Il Papa vuole vedere gli scheletri nell’armadio di alcuni alti prelati polacchi… iniziando da lontano e amichevolmente

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“Bagnasco in Polonia: al centro della visita l’operato del cardinale Dziwisz” titola Vatican News in una nota delle ore 12.18 di ieri, 26 giugno 2021 [QUI].

Cardinale Stanisław Dziwisz e Papa Francesco. Amici.

Aggiunge l’house organ della Santa Sede nella sua nota non firmata, che “la missione dell’arcivescovo emerito di Genova è avvenuta su richiesta della Santa Sede” e che “il porporato polacco, accusato di aver coperto alcuni casi di abusi come arcivescovo di Cracovia, respinge ogni addebito”. La nota arriva a seguito del Comunicato diffuso nello stesso giorno dalla Nunziatura Apostolica in Polonia sulla visita del Cardinale Angelo Bagnasco, dopo che il sito polacco Onet.pl aveva informato il giorno precedente, venerdì 25 giugno, che papa Francesco aveva nominato una commissione speciale per occuparsi delle accuse di nsabbiamento di casi di pedofilia da parte del Cardinale Stanisław Dziwisz.

Komunikat w sprawie wizyty kard. A. Bagnasco (Comunicato sulla visita del card. A. Bagnasco)

Il laconico comunicato della Nunziatura Apostolica a Varsavia del 26 giugno 2021, che è stato pubblicato anche sul sito della Conferenza Episcopale Polacca: “Comunicato della Nunziatura Apostolica – Su richiesta della Santa Sede, dal 17 al 26 giugno di quest’anno, il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova ha effettuato un visita in Polonia. Il suo scopo era quello di verificare la negligenza segnalata, anche in pubblico, del Cardinale Stanisław Dziwisz durante il suo mandato come Arcivescovo metropolita di Cracovia (2005-2016). Card. Bagnasco ha preso conoscenza dei documenti e ha tenuto una serie di incontri, e riferirà sulla visita alla Santa Sede. Varsavia, 26 giugno 2021”.

Nella Nota di Vatican News si legge: «Il cardinale Angelo Bagnasco ha concluso oggi una visita in Polonia, iniziata il 17 giugno su richiesta della Santa Sede, con lo scopo di verificare alcuni casi relativi all’operato del cardinale Stanislaw Dziwisz “durante lo svolgimento del suo ufficio in qualità di arcivescovo metropolita di Cracovia (2005-2016)”. Lo rende noto un comunicato pubblicato oggi dalla Nunziatura apostolica a Varsavia. L’arcivescovo emerito di Genova – riferisce il comunicato – “ha esaminato la documentazione e ha effettuato una serie di incontri. La sua relazione sulla visita sarà inoltrata alla Santa Sede”. La Nunziatura parla di casi “emersi anche pubblicamente”. Il cardinale Dziwisz è stato accusato di aver coperto alcune vicende di abusi. Accuse che il porporato polacco ha sempre respinto».

Cardinale Stanisław Dziwisz. Accusato.

Poi, ci pare importante condividere di seguito l’articolo della vaticanista Franca Giansoldati – in passato molto vicina al Segretario Particolare di San Giovanni Paolo II – sul Messaggero di oggi.

Cardinale Angelo Bagnasco, spedito da Papa Francesco ad indagare sul caso polacco.

Pedofilia, nei guai Dziwisz l’ex segretario di Wojtyla: ignorò le denunce sugli abusi dei preti
di Franca Giansoldati
Il Messaggero, 27 giugno 2021


L’inchiesta in corso è pesantissima. Così come le accuse. L’ombra di aver coperto i preti orchi si allunga persino sullo storico segretario di San Giovanni Paolo II, don Stanislao, divenuto cardinale sotto Benedetto XVI e destinato alla diocesi di Cracovia. Dopo mesi di martellanti inchieste giornalistiche, testimonianze scomode, documenti imbarazzanti e alcune teste di vescovi polacchi che, nel frattempo, sono state fatte rotolare per aver ignorato le vittime e non avere punito i pedofili, ha iniziato a lavorare in sordina una commissione del Vaticano per ricostruire le falle del sistema e capire se effettivamente anche il cardinale Dziwisz ha nascosto le denunce che gli arrivavano.

