Da una barca che affonda, scappano…

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Condividiamo di seguito due articoli, preceduti da una breve riflessione su tutto ciò che viene detto. “In una nave che affonda gli intellettuali sono i primi a fuggire subito dopo i topi e molto prima delle puttane”, scrisse il poeta e drammaturga russo Vladimir Vladimirovič Majakovskij, nato il 7 luglio 1893 a Bagdati in Georgia e morto suicida a 36 anni il 14 aprile 1930 a Mosca. Ecco, i primi a scappare, prima che la barca inizia a fare acqua da tutte le parti, sono coloro che fino ad un secondo prima avevano vissuto nelle stive e nei meandri della imbarcazione e rosicchiarne subdolamente le scorte, agendo sempre nell’ombra e nell’opacità, nelle tenebre, che caratterizzano la loro esistenza.

Il buio non esiste, il buio è solo l’assenza di luce. L’assenza di quella luce del Signore, che anche nell’abisso delle tenebre più oscure, non ci ha mai abbandonato. A quella luce abbiamo guardato e guardiamo sempre con grande devozione e Fede. Con la nostra Fede, che è sempre poca, ma sappiamo benissimo che il Signore sa lavorare anche con strumenti insufficienti, quali noi siamo.

Buona lettura… e buona riflessione sulla via della metacognizione.

“Papa Francesco mollato dai suoi fan”. Socci: “Ora ritorni a Ratzinger e Wojtyła”
di Niccolò Magnani
Il Sussidiario, 16 giugno 2021


I segnali di crisi nella Chiesa di Papa Francesco: Socci “non più sostenuto dai sostenitori catto-progressisti. Via per uscire dalla crisi c’è: la strada di Wojtyła e Ratzinger”.

Il dramma della pedofilia, il rischio di scisma in Germania, lo scontro tra conservatori e progressisti negli Stati Uniti e da ultimo le dimissioni (poi respinte dalla Santa Sede) del Cardinal Marx a Monaco: la crisi della Chiesa non è più solo una questione “mediatica” ma rischia purtroppo di vedere “avverata” definitivamente la “profezia” di Papa Benedetto XVI quando disse che «la vera minaccia per la Chiesa, e quindi per il servizio petrino, viene dalla dittatura universale di ideologie apparentemente umanistiche, contraddire le quali comporta l’esclusione dal consenso di base della società».

Su “Libero” di oggi [1] uno dei più accesi critici del magistero di Papa Francesco, il giornalista cattolico Antonio Socci, mette insieme le ultime novità tutt’altro che positive interne alla Chiesa per provare a capire quale direzione possa prendere la viva presenza e testimonianza di Cristo in Terra. Il saggista toscano prende spunto dall’ultimo editoriale su “Repubblica” di Alberto Melloni, una delle voci del progressismo cattolico più influenti in Italia, che parla dell’effetto provocato dal clamore delle dimissioni di Marx: «ha di fatto chiesto le dimissioni del Papa», scrive Melloni mettendo in fila le tante proteste in questi anni dell’episcopato tedesco alla Chiesa conservatrice che faceva capo fino al 2013 a Papa Ratzinger. Secondo Socci la Chiesa tedesca è storica sostenitrice di Bergoglio, con Marx in prima fila in questo senso «ma la loro fuga in avanti» – intesa come richieste di benedizioni matrimoni LGBT, abolizione celibato preti, sacerdozio femminile e comunione ai risposati – «non ha avuto il suo appoggio e ora sono palesemente delusi».

