Bernard Scholz: dal coraggio di dire ‘io’ nasce ‘noi’

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Il Meeting di Rimini, giunto quest’anno alla sua 42^ edizione, si svolge di nuovo in presenza presso la Fiera di Rimini, dal 20 al 25 agosto, con il titolo ‘Il coraggio di dire io”, citazione tratta da un testo del filosofo danese Kierkegaard, proponendosi come momento di riflessione e di ripartenza globale nello scenario della faticosa uscita dalla pandemia. All’apertura della manifestazione, oggi, interviene il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Con il titolo ‘Il coraggio di dire io’ il Meeting è un invito a riscoprire la consistenza e la grandezza della propria vita perché attraverso responsabilità, dialogo e creatività diventi sempre più piena e feconda, come ha sottolineato Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, che ha spiegato il tema del Meeting:

“Il titolo ‘Il coraggio di dire io’ viene dal Diario del filosofo danese Søren Kierkegaard che voleva mettere in luce il grande rischio che la singola persona, con le sue convinzioni, il suo senso di responsabilità, la sua capacità di prendere iniziativa in momenti difficili fosse ridotta a fare parte indistinta di una massa di individui, tutti uguali, tutti appiattiti da una cultura dominante. Questo rischio l’ha visto anche Pasolini sul quale ci sarà una mostra al Meeting.

Abbiamo scelto questo titolo durante il Meeting 2020 avendo davanti agli occhi l’esperienza straordinaria di genitori, insegnanti, infermieri, medici, volontari, sacerdoti durante il primo lockdown che hanno testimoniato in modo straordinario un’assunzione di responsabilità e una capacità creativa di fronte ai problemi. E avevamo presente che in tante persone sono rinate domande esistenziali che sono rimaste spesso seppellite sotto attivismi e certe superficialità.

Quanto coraggio ci vuole per dire io?

“Ci vuol coraggio di uscire dalla comodità di essere passivi, di lasciarsi trascinare dalle onde del momento, dalle oscillazioni continue fra rassegnazione e ribellione senza mettersi in gioco personalmente. Ma questo coraggio non nasce da uno sforzo ‘muscolare’, volontaristico o moralistico. Nasce invece dalla fedeltà forte e semplice al proprio desiderio di bene, anche in situazioni difficili, complicati e anche drammatiche.

Nell’esperienza cristiana questo coraggio si apre in modo del tutto nuovo. Quando riconosco che la vita mi è data e che mi è data con un desiderio infinito, posso aprirmi al Tu che mi ha dato a me stesso, trovando in questo Tu il sostegno, la luce per affrontare le circostanze della vita, occasione di incontro proprio con questo Tu”.

Quale legame esiste tra io e noi?

“Non passa giorno senza che sia qualcuno che fa appello al ‘noi’: sarebbe necessaria una maggiore solidarietà, bisognerebbe superare l’individualismo, dovremmo lavorare di più insieme,… Tutti questi appellativi rimangono senza grandi riscontri proprio perché il ‘noi’ nasce solo quando qualcuno ha il coraggio di ‘io’.

Quando uno prende iniziativa, quando uno testimonia una vita interessante, quando uno rispondere con tutto se stesso ad una sfida, comincia quasi inevitabilmente a coinvolgere altri intorno a sé. Se manca questa dimensione personale, il ‘noi’ diventa un sotterfugio ideologico per tutelarsi dalle intemperie del mondo”.

Allora, cosa significa il ritorno della presenza alla Fiera?

“Significa prima di tutto gratitudine. La pandemia ci ha insegnato che niente è scontato, neanche il semplice ritrovarsi, e che tutto è dono. Ci permetterà quindi di incontrarci, di vedere le mostre dal vivo, di partecipare agli incontri, di mangiare insieme, di ascoltare i concerti. Gli spettacoli serali verranno presentati nel centro storico di Rimini in piazza Tre Martiri e l’ultima sera all’Arena Lido della Darsena. In questo modo il Meeting torna fisicamente nella città nella quale è nato”.

Infine, può illustrarci quali sono le modalità per partecipare agli incontri?

“Per partecipare al Meeting bisogna scaricare l’app Meeting Rimini sul proprio iPhone o smartphone, inserire i dati richiesti e generare un QR Code che permette la prenotazione degli incontri, delle mostre e dei spettacoli. Questo QR Code permette l’ingresso in Fiera dal momento in cui si inseriscono nell’app i dati del Green Pass.

Chi non ha il Green Pass può prenotare sempre tramite l’app un tampone all’ingresso Ovest della Fiera. I genitori possono registrare sulla loro app anche i figli minorenni. Chi non riesce a venire a Rimini, soprattutto dall’estero, può seguire tutto in streaming in tre lingue: italiano, spagnolo ed inglese”.

(Tratto da Aci Stampa)

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