Estate: l’invito a viverla bene

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L’estate è ormai entrata da un mese e molti hanno già deciso le loro mete turistiche, anche se questa può essere ‘pericolosa’, come avverte il vescovo di Benevento, mons. Felice Acrocca, nella lettera scritta ai giovani:

“Carissimi, siamo ormai in piena estate, stagione a lungo attesa, ardentemente desiderata, nella quale molti hanno riposto tante speranze non solo di evasione dalle tensioni quotidiane, ma anche di ripresa economica dopo un periodo di prova durissima. Un’estate pericolosa, per le conseguenze che potrebbe avere nei mesi a venire”.

Il vescovo beneventano avverte i giovani di prestare attenzione, perché potrebbero essere additati come probabili ‘untori’: “Sapete meglio di me di essere voi, per primi, nel mirino, anche se noi adulti non siamo esenti da colpe (gli Europei di calcio, con tutto ciò che ne è scaturito durante e dopo, insegnano). Mi permetto perciò di dirvi che rischiate di diventare il capro espiatorio di una situazione imbrogliata; non metteteci del vostro per far avverare questa triste profezia”.

Per questo il vescovo consiglia loro di aderire alla campagna vaccinale: “Vi invito allora ad aderire senza riserve alla campagna vaccinale in corso (e a invitare anche quegli adulti riottosi a farlo), l’unica arma che abbiamo per combattere il virus, a dimostrare responsabilità e la necessaria prudenza in tutte le cose, perché il rischio di un riacutizzarsi del contagio è reale e il nostro territorio non potrebbe sostenere un altro anno come quello che ci siamo lasciati alle spalle: già molte attività hanno chiuso i battenti e tante tensioni, tanta rabbia e perfino violenza si sono accresciute”.

Dopo questa esortazione mons. Acrocca lancia l’idea di una vacanza ‘alternativa’: “Lo faccio timoroso, quasi in punta di piedi, perché so che il mio è un discorso in controtendenza.

Pensiamo proprio alle vacanze: si finisce spesso per sovraccaricarle di attese, come se in quei pochi giorni si dovessero sparare tutte le cartucce a disposizione, finendo spesso per restarne delusi… Per questo azzardo una proposta diversa: non altre vacanze, ma ‘vacanze altre’. Cioè differenti, alternative”.

Per il vescovo le occasioni non mancano: “Avete mai provato a trascorrerle in un’esperienza di servizio che alla sera vi lascia così stanchi da non veder l’ora di andare a dormire?

Non potreste andare in discoteca fino all’alba, né la cerchereste, ma sareste felici per l’esperienza fatta fino a provarne a lungo nostalgia. Oppure in cammino, con lo zaino sulle spalle, lungo sentieri a volte tortuosi che spingono però a guardarsi dentro per ritrovare le ragioni stesse del vivere?

O in semplice compagnia degli amici, in una pausa ristoratrice che alimenta il corpo e lo spirito, nutrita, oltre che dal divertimento semplice, dalla Parola di Dio, che è una Parola sull’uomo e sul suo mistero?

Oppure offrendo la vostra collaborazione alle tante realtà impegnate in questi mesi a fornire offerte formative ai più piccoli o in attività organizzate su beni confiscati alla criminalità organizzata?”

La lettera si conclude con l’invito a star bene, che consiste nella propria rigenerazione: “Sono sicuro che ne trarreste gran giovamento, perché lo ‘star bene’ non scaturisce dall’evasione forzata e trasgressiva, ma dal ritrovare se stessi nel riposo e nell’ascolto della voce di Dio che parla al nostro cuore”.

E dalla diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Franco Moscone, dà il benvenuto ai turisti: “Qui troverete una Chiesa pronta ad ascoltarvi con pazienza e letizia, a guardarvi e incontrarvi con amore fraterno, a condividere con voi la bellezza dei luoghi e delle opere d’arte sapientemente lasciate in eredità dai nostri padri, insomma una Chiesa premurosa di attenzioni.