Cardinale Stanisław Dziwisz e Cardinale Angelo Bagnasco. Amici.

Papa Francesco ha affidato la patata bollente al cardinale Angelo Bagnasco, ex arcivescovo di Genova, ex presidente della Cei e, tra l’altro, buon amico dello stesso Stanislao Dziwisz, il quale fino a qualche settimana fa continuava a smentire di avere mai insabbiato denunce giunte sul suo tavolo dal 2005 al 2016.

La svolta

La conferma di questa clamorosa svolta è arrivata dalla nunziatura di Varsavia che, dopo fortissime pressioni, si è trovata costretta a confermare che effettivamente Bagnasco era stato spedito a Varsavia dal Papa a indagare sulla veridicità o meno delle tante voci che circolano. Toccare don Stanislao è un po’ come toccare Karol Wojtyla, visto che lo ha accompagnato come un figlio per tutta la durata del lunghissimo pontificato di Giovanni Paolo II. «Lo scopo di questa inchiesta fatta su richiesta della Santa Sede è di verificare le negligenze attribuite al cardinale Dziwisz durante il suo mandato di arcivescovo metropolita di Cracovia». Bagnasco avrebbe già preso visione della documentazione riservata conservata in nunziatura e ha già raccolto diverse dichiarazioni giurate da parte di testimoni chiave. «Siamo di fronte ad una mentalità omertosa che esiste nella Chiesa polacca da almeno 30 anni, dopo la caduta del comunismo. Naturalmente spetterà alla Santa Sede giudicare questo o quel prete ma finché prevarrà la mentalità di tacere e non si arriverà alla trasparenza necessaria (visto che l’episcopato non vuole consegnare documenti ad una commissione statale) non usciremo mai da questa impasse» ha raccontato alla tv polacca padre Tadeusz Isakowicz-Zaleski, uno dei principali accusatori di Dziwisz, e fondatore di una associazione chiamata Fratel Alberto, tra le più attive realtà che aiutano i disabili fisici o mentali.

Zaleski ha anche detto che quando ha ricevuto la convocazione ha subito pensato ad «uno scherzo». «Si è trattato di una conversazione molto professionale che ha richiesto parecchio tempo. Naturalmente ho deposto mettendo per iscritto tutto quello che sapevo. Non ho potuto rispondere ad alcune domande perché di alcuni casi non avevo mai sentito parlare prima. Non c’è solo un caso».

La lista delle vittime

Il verbale in via di preparazione include anche la lista completa delle vittime che si erano rivolte alle istituzioni cattoliche polacche ed erano state ignorate dai vescovi. A Dziwisz viene imputato di non avere dato seguito alla lettera di una vittima, Janusz Szymik, abusata da un sacerdote, padre Jan Wodniak. In questi mesi il cardinale Dziwisz si è difeso con forza dicendo di non avere mai avuto questa lettera tra le mani anche se un prete di Cracovia ha confermato di avergliela consegnata nelle mani nel 2012. Il lavoro di Bagnasco richiederà settimane e servirà a redigere un rapporto per Papa Francesco. Inutile dire che la materia – già di per sé scottante – stavolta potrebbe risultare semplicemente esplosiva poiché riguarda uno dei cardinali senior più influenti, collaboratore chiave del pontificato di un santo e, successivamente, di Benedetto XVI.

Foto di copertina: Cardinale Stanisław Dziwisz.

Cardinale Stanisław Dziwisz e Cardinale Konrad Krajewski. Amici.

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Temendo canis canem non est
aspettando il verbale della visita.
Auspicando che il tutto non si risolve
a tarallucci e vino.

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