Le nozze di S.A.R. il Principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie e la nobile scozzese Lady Charlotte Diana Lindesay-Bethune nel segno dell’amore, della tradizione e della solidarietà

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Nozze reali la mattina di sabato 25 settembre 2021 nel Duomo di Monreale dedicato a Santa Maria Nuova, annunciate nel maggio dello scorso anno, come avevamo riferito [Annunciato il fidanzamento del Duca di Noto, S.A.R. il Principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie con Lady Charlotte Lindesay-Bethune – 15 maggio 2020], Sotto il mosaico arabo normanno del Cristo pantocratore, si è sposato uno degli ultimi eredi dei Borbone delle Due Sicilie, S.A.R. il Principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie e Landaluce, Duca di Noto, Gran Prefetto del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, con la nobile scozzese Lady Charlotte Diana Lindesay-Bethune.

Il 25enne Don Jaime è nato a Madrid il 30 giugno 1996, primogenito dei sette figli del Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Donna Sofia Landaluce e Melgarejo. Discendente diretto di S.M. Francesco II, ultimo re del Regno delle Due Sicilie, il Duca di Noto, ha conseguito una laurea in Giurisprudenza e un master in Economia aziendale, Direttore dal 2018 di un fondo di venture capital a Parigi. Parla spagnolo, inglese, francese e italiano.

Don Jaime e Lady Charlotte Diana in visita al Duomo di Monreale in previsione delle nozze, 15 luglio 2021 [QUI].

La 28enne Lady Charlotte Diana è nata il 12 maggio 1993, figlia minore di James Randolph Lindesay-Bethune, XVI Conte di Lindsay, XVI Lord Parbroath, XXV Lord Lindsay of the Byres, XV Lord Kilburnie, Kingsburn and Drumry, già Sottosegretario di Stato parlamentare per la Scozia ed già Presidente del National Trust for Scotland, e Diana Mary Chamberlayne-Macdonald, Contessa di Lindsay, figlia di un Gentiluomo della Regina e pronipote di Sir Alexander Somerled Angus Bosville Macdonald of Sleat, sedicesimo e principale Baronetto della Scozia, Patrono del Royal Caledonian Ball. Laureata a Oxford, lavora alla Citibank di Londra.

Nei giorni precedenti l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo aveva visto il passaggio di tanti reali e nobili passeggeri, tra cui i membri delle famiglie reali europee, ospiti della riservatissima famiglia Duosiciliana che, contraddistinta da uno stile di vita sobrio ed elegante, è esempio di unità tra tradizione e modernità.

Notevole l’apparato di sicurezza a protezione predisposto dall’Autorità di Governo. Sfrecciare di auto private con vetri offuscati che dagli arrivi dello scalo aeroportuale di Punta Raisi, che conducevano i circa duecento selezionatissimi invitati da tutto il mondo, eletti a partecipare alle nozze reali.

La Celebrazione Eucaristica nuziale nel Duomo di Monreale è stata officiata in inglese alle 10.30 dal Cardinali Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gran Priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, in un Duomo affollato da esponenti della nobiltà provenienti da tutta Europa. Presenti i membri delle più antiche Case Sovrane: dal Regno di Spagna il parentado Borbone al gran completo, gli Asburgo eredi dell’Impero d’Austria, dalla Francia gli Orlèans, poi Borbone-Parma eredi del Granducato di Parma e Piacenza, i Sassonia-Coburgo-Gotha, Liechtenstein, i Bragança, insieme ai diplomatici rappresentanti di diversi governi europei e personalità del Vaticano. Tra gli ospiti anche i Sindaci di Palermo e Monreale, Leoluca Orlando e Alberto Arcidiacono, e il Vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao.

Il Duca di Noto, accompagnato dalla madre S.A.R. Donna Sofia, Duchessa di Calabria, è arrivato puntuale al Duomo. La sposa Lady Charlotte Diana è arrivata intorno alle 10.30 su una carrozza d’epoca trainata da quattro cavalli bianchi, entrata da via Benedetto D’Acquisto nella blindatissima piazza, in compagnia del padre, che indossava un gilet tartan verde e grigio, tinte del clan di famiglia. Lei ha indossato un abito di sobria eleganza disegnato da Phillipa Lepley con ricami color avorio duchess satin ma che porta i segni della tradizione: la preziosa tiara di famiglia in perle e diamanti del XIX secolo e il lunghissimo velo bianco con strascico. Magico il suono della cornamusa, sottolineando le radici familiari.

