dell’Associazione nazionale lavoratori anziani (Anla), Edoardo Patriarca, ha ringraziato i nonni per il contributo nella società: “Grazie cari nonni, per il semplice fatto di esserci. Sperimentiamo nella vita di ogni giorno la vostra importanza concreta e affettiva: senza di voi decine di migliaia di giovani famiglie non riuscirebbero a conciliare la quotidianità con la scuola, con il lavoro, con la fatica di crescere.

Nella catena della vita siete stati prima madri e padri e avete sperimentato per primi l’importanza di un aiuto: oggi la saggezza che vi deriva dall’esperienza di anni vi spinge a non risparmiarvi per i nipoti per donare loro serenità familiare, solidità economica, libertà nelle scelte di vita dei genitori”.

Ed il prof. Patriarca definisce i nonni come angeli custodi: “Abbiamo pensato ad una festa che riconoscesse pubblicamente il vostro ruolo: non ne avete bisogno perché l’amore quando è donato non ha bisogno di passarelle. Cari nonni, avete pagato un prezzo altissimo alla pandemia che ha mietuto vittime fra molti vostri coetanei… 

Avete pagato un prezzo altissimo per il lockdown che vi ha confinato nelle vostre case privandovi dei nipoti, per cui e con cui vivete. Eppure, siete sempre accanto a noi, angeli contemporanei in grado di suscitare e donare emozioni”.

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