Nel X Anniversario di fondazione del Real Circolo Francesco II di Borbone a Montecalvario in Napoli Santa Messa e Concerto del Maestro Goodman

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Come abbiamo annunciato [QUI], il 29 giugno 2021 in occasione della Solennità dei S.S. Pietro e Paolo, il Real Circolo Francesco II di Borbone/Royal Club Francis II of Bourbon, in stretta collaborazione con la Delegazione della Campania, celebrerà a Santa Maria della Mercede in largo Montecalvario a Napoli, il X Anniversario della sua fondazione.

Il Delegato per la Campania, Nob. Cav. Alfredo Buoninconti, Barone di Santa Maria Jacobi ha presentato il programma del solenne evento, che si avvale inoltre della collaborazione dell’Ordine della Mercede -U.P. Concezione – San Matteo, dell’Orchestra d’archi San Giovanni e dell’Associazione Quartieri Spagnoli 1536.

Programma

Ore 18.30 – Celebrazione Eucaristica per la Solennità dei S.S. Pietro e Paolo presieduta da Fra Nunzio Masiello, O.de.M., Superiore dell’Ordine della Beata Maria Vergine della Mercede (Frati Mercedari) di Napoli – Consegna diplomi ai nuovi Soci.

Ore 19.00 – Concerto in onore del Presidente Onorario del Real Circolo Francesco II di Borbone, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, nel giorno del suo onomastico. L’Orchestra d’archi San Giovanni diretto dal Maestro Keith Goodman, con il baritono Maurizio Esposito, eseguono: Mozart, Ouverture il re pastore K208; Haendel, O mio signor; Beethoven, Inno al creatore; Rachmaninoff, Romanza per archi; Mascagni, Ave Maria; Verdi, Valzer Brillante; Tosti, ‘A vucchella; Donizetti, Te voglio bene assaje; Donizetti, Me voglio fa na casa.

Ore 20.00 – Rinfresco – Spettacolo di fuochi pirotecnici.

L’Ordine della Mercede

L’Ordine di Santa Maria della Mercede (Ordo Beatae Mariae Virginis de Mercede) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i frati di questo ordine mendicante, detti mercedari, pospongono al loro nome la sigla O. de M.

L’ordine venne fondato a Barcellona il 10 agosto 1218 da Pietro Nolasco con lo scopo di liberare i prigionieri cristiani fatti schiavi dei musulmani o dei pagani (a tal fine, i mercedari aggiungono ai tre voti consueti un quarto voto, detto “di redenzione”, mediante il quale si impegnano a sostituire con la loro persona i prigionieri in pericolo di rinnegare la fede) e venne approvato il 17 gennaio 1235 da papa Gregorio IX, che assegnò ai religiosi come norma fondamentale la regola di sant’Agostino.

Data la sua finalità, in origine l’ordine ebbe carattere laicale e militare ma agli inizi del XIV secolo la componente clericale divenne prevalente e i maestri generali iniziarono a essere eletti tra i sacerdoti. I mercedari vennero assimilati agli ordini mendicanti nel 1690.

Nello spirito della riforma che seguì il concilio di Trento l’ordine si divise in un ramo “calzato” e in uno “scalzo”, divenuto poi indipendente.

Dopo la scomparsa della schiavitù i mercedari si specializzarono nell’insegnamento e nell’apostolato missionario: dopo il concilio Vaticano II, secondo lo spirito del fondatore, i frati hanno ripreso il contrasto alle nuove forme di schiavitù di carattere politico, sociale e psicologico.

L’ordine conservò il carattere militare-cavalleresco delle origini fino al 1317, quando il capitolo generale dei mercedari riunitosi a Puig elesse alla carica di maestro generale, per la prima volta, un sacerdote: Raimondo Albert. I religiosi laici non accolsero con favore tale innovazione e reagirono eleggendo un altro maestro. Per sanare lo scontro tra le due fazioni fu necessario l’intervento di papa Giovanni XXII, che dichiarò nulle le due elezioni e nominò Raimondo Albert capo dell’ordine.

Chiesa di Santa Maria della Mercede

Santa Maria della Mercede è una delle chiese appartenenti all’Ordine dei Padri Mercedari di Napoli, i medesimi che un tempo governarono anche l’altra chiesa mercedaria di Sant’Orsola con facciata aperta su Via Chiaia. Si trova nel largo detto di Montecalvario, alle spalle della monumentale chiesa dell’Immacolata Concezione alla sommità della via che un tempo prendeva nome dell’Imbrecciata oggi via Concezione a Montecalvario.

Il tempio venne fondato nel 1560 grazie alla nobile napoletana Ilaria D’Apuzzo, la quale, in seguito, ne fece dono ai frati osservanti di San Francesco. Inoltre la chiesa è ben visibile dalla Veduta di Lafréry che evidenzia l’edificio con la cupola. Negli anni ottanta del Cinquecento venne fondata la congrega dell’Immacolata Concezione. Agli inizi del XVII secolo la chiesa fu ampliata, venendo preceduta da una scalinata monumentale e da un portico a cinque arcate; nel 1677 venne realizzato un intervento decorativo ad opera di Gennaro Schiavo che diede all’interno un tocco barocco.

Nel 1808 fu abolito il convento e trasformato in caserma. Lo spazio antistante fu riservato a mercato di commestibili con un progetto di Stefano Gasse. L’intervento distrusse la scalinata, che fu sostituita con un’anonima scala circondata dalle botteghe del Gasse. La sistemazione fu conclusa soltanto nel 1816. Dopo dieci anni i Francescani ritornarono al convento e restaurarono la chiesa; altri restauri furono effettuati nel 1858. Nella pianta dello Schiavoni si nota l’insula occupata da altri edifici.