Nella cerimonia nuziale suggestiva è stata la celebrazione del consenso con l’unico velo bianco che i testimoni hanno adagiato sulle braccia degli sposi a simboleggiare d’essere una sola carne e poi “las arras matrimoniales” con cui lo sposo, ponendo 13 monete d’oro nelle mani della sposa, ha manifestato il consenso e la condivisione coniugale. I testimoni degli sposi sulle panche nel primo transetto, erano 23 per parte Borbone Due Sicilie e 15 per parte Lindesay-Bèthune.

Al termine della cerimonia il corteo nuziale, che ha visto nell’ordine, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, e la consuocera Lady Diana Mary Lindesay, Contessa di Lindsay, in un bellissimo abito azzurro (nella foto sopra a sinistra); Lord James Randolph Lindesay-Bèthune, Conte di Lindsay, e S.A.R. Donna Sofia di Borbone delle Due Sicilie, Duchessa di Calabria, Contessa di Caserta, in uno stupendo lungo abito rosa e la tradizionale mantilla nera (al centro); S.A.R. la Principessa Anna di Francia, Duchessa Vedova di Calabria, in un abito verde chiaro, accompagnata dal nipote secondogenito S.A.R. il Principe Don Juan di Borbone delle Due Sicilie (a destra); Mrs Nigel Chamberlayne-Macdonald, la nonna della sposa, accompagnata da Lord William James Lindesay-Bèthune, Visconte di Garnock.

Dopo la cerimonia, raggianti i genitori della coppia. A sinistra Donna Sofia e Don Pedro. A destra Don Jaime e Lady Charlotte Diana.

Dopo la cerimonia, Don Jaime e Lady Charlotte Diana sono saliti insieme sulla carrozza, salutando la folla festante. Poi, tutti gli invitati sono rientrati a Palermo per il cocktail nei giardini di Palazzo Reale e successivo pranzo reale. In serata, la cena a Palazzo Mazzarino.

Ogni cerimonia da favola merita un dolcissimo lieto fine. Lo sfarzo di un royal wedding si misura anche dalle dimensioni della torta nuziale e la wedding cake del matrimonio fra il principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie e Lady Charlotte Lindesay-Bethune, celebratosi tra Monreale e Palermo la scorsa settimana, non tradisce le aspetattive.
Parola d’ordine semplicità. La torta è stata interamente realizzata dal pastry chef Roberto Pennino, talentuoso palermitano di 36 anni, seguendo le indicazioni della baronessa Antonella Chiaramonte Bordonaro, assecondando così le volontà degli sposi. “Nessuno sfarzo nella composizione della torta – spiega il pastry chef – solo sobrietà sinonimo di eleganza. Ho espresso al meglio le mie capacità professionali e l’amore che metto nel mio lavoro per cercare di soddisfare a pieno le aspettative”.
Composta da sette strati, dal peso di 45 chilogrammi e finemente decorata con alcune orchidee, la torta nuziale sfoggiava in alto lo stemma reale realizzato interamente da Pennino in pasta di zucchero. “Al suo interno – prosegue – un semifreddo al croccante alle mandorle e nocciole siciliane. Una bisquit al cacao profumata al Marsala per esaltare le note siciliane. Il tutto accompagnato da una salsa calda al cioccolato fondente al 70 per cento, per esaltare il contrasto dolce amaro, caldo freddo. Sono felice e soddisfatto del lavoro svolto, grazie ai complimenti ricevuti dai reali in persona e da molti degli invitati” (Palermotoday.it).

Era dal 1934 che a Palermo non si ospitavano nozze di sangue Reale, ovvero da quando si sposarono il Conte di Parigi con la Principessa Isabella d’Orleans-Bragança discendente dell’ultimo Imperatore del Brasile. Gli sposi per il loro viaggio di nozze, escluse le mete esotiche, hanno scelto di visitare in incognito la Sicilia e la Campania, con qualche tappa nella penisola, a significare l’intenso legame dei Borbone che un tempo erano i sovrani del Regno delle Due Sicilie.

Nei giorni precedenti alle nozze, i due sposi hanno visitato il laboratorio di ceramica del maestro Nicoló Giuliano, che ha donato loro una ceramica ritraente Re Guglielmo II della tradizione artigiana siciliana.

