La Porziuncola per andare in Paradiso

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‘Io vi voglio mandare tutti in Paradiso’: era il 2 agosto 1216 quando san Francesco esclamò questa frase che ancora oggi sembra riecheggiare nella chiesetta della Porziuncola ‘custodita’ all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Per l’occasione quest’anno la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino ha deciso di ripristinare l’antica tradizione del ‘Perdono degli assisani’ che prevede il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino a Santa Maria degli Angeli e l’arcivescovo, mons. Domenico Sorrentino, ha scritto una Lettera pastorale dal titolo ‘Ripartire dalla Porziuncola, ripartire dal Vangelo. Verso il nuovo anno pastorale e l’VIII centenario della morte di Francesco’.

Ad aprire la porta della Porziuncola è stato il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, p. Michael Perry, che nell’omelia ha affermato: “Dio ci chiama attraverso questa grande celebrazione del Perdono di Assisi ad abbandonare tutto ciò che porta alla morte, tutto ciò che ci ruba la misericordia, il perdono, la pace e la gioia di Dio.

Siamo invitati a vivere come figli amati di un Dio amorevole, destinati alla libertà, destinati all’amore, destinati a Dio. Non c’è spazio per la paura, non c’è spazio per l’esclusione, non c’è spazio per l’apatia o l’inazione. Nel paradiso di Dio, tutti sono i benvenuti, tutti sono perdonati e tutti sono amati”.

La serata si è conclusa con la veglia di preghiera presieduta da fr. Filippo Betzu, ministro provinciale dei frati minori cappuccini di Sardegna, che ha riflettuto sull’apertura delle porte della Porziuncola come a indicare l’apertura del cuore di Dio per noi:

“Con la venuta di Cristo non abbiamo più un tempio particolare della presenza di Dio, ma noi oggi non parliamo di un luogo fisico: quando varchiamo la porta della Porziuncola entriamo in un tempo e uno spazio che Dio ci dona, quasi il tempo si ferma lì dentro!”

La Porziuncola è luogo della misericordia di Dio: “Sono un tempo e un luogo per incontrare la misericordia di Dio, ma come? Dio mostra in questo luogo la sua santità al posto del nostro peccato e ci possono essere tre dimensioni di questa misericordia: l’amore di Dio per noi che si declina nell’ascolto della Sua Parola; il perdono verso noi stessi che si manifesta nell’accoglienza del perdono di Dio verso di noi e infine; il perdono verso gli altri che si mostra nel dono di noi stessi per gli altri”.

Mentre il Penitenziere maggiore, card. Mauro Piacenza, nell’omelia pronunciata nella Basilica di S. Maria degli Angeli in Porziuncola, ha affermato che Cristo si è fatto misericordia: ‘Dio non è solo Misericordioso, Egli è la Misericordia’. Il porporato ha riassunto quanto già nella prima Lettera di San Giovanni scritto: Dio è amore.

Facendo riferimento alla vita di san Francesco d’Assisi, il card. Piacenza ha indicato la via per immergersi nell’amore autentico che diventa atto di misericordia: la Comunione dei Santi, il sentirsi appartenenti al Corpo della Chiesa: “Ma mai e poi mai dobbiamo separarci dal Corpo di Cristo, che è la Chiesa”.

(Foto: Francescani minori)

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