E nel dirvi tutto questo osiamo anche annunciarvi Cristo, Via, Verità e Vita, senza rivendicare alcun privilegio, se non quello di essere Chiesa che desidera manifestare, qui e ora, la speranza eterna, fatta di amore e di perdono, e che si sforza di curare il rapporto tra le generazioni come momento di crescita e di formazione personale: una Chiesa che sa che il legame tra generazioni è testimonianza di un’noi’ al contempo ecclesiale e civile”.

Ricordando i santuari della terra pugliese mons. Moscone ha ricordato che l’uomo è una creatura: “La pandemia vissuta ci ha insegnato che non siamo ‘creatori’, ma creature, che non siamo individui isolati ed indipendenti, ma persone in continua relazione, abitanti tutti di un pianeta di cui non siamo padroni, ma ospiti e custodi.

Oggi, i segnali ci dicono che stiamo lentamente uscendone fuori e tutti ci chiediamo che cosa lascerà questa terribile esperienza nella condizione sociale, nelle aspettative, nelle coscienze”.

Però avverte l’esigenza dell’unità: “Certamente faremo i conti con una condizione economica peggiore della precedente e la ripresa sarà lunga e faticosa e la vita di tutti, specialmente dei più poveri e di chi per mesi non ha potuto lavorare, uscirà sconvolta.

E non tutto si risolverà senza ricadute. Anche se non immediatamente, ce la faremo solo se saremo tutti un po’ più miti e decisi nella costruzione di un futuro che sia davvero di tutti, altrimenti il rischio che corriamo sarà ancora più grave, perché resteremo senza autentico futuro”.

Ricordando una raccomandazione di p. Pino Puglisi il vescovo invita i turisti a vivere con sobrietà: “Nessuno può esimersi dal vivere personalmente con sobrietà, senza corse affannose per soddisfare i bisogni effimeri, cominciando dall’evitare ogni spreco di cibo, acqua, illuminazione, riscaldamento, carburante, abiti, cellulari, fino al non sporcare e al non inquinare, ma curando e rispettando come propri i beni comuni, giardini, parchi, sentieri, boschi, litorali, spiagge.

Se ci lasciamo coinvolgere dal grido del pianeta Terra saremo protagonisti di un futuro migliore per tutti. Ricordiamoci che la Terra è nostra ‘madre’, e di Madre c’è né una sola!

La bellezza del Gargano dice a tutti la bellezza della Madre Terra: che le vostre vacanze in questo luogo paradisiaco siano occasione per imparare a vedere tale bellezza anche quando ritornerete alle vostre città ed alla quotidianità del vivere”.

Anche l’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, invita i turisti a fruire di questo tempo per ‘rigenerarsi’: “Tutti abbiamo sperimentato in questi mesi momenti difficili, e abbiamo conosciuto il timore, la paura e la solitudine.

Questo periodo di vacanza sia un’occasione propizia per riprendere le forze fisiche e interiori, affinché possiate ricominciare con animo rinnovato il cammino al vostro rientro al lavoro.

La celebrazione dell’Eucaristia, le proposte culturali e di preghiera che mi auguro vi saranno suggerite, possano contribuire a ritrovare il senso e lo scopo della vita”.

Mentre mons. Carlo Bresciani, vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone, saluta i turisti ricordando l’ospitalità del territorio: “Siamo lieti di poter condividere con voi le bellezze della natura e quelle artistiche che costellano e impreziosiscono ogni paese, anche piccolo, della nostra Diocesi.

Fermarsi a contemplare la bellezza rasserena ed eleva il nostro spirito: essa è un piccolo riflesso di Colui che è il Creatore e che l’ingegno artistico ha cercato di comunicare con l’opera delle sue mani.

Siamo lieti di offrirvi la possibilità di visitare le chiese e i musei nei quali sono conservate le opere della creatività della nostra gente, ispirata da un forte sentimento religioso.

Quest’anno in modo particolare siamo lieti di offrivi un percorso museale attraverso i Musei sistini che ricordano il V centenario della nascita di Sisto V con l’esposizione di pregevoli opere a lui appartenute o comunque che aiutano a comprendere il tempo in cui si è formato e vissuto”.

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