A margine della celebrazione delle nozze reali e festeggiamenti tra Monreale e Palermo, il programma dei festeggiamenti nunziali ha visto svolgere anche una serie di attività non concentrati nel solo giorno di sabato, sempre in modo riservatissimo. I due sposi non amano la vita da rotocalco e sono contraddistinti dalla loro condotta assai sobria. La coppia, in compagnia di parenti, amici, aristocratici e figure di spicco in ambito internazionale, ha raggiunto Palermo qualche giorno prima, pernottando a Ville Igiea. Ha osservato Lorenza Iuliano su Ex Partibus, un sito che segue da vicino la vita della Real Casa delle Due Sicilie e le attività della Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio: «L’attaccamento all’Italia è sempre stato molto forte per tutta la famiglia reale, che, prima della pandemia, era solita visitare, con una certa frequenza, le città che un tempo avevano fatto parte del Regno. Il legame con le tradizioni, la storia e la cultura dei luoghi, l’amore e il rispetto per gli illustri antenati che tanto avevano dato onore al territorio, sono sfociati, naturalmente, nella decisione di optare per Palermo, che, insieme a Napoli, è stata capitale del Regno delle Due Sicilie e che con il suo splendore, la sua innegabile capacità di accoglienza, le sue bellezze storiche ed architettoniche, non poteva che contribuire alla magia di un giorno da favola. Legame affettivo rinsaldato dal fatto che gli stessi bisnonni di Don Jaime, Henri di Francia e Isabelle del Brasile, si sposarono a Palazzo d’Orleans, a Palermo nel 1931. (…) Il 21 settembre, salutando il Sindaco di Monreale in Palazzo di Città, che li ha accolti con gli onori del caso, Don Jaime ha sottolineato l’intento di rinsaldare il rapporto con il territorio dalla nobile storia e dall’identità artistico-culturale, con progetti solidali, mentre l’aristocratica si è detta rapita dalla luce della Sicilia, identificando Monreale come un luogo del cuore dove tornare spesso».

Il programma del matrimonio era rimasto top secret ed era impossibile penetrare la rete di protezione a salvaguardia della privacy degli sposi reali. Quindi, il gossip sulla stampa locale e i rotocalchi erano rimasti sostanzialmente a digiuno. Ha scritto Vanity Fair nei giorni precedenti: «Royal wedding in Sicilia: il Principe Don Jaime di Borbone sposerà Lady Charlotte a Monreale. Il discendente diretto di Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie, e la nobile scozzese, si diranno “sì” sabato 25 settembre nel Duomo della cittadina alle porte di Palermo. Dove per l’occasione sono attesi duecento selezionatissimi ospiti tra cui tanti nobili europei. L’Italia sta per vivere il suo terzo royal wedding nel giro di pochi mesi. Dopo le doppie nozze reali romane – protagoniste a luglio lady Kitty Spencer, poi il 18 settembre Maria Astrid del Liechtenstein – arriva il royal wedding alla siciliana. (…) Nel 1931 i bisnonni di Jaime (Henri di Francia e Isabelle del Brasile) si sposarono al Palazzo Orleans proprio a Palermo. (…) Entrambi molto riservati (nessuno dei due ha un profilo social) stanno vivendo il loro amore il più lontano possibile dall’attenzione mediatica: «Adoro l’anonimato», ha detto il principe a Vanity Fair. Fino a qualche tempo fa Jaime era in tutte le classifiche che elencavano gli scapoli d’oro delle case reali europee. E questo, per il duca di Noto e per la sua fidanzata, era continua fonte di «scherzi e battute». Ma il nome di Jaime sta per essere depennato dalla lista. Dal 25 settembre, col royal wedding alla siciliana, diventerà un uomo sposato».

L’accoglienza a Palazzo Reale

Il 14 luglio 2021 gli sposi erano stati accolti a Palazzo Reale dal Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, come abbiamo riferito [QUI], al quale avevano fatto richiesto di poter coronare il sogno di tenere il ricevimento di nozze nel palazzo che fu dei Borbone. “Sono molto felice di ospitare in questo meraviglioso Palazzo Reale, che fu anche casa dei Borbone delle Due Sicilie, il ricevimento delle nozze di un discendente diretto dell’ultimo Re Francesco II e della sua nobile sposa”, aveva risposto il Presidente dell’ARS. Uno dei primi incontri pubblici del Capo della Real Casa delle Due Sicilie, accompagnato dalla famiglia e della nuora, è avvenuto venerdì 24 settembre 2021 con il Vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e Assessore all’Economia, Gaetano Armao, che, a nome dei suoi corregionali si è detto felicissimo di ospitare a Palazzo Reale, che fu anche casa dei Borbone delle Due Sicilie, il ricevimento delle nozze di un discendente diretto dell’ultimo Re Francesco II.

