Libera Chiesa in libero Stato

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Nell’ambito del tema di cui ci siamo già occupato con diversi interventi, ci sembra utile convidere l’articolo che segue. Agli amici che mi chiedono se c’è “ancora bisogna fare precisazioni…uhhhhhhh che noia che barba” o se “c’è bisogno di sottolinearlo” rispondo che purtroppo, ormai: «È impressionante a quanta gente la propria testa serva unicamente quale supporto per i capelli e i cappelli» (Harold Pinter).

«Ripetiamo insieme. La nota verbale sul disegno di legge contro l’omotransfobia consegnata dalla Santa Sede allo Stato italiano, non rappresenta alcuna ingerenza né alcun predominio. La nota diplomatica del Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato di Sua Santità, l’Arcivescovo Gallagher, altro non è che una richiesta di diversa modulazione del disegno di legge e non una sua bocciatura. Non viene contestata la legittimità di tutela di determinate categorie di persone, ma si segnala il rischio di “ferire” libertà sancite dal Concordato tra la Santa Sede e l’Italia. Le discriminazioni di ogni genere sono violazioni della dignità umana e nell’ordinamento giuridico Italiano sono già presenti normative, che contrastano tali comportamenti a norma di legge» (Valentina Villano).

Buona lettura.

Sempre per chi non l’avesse ancora capito: “Il Cristo Lgbt. Chi pensa che difendere questa gay culture sia liberale, tollerante, progressista, illuminista e giusto, si sbaglia di grosso e un giorno si pentirà, forse. È solo il vecchio pozzo nero del nichilismo con una verniciata arcobaleno” (Giulio Meotti @giuliomeotti – Twitter, 27 giugno 2021).
E non pensare che il rifiuto del Ddl Zan liberticida in primo luogo ha da fare con censura. Il vero scopo del Ddl Zan liberticida svelato dalla Murgia: “Il punto è cominciare a modificare la cultura. Nelle scuole”. Promozione della cultura arcobalena e dell’ideologia gender. L’ho scritto l’11 aprile 2021 [QUI].

Libera Chiesa in libero Stato
L’intervento del Vaticano sul Ddl Zan ha fatto gridare allo scandalo. Persino Fedez. Si chiede di annullare il Concordato. Che però garantisce proprio la laicità dello Stato
di Roberto Grigoletto
Oggi Treviso, 27 giugno 2021


Ddl Zan, ingresso a gamba tesa del Vaticano: il diluvio… in un bicchiere d’acqua. L”apriti cielo” appena diffusa una nota che – stando ai si dice – avrebbe dovuto piuttosto imboccare le vie delle diplomazie segrete. Il guaio (ma non c’è nulla di nuovo sotto il sole) è aver fatto circolare a spizzichi e bocconi la lettera del segretario per i rapporti con gli Stati della Santa SedePaul Richard Gallangher. Dando immediatamente la stura alle invettive e alle censure. Anche quelle più improbabili. Una crociata… a parti rovesciate. Contro la Chiesa, per abolire il Concordato. Quando si esce dal seminato e non si sta sul pezzo è facile perdere il bandolo della matassa.

Nel caso in questione le obiezioni, di primo acchito, sembravano anche fondate e l’indignazione giustificata: la Chiesa che a centosessanta anni dall’Unità d’Italia blandisce ancora lo Stato? Che lo ricatterebbe in nome di un Concordato, il quale peraltro con la revisione del 1984 non contempla più quella cattolica come religione di Stato? No, non si può vedere, hanno pensato molti. Tanto vale cassarle direttamente queste intese concordatarie, se tanto dà tanto.

A un certo punto si è precipitato Fedez (il marito di Chiara Ferragni), a spiegare come stanno le cose. E i dubbi allora, leggendo l’autorevole esegesi di Fedez, hanno cominciato ad affiorare: “Dove ho sbagliato?” – si sono chiesti molti che lì per lì avevano giudicato quella della Santa Sede una ingerenza. Ha scritto il rapper nel suo profilo Instagram: “Il Vaticano ha detto all’Italia, se approvate il Ddl Zan state violando il Concordato… Monelli. Ma chi caz*** ha concordato il Concordato? Voi avete concordato qualcosa? Ma poi non avevamo concordato, amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili? L’Unione Europea ha stimato cinque miliardini, forse di più… E comunque, piccolo spoiler amici del Vaticano, siamo uno stato laico. So che non siete abituati a sentirvelo dire, però in teoria saremmo uno stato laico”.