Come uscire dalla crisi della Chiesa

Sempre secondo Melloni non solo il caso tedesco ha prodotto una “frattura” forse insanabile con l’area progressista dei cattolici in Europa: il decreto che limita a 10 anni il mandati dei capi e degli organi dei movimenti ecclesiali – emanato pochi giorni fa da Papa Francesco [2] – comprime «i diritti dei fedeli e fissa la liquidazione dei capi in carica in nome di un bene definito ideologicamente». Secondo la lettura di Socci anche questa sonora “batosta” ai movimenti potrebbe provocare una forte delusione degli stessi, pure nella gran parte dei casi «allineatissimi al pontificato bergogliano», sottolinea il giornalista su “Libero”. E poi ancora i casi di pedofilia e la vicenda dell’allontanamento di Padre Enzo Bianchi dal Monastero di Bose si aggiungono ai malumori delle Chiese tedesca e americana come possibili “segnali” di un tempo tutt’altro che facile per la Santa Sede: Melloni su “Rep” la scrive così, «L’accumularsi di alcuni fatti (sul pontificato di Francesco, ndr.), fossero anche slegati, prepara una tempesta». Per il leader e fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi le tanti “crisi” interne alla Chiesa hanno sì un minimo comune denominatore, «Parecchi cattolici sono passati rapidamente dall’entusiasmo per Bergoglio alla delusione». È allora su tutti questi segnali di “sventura” sul Papa che Socci rilascia la sua personale riflessione in merito, non senza ulteriori critiche al Pontefice argentino: «Chi pensava che rompere con i grandi pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI avrebbe assicurato un futuro radioso, oggi è smentito. Chi – come Bergoglio, magari con le migliori intenzioni – s’illudeva che la Chiesa, annacquandosi nel mondo, potesse rinvigorirsi, oggi assiste alla storica disfatta». Tutto perduto? No, tutt’altro: secondo Socci per uscire dalla “tempesta” una via esiste sempre ed è chiara e lampante davanti agli occhi: «Papa Francesco potrebbe riconoscere che il tentativo di dare un futuro alla Chiesa adattandola alla mentalità mondana è fallito e che la strada giusta è quella di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. […] Ma Francesco (oltre a Dio) avrebbe accanto a sé Benedetto XVI e tutti i fedeli (rimasti) cattolici del mondo, che sono tantissimi. Così la Chiesa potrebbe davvero aiutare la libertà dei popoli».

Il magistrato Giorgianni: “Benedetto XVI non ha mai abdicato. Bergoglio è un cardinale vestito di bianco”
Ormai si parla apertamente di Nuovo Ordine Mondiale: il concetto è sdoganato
di Andrea Cionci [3]
Libero, 17 giugno 2021

[a questo link si trova anche la traduzione inglese]

“C’è un solo papa, Benedetto XVI. Bergoglio è un cardinale vestito di bianco, complice del Nuovo Ordine Mondiale”: non è andato molto per il sottile, in un discorso pubblico a Messina, due giorni fa, il noto magistrato antimafia Angelo Giorgianni, già Sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi.

Naturalmente, ha fatto tali dichiarazioni non nelle sue vesti istituzionali, ma come presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, un’associazione su base volontaria da lui fondata, che si occupa della difesa della vita umana e di tutti i diritti che afferiscono alla sua tutela e dignità riservando particolare attenzione alle varie libertà individuali non sempre assicurate, come quella di opinione, libertà, pensiero, culto e alla sacralità della vita umana dal momento del concepimento sino alla fine naturale.

Dottore, dopo l’avvocato Taormina QUI, lei è il secondo uomo di legge laico e italiano a sollevare dubbi sull’abdicazione di papa Ratzinger…
Ho seguito questa vicenda e sono assolutamente convinto che Benedetto XVI abbia stilato un atto di rinuncia al papato completamente nullo: un vero “cocktail” di invalidità giuridiche fatto per essere scoperto nel corso del tempo. Tanto per citare la più nota: nella Declaratio del 2013 [4], la rinuncia, invece che al munus petrino, è al ministerium – ovvero all’esercizio pratico del potere – che non comporta rinunciare al papato: al massimo potrebbe significare la delega a qualche vescovo di alcune funzioni pratiche. I banali errori di latino nel documento, provenienti da un latinista raffinato come lui, sono ovviamente un sistema per tenere desta l’attenzione sull’atto giuridico.
Per non parlare della sua condotta nei successivi otto anni, basti solo ricordare come ripeta sempre “il papa è uno” senza mai dichiarare quale dei due sia, o alle frasi inequivocabili che sono emerse recentemente dai suoi libri-intervista come quella “Nessun papa si è dimesso negli ultimi mille anni” [QUI n.d.r.).

Non teme di passare per “complottista”?
“Guardi, io – per lavoro – i complotti li svento da una vita. Complottismo è quando si costruiscono ardite teorie senza che queste poggino su dati di fatto. In ambito giudiziario, invece, una serie univoca di indizi costituiscono una prova e qui, di indizi evidenti, verificabili da chiunque, ce n’è una quantità perfino eccessiva”.

Perché dice che Bergoglio è un cardinale vestito di bianco?
“Perché se papa Ratzinger non ha abdicato al soglio, come evidente, il conclave del 2013 era del tutto invalido ed ha eletto “papa” un cardinale che resta cardinale. Quindi Bergoglio è un antipapa, come tanti ce ne sono stati nella storia della Chiesa”.