Postscriptum

Alla presenza del Capo della Real Casa delle Due Sicilie, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone della Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Gran Maestro dell’Insigne e Reale Ordine di San Gennaro e del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, e dei membri delle più antiche Case Sovrane d’Europa: dal Regno di Spagna i Borbone , gli Asburgo eredi dell’Impero d’Austria, gli Orléans, poi Borbone-Parma eredi del Granducato di Parma e Piacenza, i Sassonia-Coburgo-Gotha, Liechtenstein, i Bragança.

Prime a giungere le zie paterne dello sposo: S.A.R. la Principessa Cristina di Borbone delle Due Sicilie col marito Don Pedro Lopez-Quesada, le LL.AA.II.RR. gli Arciduchi d’Austria e Principi d’Ungheria e Boemia Maria e Simeone d’Asburgo.

Tra i parenti prossimi dello sposo le Principesse delle Due Sicilie S.A.R. Inés col marito Nobile Michele Carrelli Palombi dei Marchesi di Raiano e S.A.R. Vittoria col marito Markos Nomikos, S.A.R. la Principessa Donna Teresa di Borbone delle Due Sicilie Duchessa di Salerno col marito Marchese de Laserna, S.A.R. il Principe Charles-Emmanuel di Borbone-Parma, S.A.R. il Principe Charles-Emmanuel de Orléans Duca d’Angiò, S.A.R. il Duca Chartres, S.A.R. la Principessa Diane d’Orléans Viscontessa de Noailles, S.A.R. la Principessa Chantal d’Orléans-Bragança Baronessa di Sambucy de Sorgue, LL.AA.RR.  Kostantin e Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha Principi di Vidin, S.A.R. il Principe Dom Alfonso de Bragança Principe di Beira, Conte José Zamoysky de Borbon e S.A.S. la Principessa Maria d’Orleans moglie del Principe Gundakar di Liechtenstein, S.A.R. il Principe Mirko di Bulgaria; in rappresentanza di S.A.R. il Principe Dom Duarte Pio Duca di  Bragança Capo della Real Casa del Portogallo era presente la consorte S.A.R. Donna Isabel de Bragança Duchessa de Bragança accompagnata dall’erede S.A.R. l’Infante Dom Alfonso de Bragança Principe di Beira e il secondogenito Infante Dom Dionisio de Bragança Duca di Porto, quindi S.A.R. l’Infante Dom Miguel de Bragança Duque de Viseu.

Il Cugino, Capo della Real Casa di Savoia S.A.R. il Principe Aimone Duca di Savoia, primo cugino per parte Orléans in quanto entrambi son figli di due Altezze Reali di Francia le Principesse Anna e Claude, ha inviato agli Sposi un messaggio attraverso un rappresentante il Nobile Salvatore Bordonali di Pirato.

Tra i discendenti delle più antiche Casate europee tra i quali S.A.S. il Principe Maximilian Windisch-Graetz, S.A.S. la Principessa Wande de Ligne, S.A.S. la Principessa Alienor d’Aremberg, S.A.S. il Principe Ereditario di Croÿ e i von Limburg-Stirum.

Dalla Francia, il Duca di Magenta Maurice de Mac Mahon e la Signora Pélagie, il Conte e la Contessa d’Andlau, il Conte e la Contessa d’Ormesson, il Conte e la Contessa Jacques d’Outremont con figlio Guillame, la Baronessa Melanie Hottinguer.

Dal Portogallo, il Conte Francisco Lobo de Vasconcellos e la consorte e Laurenzo Correia de Matos.

Presenti numerosi Grandi di Spagna, precede il più titolato del Regno, Don Carlos FitzJames Stuart y Martínez de Irujo XIX Duca d’Alba – figlio della defunta Doña Cayetana FitzJames Stuart Duchessa d’Alba icona di stile nel jet-set mondiale – accompagnato dai figli Fernando Fitz-James Stuart, XVII Duca di Huéscar erede del Ducato di Alba e Grande di Spagna, e Carlos Fitz-James Stuart de Solís, XXII Conte di Osorno e Grande di Spagna. Poi il Duca di Pastrana Don José Finat y de Bustos, il Duca di Granada de Ega Don Juan Alfonso Martos y Azlor de Aragon, il Duca di Abrantes Don José Zuleta de Reales, il Duca di Linares Don Alvaro Zuleta de Reales, il Duca di Hornachuelos Don José Ramón de Hoces y Elduayen, il Marchese del Vasto Don Policarpo Sanciz y Alvarez de Toledo.