È questa la chiesa che anticamente ospitava i locali messi a disposizione dal Presidente della Real Camera della Sommaria Pompeo Battaglino a beneficio del popolo napoletano per l’uso e la devozione della pia pratica dei Misteri pasquali meglio noti poi come la “Processione del Battaglino”.

Si presenta a croce greca, navata unica, volta a botte e cinque cappelle laterali per lato.

Sopra il transetto, affiancato da due grandi cappelle laterali, una per ogni suo lato, è impostato il tamburo sul quale si alza la cupola chiusa da una lanterna.

L’interno, a navata unica con cappelle laterali e cupola, possiede l’altare maggiore della bottega del Fanzago e due acquasantiere realizzate dalla stessa bottega. Di notevole fattura sono le epigrafi, i sepolcri e le sculture custodite nelle cappelle.

Nella prima cappella sulla sinistra vi è una pregevole tavola cinquecentesca rappresentante la Madonna del Rosario col Giudizio Universale di Giovanni Demio; le rimanenti cappelle custodiscono tavole dello stesso periodo: una Deposizione di un seguace di Giovan Bernardo Lama; il Trittico con la Madonna Annunciata tra i Santi Andrea e Veronica, proveniente dalla scuola di Andrea Sabatini.

Altre opere sono di Fabrizio Santafede, Michele Curia, Leonardo Castellani, Vincenzo Diano (fratello del più noto Giacinto), Odoardo Fischetti e della scuola del Beinaschi.

Montecalvario è un quartiere di Napoli, che assieme ad altri quartieri del centro storico della città (Avvocata, San Giuseppe, Porto, Pendino e Mercato) forma la seconda municipalità del comune. Inoltre la maggior parte del territorio dei Quartieri spagnoli si trova nei limiti di Montecalvario (70% circa della popolazione). Gli animati Quartieri Spagnoli costituiscono una zona commerciale fiancheggiata da via Toledo, una strada parzialmente pedonale ricca di negozi di moda tradizionali e di stilisti. Nelle vicinanze ci sono trattorie e bancarelle che vendono pizza fritta, oltre a numerose chiese come la cinquecentesca Santa Maria della Mercede a Montecalvario. L’area ospita anche l’ingresso a Napoli Sotterranea, una rete di tunnel e catacombe.

L’Orchestra San Giovanni

L’Orchestra San Giovanni ha un numero variabile di strumentisti, dai 15 ai 50 elementi circa, a secondo delle esigenze. Il direttore stabile dell’Orchestra è da sempre il M° Keith Goodman. Fondata verso la fine di gennaio del 2009, nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, una ventina di musicisti si riuniva per iniziare insieme un nuovo percorso musicale, ossia la formazione di un’Orchestra da camera, effettuando quindi in quel quartiere (da cui l’orchestra ha poi preso il nome) le loro prime prove. L’Orchestra San Giovanni può essere da tempo considerata una realtà stabile sul territorio campano, con al suo attivo oltre cento concerti in Italia e all’estero.

Il Maestro Keith Goodman

Il Maestro Keith Goodman dimostra un amore sincero per un’epoca che fu, ha osservato Gianni Cesarini: “C’è da chiedersi se sia un obbligo stare al passo coi tempi, andare avanti abbattendo frontiere e aprendo nuovi spazi formali ed espressivi. Per chi scrive la risposta è no. Ciò che conta è se la musica emoziona, interessa, trasmette bellezza, crea benessere. Per chi scrive, da sempre aperto a tutti le forme e tipi di musica, si può apprezzare e amare la musica d’avanguardia o la musica di un compositore del nostro tempo che guarda al passato. Goodman guarda al passato con occhi sinceramente innamorati, omaggia quei tempi con musiche sottilmente stilizzate e marcate da invenzioni melodiche di grande fascino.  È musicista di vasta preparazione che si dedica principalmente alla direzione d’orchestra apparendo come degno successore di Francesco D’Avalos di cui è stato alunno. Quindi Goodman difende una filosofia nettamente conservatrice, nel senso che evita dissonanze e sperimentalismi per creare brani dove il fattore melodico gioca un ruolo fondamentale. Scrive musica sul fluire della ispirazione e dettata dall’emozione. Non cerca l’affetto, cerca espressione di sentimenti traducendoli in bellezza con un linguaggio personale, originale.

Il Maestro Keith Goodman è un musicista italo americano, nato nel 1980. Ha Studiato presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove si diploma in Pianoforte, Composizione, Direzione d’Orchestra, Strumentazione per banda, Musica Corale. Svolge attività concertistica in varie formazioni con un repertorio che va dal Barocco al Novecento, esibendosi in numerose manifestazioni nazionali. Come pianista si dedica prevalentemente alla musica da camera collaborato spesso anche a diverse master class di noti musicisti come Beatrice Antonioni, Massimo Marin, Raffele Mallozzi, Paolo Pollastri, Delfo Menicucci e altri. È autore di numerose composizioni e trascrizioni, eseguite in varie manifestazioni: Diverse sue trascrizioni sono state eseguite e commissionate da varie formazioni. Ha partecipato ai diversi concorsi di composizione. Dal 2009 è direttore stabile dell’Orchestra Accademia San Giovanni di Napoli, con la quale effettua numerosi concerti.

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A Napoli la Santa Messa nella Solennità dei S.S. Pietro e Paolo. Concerto in onore di S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone, Capo della Real Casa delle Due Sicilie – 17 giugno 2021

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