Non solo in teoria Fedez! Anche in pratica (e per fortuna) lo Stato è laico. Per volontà della Costituzione. E di un Concordato. Al cui art. 2 comma 1 la segreteria per i rapporti con gli stati del Vaticano si è appellata: “È garantita ai cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’. Nella lettera di Paul Richard Gallangher non c’è una parola una che possa anche solo alludere alla volontà (impraticabile) di resettare il Ddl Zan. Per il Presidente dei vescovi italiani Gualtiero Bassetti infatti “andrebbe più corretto che affossato”.

Emendare, non rigettare. Il testo integrale della missiva spedita dalla Segreteria di Stato al Governo italiano individua alcuni contenuti “particolarmente nella parte in cui si stabilisce la criminalizzazione delle condotte discriminatorie per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere – avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli dal vigente regime concordatario”. Per questo, scrive in conclusione Gallagher: “La Segreteria di Stato auspica che la Parte italiana possa tenere in debita considerazione le suddette argomentazioni e trovare una diversa modulazione del testo normativo in base agli accordi che regolano i rapporti tra Stato e Chiesa e ai quali la stessa Costituzione Repubblicana riserva una speciale menzione”.

Il Vaticano non ha fatto altro che la sua parte, niente di più niente di meno. La parte che a una Chiesa è consentito di fare in uno Stato il quale, a garanzia della propria irrinunciabile laicità, concorda intese con le confessioni religiose e le fa rispettare onde evitare derive o degenerazioni. Non fosse per l’ermeneutica di Fedez e del suo filtro interpretativo, ci sarebbe da preoccuparsi di smarrire la fondamentale connotazione di laicità dello Stato se si invoca la soppressione del Concordato quando legittimamente la Chiesa chiede il rispetto degli accordi.

Sempre per chi non l’avesse ancora capito.
A BOLOGNA LGBTQI+ ISTIGANO ALL’ODIO E IL DDL ZAN NON È ANCORA IN VIGORE
«Cari amici, buona domenica. Dopo la grande Italia in piedi di ieri sera, ecco una notizia molto meno esaltante. Al Bologna Rivolta Pride ieri, al grido di “il ddl Zan non ci basta” hanno imbrattato di vernice rosa e poi calpestato più volte i volti di chi ha osato opporsi pubblicamente alle ideologie LGBT. Oltre a papa Francesco, Trump, Orban, Salvini e Meloni, ovviamente c’era anche il mio volto, l’odiato senatore Pillon…
Quel che più mi spiace è che agenzie nel dare la notizia chiamano “performance” questa autentica istigazione all’odio. Immaginate se noi avessimo sporcato di vernice e calpestato i volti di Kamala Harris, Enrico Letta, Alessandro Zan o Vladimiro Guadagno detto Luxuria tanto per dirne qualcuno… Ciò che, fatto da noi, sarebbe stata una inaccettabile violenza, fatto da loro è benevolmente “performance”.
Quanta pazienza… Non lasciamoci fermare dal male, ma vinciamo il male col bene» (Simone Pillon – pagina Facebook, 27 giugno 2021).

#RestiamoLiberi #noideologiagender nelle scuole
Papa Francesco: la teorio del gender è uno sbaglio della mente umana. Quello che Papa Francesco pensa dell’ideologia del gender: “Un grande nemico del matrimonio”. “I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma”.

Foto di copertina: Gaspar-van-Wittel, Veduta di Roma con Castel Sant’Angelo e Ponte Sant’Angelo verso la Basilica di San-Pietro, 1683, pergamena applicata su tela, cm 23.5 × 43, Fondazione Federico Zeri, Università di Bologna.

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