Domenico Giani è il nuovo Presidente delle Misericordie d’Italia

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L’amico ed ex Comandante della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano dal 2006 al 2019, Dott. Domenico Giani è stato eletto questa notte dall’Assemblea Nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia svoltasi il 18 e il 19 giugno alla Fondazione Spazio Reale nel comune di Campi Bisenzio. Il mio impegno, ha detto Giani, che appartiene all’antico corpo di volontariato dal 1976, sarà nel segno della rinascita post-Covid-19. Giani ha riportato una percentuale intorno all’85% dei voti, rispetto al circa 14% del candidato Claudio Giardini, Governatore della Misericordia di Sinalunga.

Le Misericordie rappresentano delle realtà antiche, nate nel 1244 a Firenze, composte oggi da 682 confraternite con 800 sedi operative e 650 mila aderenti. Da ieri notte, dopo il voto dell’Assemblea, a guidarle è Domenico Giani. “La mia candidatura è stato soprattutto un mettersi a servizio e quando mi è stato chiesto ho risposto ‘sì’, consapevole che da soli non si va da nessuna parte”, ha detto all’Assemblea il neo presidente del più antico organismo di volontariato. “Cercherò, insieme con tutti coloro che vorranno condividere quest’avventura con me, di fare tutto ciò che mi sarà possibile”, ha soggiunto Giani ricordando il suo servizio nella Misericordia iniziato, “che ero poco più che un bambino” e sottolineandone la “grande esperienza educativa ed ecclesiale”. Quindi, un legame profondo, radicatosi negli anni e che Domenico non ha mai dimenticato, neanche negli anni del massimo impegno nella Santa Sede. Così come è rimasto sempre fortissimo il suo legame con Arezzo, anche se via via gli impegni internazionali lo abbiano spesso portato lontano dalla Città.

Giani – che dallo scorso anno è Presidente di Eni Foundation [Il “Servitore delle Istituzioni” Dott. Domenico Giani alla guida della ENI Foundation e la campagna “Non siete soli” – 7 gennaio 2021] – infatti, è nativo di Arezzo, classe 1962, sposato e con due figli. Nella Misericordia della sua Città natale è entrato nel 1976. Laureato in Pedagogia all’Università degli Studi di Siena e in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, dal 1981 ha prestato servizio nella Guardia di Finanza e negli organismi di Informazione e Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prima di entrare a fare parte, nel 1999, del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, diventandone poi il massimo responsabile.

A fare visita ieri mattina all’Assemblea – che ha fra l’altro ha approvato sia il bilancio consuntivo 2020 che quello previsionale 2021 – è stato anche l’Arcivescovo metropolita di Firenze, il Cardinale Giuseppe Betori, nella sua veste di Presidente della Conferenza Episcopale Toscana, ma anche di “Capo di Guardia della madre di tutte le Misericordie”, ovvero l’Arciconfraternita della Misericordia del capoluogo toscano. Il servizio caritativo, ha indicato Betori nel suo saluto, deve “trasformarsi in incontro, relazione, che costruisce condivisione e partecipazione” e che porta a “un vero farsi carico dell’altro nella sua integralità personale e sociale”. Parole che trovano eco in quelle di Giani, che ha detto di sperare “con tutto il cuore di poter contribuire a trasmettere e tramandare” il prezioso “patrimonio formativo” delle Misericordie. “Il mio impegno – ha affermato – sarà ancora più importante in questo momento post pandemico in cui tutti siamo chiamati a ricostruire il nostro Paese e le Misericordie di Italia, per la loro organizzazione, saranno fondamentali alla rinascita della società, in particolare della persona”.

Fonte La Nazione, Go News e Vatican News.

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