Pochi i giusti, che si salveranno

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Criterio. Equilibrio. Lungimiranza. Saggezza. Appaiono come personaggi spaesati, nello Stato più piccolo e potente del pianeta.

Pensieri. Opere. Parole. Omissioni. Sembrano attività ordinate, che cadono dall’alto di un cielo gestito dalle fasi lunari. In un disordine creato ad arte sul tavolino di Domus Sanctae Marthae. Dove la luce si spegne alle 21.30 e si riaccende alle 04.40. Dove nel buio di quella stanza, la notte non porta mai il “buon consiglio”. In un paese delle meraviglie, dove anche Alice resterebbe attonita di fronte ai conigli che escono dal cilindro maneggiato da Mangiafuoco. Ultimo imperatore di un mondo dove tutto è il contrario di tutto. Dove il caos regna sovrano. L’uomo giusto, in tutto ciò, è chiamato a scegliere il bene dal male. È chiamato a distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è. Senza dimenticare, che il primo obiettivo del demonio è far credere al mondo che egli, il gran bugiardo, il divisore che ci tenta sulle debolezze dei fratelli, non esiste.

Fermezza. Fede. Orientamento. Disciplina. Perseveranza. Si ergono come fari nella tempesta, in cui il Popolo di Dio si trova nell’ora più buia. Nulla è perduto. Restare saldi nella Fede è la scelta più giusta da fare. Ma quanto più difficile da perseguire. Molti non capiranno. Pochi saranno i giusti che si salveranno. Perché avranno pagato di persona. Perché il loro sacrificio si è reso necessario.

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Il testo dell’articolo letto da Valentina Villano: QUI.

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