I rappresentanti dei Reali Ordini Militari di Santiago, Calatrava, Alcantara e Montesa, il cui Real Consiglio è presieduto da S.A.R. il Duca di Calabria in rappresentanza del cugino Re di Spagna.

Il Gran Cancelliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Ecc.mo Amb. di Spagna Don Carlos Barcena y Portolés, il Vice Gran Cancelliere il Cav. dell’Insigne Real Ordine di San Gennaro Guy Stair Sainty, l’Ecc.mo Vice Auditore Generale Amadeo-Martin Rey y Cabieses, il Delegato di Napoli e Campania Nobile Don Manuel de Goyzueta dei Marchesi di Toverena e Trentinara e la consorte.

I dignitari del Real Cuerpo de la Nobleza de Madrid di cui é Cav. Protettore il Duca di Calabria e del Real Cuerpo de la Nobleza de Cataluña.

Dalla Spagna, numerosi rappresentanti delle antiche e nobili Reali Maestranze di Cavalleria di Valencia, di Zaragoza, di Sevilla, di Granada, di Ronda, la Real, il Real Estamento Militar del Principado de Gerona, la Muy Antigua e Ilustre Cofradía de Caballeros Cubicularios de San Ildefonso y San Atilano e la Real, Antiquisima y Muy Ilustre Cofradía de Nobles de Nuestra Señora la Virgen del Portillo.

Dal Regno Unito Lady Tatiana Mountbatten, Lord e Lady Balniel, Lord Hugh Carnegie, Lord e Lady Cochrane, il Conte di Dundonald, Lord and Lady Kerr.

A rappresentare le Due Sicilie, il Real Circolo Francesco II di Borbone, di cui il Duca di Calabria è Presidente Onorario, con il Presidente Ecc.mo Sig. Paolo Rivelli e la consorte.

Poi la Nobile Compagnia di Santa Maria della Consolazione detta della «Pace» e da Napoli la Real Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento de’ Nobili Spagnoli di San Giacomo o Real Hermandad de Nobles Españoles de Santiago di cui il Duca di Calabria è Membro Protettivo.

Rappresentanti del Gran Magistero del Sovrano Militare Ordine di Malta e del Governo dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.

Uno stuolo di diplomatici rappresentanti di diversi governi d’Europa tra cui l’Amb. di Spagna Carlos Abella y Aristegui, l’Amb. dell’Ordine di Malta nel Regno di Spagna S.E. Jean-Marie Musy.

Presenti membri delle antiche nobili casate che hanno segnato la storia di Napoli e Sicilia; si riconoscevano tra gli altri: i Duchi Landolfo e Fabiana Caracciolo Principi di Melissano e di Scanno, Don Michele Carrelli Palombi dei Marchesi di Raiano, i Principi Biagio e Signoretta Licata di Baucina, la Principessa Vittoria Alliata di Villafranca, i Marchesi Narciso e Matilde Salvo di Pietraganzili, il Conte Riccardo Paternò di Montecupo dei Duchi di San Nicola, i Principi Francesco e Marina Moncada di Paternò, il Principe Giacomo Massimo, i Principi Carlo e Francesca de Gregorio Cattaneo di Sant’Elia Marchesi di Squillace, i Signori Salvatore e Luisa Bordonali di Pirato, la Marchesa Marida Berlingieri di Valle Perrotta, i Marchesi Don Pierluigi e Nunzia Sanfelice di Bagnoli.

Tra gli altri italiani la Marchesa Leonia Frescobaldi, la Marchesa Costanza Solaro del Borgo, la Marchesa Urania Carrassi del Villar, il Marchese Pietro Carrassi di Roccagiovine,

Tra le Autorità locali presenti: il Vice Presidente della Regione Siciliana Prof. Gaetano Armao, l’Assessore Regionale all’Istruzione e formazione professionale Prof. Roberto Lagalla e la Sig.ra Maria Paola, il Sindaco di Palermo Prof. Leoluca Orlando, il Sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, il Deputato della Repubblica On. Giusi Bartolozzi.

Si ringrazia per le foto il Real Circolo Francesco II di Borbone.

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