Una questione scottante, ma sembra che non turbi più di tanto il clero…
“È gravissimo infatti. Alcuni ecclesiastici temono di essere scomunicati (ma la scomunica di un antipapa non vale nulla), altri pensano che, alle dimissioni o alla morte del card. Bergoglio, un nuovo conclave possa rimettere le cose a posto. Ma se il collegio cardinalizio ha 80 nuovi cardinali nominati da Bergoglio, essi non sono veri cardinali e quindi non hanno titolo per eleggere un nuovo papa. Quindi la linea successoria dopo Francesco sarebbe tutta composta da antipapi. Lo dimostra la storia: nella prima metà del XII secolo, l’antipapa Anacleto II regnò otto anni e, alla sua morte, gli succedette Vittore IV, un altro antipapa, finché San Bernardo di Chiaravalle non spodestò quest’ultimo restaurando una linea successoria papale legittima”.

I cattolici ortodossi si lamentano continuamente delle riforme di Francesco. Ora temono per la messa in latino (“vetus ordo”), dato che Bergoglio pare voglia limitare la sua celebrazione revocando il motu proprio “Summorum Pontificum” di Benedetto XVI.
“E di che si stupiscono? Lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra su importanti dogmi di fede. C’è uno specifico articolo del Catechismo, l’892, che parla della Sua assistenza ordinaria: “L’assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell’esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi”.
Come si fa a pensare che Bergoglio sia il vero papa se sta demolendo l’identità cattolica fin dalle sue basi? E, paradossalmente, i cattolici ortodossi si disperano sui suoi provvedimenti invece di controllare se ha le carte in regola per essere pontefice: come preoccuparsi degli effetti senza indagare le cause”.

Anche i laici paiono abbastanza indifferenti alla questione…
“Un grosso errore: un papa ha un ruolo fondamentale nella politica del mondo intero. Pensiamo solo al ruolo avuto da Giovanni Paolo II nel crollo del comunismo. Il papa è un capo politico con influenza su oltre un miliardo di persone: condiziona pesantemente la politica internazionale”.

A tal proposito, Lei sostiene che Bergoglio sia una sorta di sponsor morale del Nuovo Ordine Mondiale.
“Lo ha dichiarato lui stesso, recentemente, a un grosso quotidiano (La Stampa del 15/3/’21 n.d.r.): «Non bisogna sprecare la pandemia, ma impiegarla per costruire un nuovo ordine mondiale». Più chiaro di così? Ormai il concetto è sdoganato, se ne parla tranquillamente, senza pudore. Infatti Bergoglio insiste continuamente con questo “dialogo interreligioso”… Anche io sono favorevole al dialogo, ma qui lo si prende come scusa per annichilire l’identità cattolica e fare della chiesa il contenitore di una nuova religione mondialista. Un processo del tutto inverso rispetto all’unicità della Rivelazione di Cristo. Ma basta guardare alla posizione tenuta dalla Chiesa durante la pandemia…”.

A proposito: voi siete molto critici sulla gestione della crisi sanitaria…
“Certo. Noi siamo per i vaccini, a condizione che siano sicuri ed efficaci, ma non ci spieghiamo allora perché affrettare la somministrazione di un farmaco sperimentale se ci sono le terapie efficaci, invece completamente trascurate. Una follia. Anche Bergoglio non parla mai delle terapie, come mai? Piuttosto, ha dimostrato una sudditanza al potere civile contro ogni accordo concordatario e costituzionale, privando tante persone dei conforti minimi della fede, chiudendo le chiese e negando i sacramenti anche ai moribondi. In troppi tentano di cavalcare questa emergenza sanitaria per instaurare nuovi progetti politici e/o finanziari.
Ma noi porteremo in tutte le piazze queste verità: noi crediamo nello stato di diritto e nel rispetto delle regole”.

[1] Papa Francesco scaricato dai fan progressisti: caos-Vaticano, perché rischia di essere sommerso. A meno che…

[2] Chiude un’epoca iniziata da San Giovanni Paolo II. Chi sopravvivrà all’attuale pontificato potrà dirsi pronto a sopravvivere a qualsiasi cataclisma – 12 giugno 2021.

[3] Andrea Cionci è storico dell’arte, giornalista e scrittore. Si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall’Afghanistan e dall’Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo “Eugénie” (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi – vive una relazione complicata con l’Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore.

[4] 11 febbraio 2013. Papa Benedetto XVI rinuncia al governo della Chiesa Cattolica Romana – 11 febbraio 2021.

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