Numeri ufficiali Covid-19 del 10 giugno 2021. La riduzione della mortalità con la vaccinazione è del 93,4%

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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi giovedì 10 giugno 2021

Ricoverati con sintomi: 4.153 (-229) (-5,23%) [Occupazione al 7%]
In terapia intensiva: 626 (-35) (-5,30%) [con 30 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione all’7%]
Deceduti: 126.855 (+88) (+0,07%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 10 giugno 2021 ore 17:02): 13.558.508 (26,52% di una platea di 51.126.679 persone da vaccinare)

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 267 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Proviamo oggi a calcolare l’effetto dei vaccini sui decessi, sulla base dei dati ufficiali dell’Iss relativi ai soggetti che hanno contratto l’infezione dopo aver ricevuto almeno una dose del vaccino. La rilevazione, condotta tra il 27 dicembre 2020 e il 4 aprile 2021, mostra come nel periodo siano state vaccinate in totale 7.370.008 persone: di queste 29.839 (gruppo uno) si sono infettate nei primi 15 giorni, quando come abbiamo visto nei giorni scorsi la protezione del vaccino è ancora limitata. Altre 32.020 (gruppo 2) dopo i primi 15 giorni, quando invece la protezione inizia a essere consistente (base 54%) e aumenta fino al 35esimo giorno dopo l’inoculazione quando supera il 90%. I decessi nel primo gruppo sono stati 899, nel secondo (quello che possiamo definire dei vaccinati “veri”) 418. Per stabilire quale sia la reale letalità dei soggetti che si sono infettati nonostante la protezione vaccinale dobbiamo considerare solo il secondo gruppo, che ha superato il periodo soglia di due settimane: con 418 decessi su 32.020 casi siamo all’1,3%. Il dato potrebbe sembrare non straordinario, se confrontato con la letalità da inizio epidemia (2,9%) ma ci viene in aiuto un’altra preziosa informazione dell’Iss: l’età mediana dei soggetti deceduti è di 87 anni. Ovvero all’interno di una fascia di età che, sempre da inizio epidemia e con dati Iss, mostra una letalità del 19,9%. La riduzione, così considerata, è del 93,4% e conferma i dati relativi alla diminuzione del rischio nei soggetti protetti con la vaccinazione (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

Morta Camilla, la 18enne ligure vaccinata con AstraZeneca

Morta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica al S.Martino di Genova dopo una trombosi al seno cavernoso e operata per la rimozione del trombo e ridurre la pressione intracranica. Era stata vaccinata con AstraZeneca il 25 maggio nell’open day per gli over 18. “Purtroppo, poche ore fa, Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere -dice la sindaca di Sestri Valentina Ghio-. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla” (Fonte SkyTG24).

«Prima AstraZeneca era riservato a chi ha meno di 55 anni, dopo a chi ha più di 60 anni. Poi lo abbiamo iniettato ai 18enni, “perché le dosi vanno usate”. La ragazza genovese non ce l’ha fatta. Di chi è la responsabilità? Diranno che i benefici superano i rischi e bla bla bla…
I benefici superano i rischi? Ok. Ma non si può crepare a 18 anni perché ti sei vaccinato. Punto. Punto e basta.
Lo scorso aprile, sempre a Genova, Francesca Tuscano, insegnante di 32 anni, è morta per emorragia celebrale dopo vaccino AstraZeneca, ma seguitiamo ad iniettarlo alle giovani donne, pure 18enni, per ragioni più burocratiche ed economiche che scientifiche.
Tanto “ne muore al massimo una su un milione”, che vuoi che sia? Spiegatelo alle famiglie di queste donne.
Prepariamoci, ora la crème de la crème della comunità scientifica, gli illustri scienziati da salotto televisivo, quelli che senza il Covid sarebbero rimasti sconosciuti sfigati, ci diranno che la colpa non è di AstraZeneca iniettato alla 18enne bensì della pillola anticoncezionale» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 10 giugno 2021).

Nel Regno Unito oltre 7mila contagi in 24 ore

Sono oltre 7mila i contagi da coronavirus registrati nel Regno Unito nelle ultime 24 ore. Il governo britannico ha aggiunto che altre sette persone al bilancio dei morti per Covid-19 che portano il totale del Regno Unito a 127.867. I tassi di casi di Covid-19 sono aumentati in tutte le regioni dell’Inghilterra con un forte aumento nel nord-ovest. Il numero di pazienti Covid-19 in ospedale torna a crescere diventando il più alto dal 12 maggio scorso (Fonte Fanpage.it).

Perché anche con il caldo servono mascherine e distanziamento

La spiegazione in uno studio dell’Imperial College di Londra [QUI] che ha valutato l’effetto della temperatura sulla trasmissione del coronavirus, indicando che nonostante le condizioni ambientali più miti possano ridurre la diffusione del patogeno, queste non sono sufficienti a prevenire il contagio (Fonte Fanpage.it).

Aifa: 66.258 reazioni avverse dai vaccini anti covid, il 90% non è grave
Aifa ha pubblicato il quinto rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti Covid distribuiti finora in Italia [QUI] da cui è emerso che fino al 26 maggio 2021 sono pervenute 66.258 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 32.429.611 dosi somministrate, di cui circa il 90% sono riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Per quanto riguarda “il tasso di segnalazione delle trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria è in linea con quanto osservato a livello europeo (1 caso ogni 100mila prime dosi somministrate, nessun caso dopo seconda dose), prevalentemente in persone con meno di 60 anni” spiegano dall’Aifa. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso (Fonte Fanpage.it).

La μεταφορά del “boa constrictor”. Tropo che dà significato al “mala tempora currunt” (il “Great Reset”)… sed peiora parantur” (per instaurare un “Novo Ordo Mundi”) – 10 giugno 2021

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