Il Card. Marc Ouellet celebrerà la S. Messa del 35° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto

Condividi su...

Manca meno di un mese all’appuntamento del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che si svolgerà sabato 8 giugno, con inizio alle ore 20.30, presso lo stadio Helvia Recina di Macerata; a presiedere la celebrazione della Santa Messa è il cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. In un’intervista concessa al bollettino semestrale ‘Amici del Pellegrinaggio’ qualche giorno dopo la sua partecipazione al Conclave che ha sancito l’elezione del nuovo Papa Francesco, il card. Ouellet ha definito il Pellegrinaggio come ‘una testimonianza di fede viva che indica un cammino di rinnovamento ecclesiale’: “Così il pellegrinaggio diviene la visibilità del cammino interiore di ogni cristiano che è chiamato a far crescere la fede battesimale fino a raggiungere la pienezza dell’uomo nuovo in Cristo”.

Al centro dell’edizione di quest’anno le parole pronunciate dal Papa emerito Benedetto XVI durante l’Udienza Generale del 7 novembre 2012: ‘Che cosa può davvero saziare il desiderio dell’uomo?’. Più che un titolo è una domanda e una provocazione che si introduce nel cammino umano di ciascuno e invita a rispondere, come ha sottolineato Ermanno Calzolaio, presidente dell’Associazione ‘Comitato Pellegrinaggio a Loreto’: “Quello che io desidero nella responsabilità del Pellegrinaggio, come nella vita, è essere aderente con me stesso e con tutto il mio bisogno. Il Pellegrinaggio mi educa a questo. Mi accorgo che quando perdo di vista me, il mio bisogno, il test è immediato: mi stanco, perché alla fine c’è come l’equivoco che sia tu a sostenere un gesto così. Invece, quando mi accorgo che anche la responsabilità mi richiama al fatto che sono io che ho bisogno del Pellegrinaggio, sono io che ho bisogno di domandare, di mendicare, di essere me stesso, allora anche tutto quello che c’è da fare diventa leggero. Molto semplicemente quello che mi sostiene è un’amicizia, che continuamente mi sfida a lasciarmi convertire”.

Di seguito ha spiegato la scelta del tema: “È stata molto interessante la dinamica con la quale siamo arrivati a proporre come tema del prossimo Pellegrinaggio questa domanda. Stavamo attingendo dalle catechesi che Benedetto XVI ha tenuto all’inizio dell’Anno della Fede, che ci stupivano e ci sorprendevano per la pertinenza con l’urgenza che percepiamo nelle nostre giornate; a un certo punto ci siamo soffermati su questa domanda che il Papa ha posto all’Udienza del 7 novembre 2012, e l’abbiamo subito sentita rivolta a noi. Mi sono accorto che di fronte a questa domanda non posso barare: che cosa davvero mi soddisfa? Davvero mi bastano la famiglia, il lavoro, o il fatto le cose vadano bene? Mi rendo conto sempre di più che dentro ogni esperienza c’è un grido che rimanda più in là, e allora è come se la realtà collabori a farmi accorgere che io sono fatto per l’Infinito. Quindi penso che porre questa domanda nell’Anno della Fede sia una occasione preziosa per vivere fino in fondo il gesto del Pellegrinaggio. Mi ha colpito molto, inoltre, la vicinanza con le prime parole di Papa Francesco: quando ho sentito evocare il ‘cammino’ ho pensato subito al Pellegrinaggio, perché il pellegrinaggio è il paradigma della vita, la vita stessa è un cammino, e occorre camminare per non perdere il gusto del vivere”.

Ed in poche parole ha spiegato il significato di mettersi in cammino per questo Pellegrinaggio: “Per me vale la pena rimettermi in cammino perché voglio continuamente essere educato ad accorgermi del bisogno infinito che sono; e di questo non me ne accorgo riflettendo, ma camminando! Cioè, me ne accorgo di fronte a Uno presente, e questo Uno presente si svela nel cammino”.

 

 

Free Webcam Girls
151.11.48.50