La μεταφορά del “boa constrictor”. Tropo che dà significato al “mala tempora currunt” (il “Great Reset”)… sed peiora parantur” (per instaurare un “Novo Ordo Mundi”)

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È risaputo che alle “coincidenze” non ci credo. Per chi non lo sa ancora, lo ribadisco: il “caso” non esiste. Quindi, non desta meraviglia vedere che cercando su Google “boa constrictor”, mi sono “inciampato” nell’articolo che segue, datato 8 febbraio 2021. Ma leggendolo dopo quattro mesi, le tesi che vengono esposte diventano sempre più plausibile. Su diversi argomenti, che vengono trattati qui, abbiamo già elaborato in passato. Comunque, mi sembra utile proporre questa analisi, riassuntiva dei tempi che tutti viviamo, chi più, chi meno, chi per niente consapevole. Non viene certamente negato l’esistenza del coronavirus cinese di Wuhan (il Sars-CoV-2) e la malattia Covid-19 che provoca. Fare ciò sarebbe pure follia.

Invece, qui viene argomentato l’uso che viene fatto di un’emergenza sanitaria, ai fini per niente sanitari, tranne per instaurare una “dittatura sanitaria”. Con efficacia viene adoperata la metafora del “boa constrictor”, con il suo comportamento tipico, che lascia respirare la preda, attendendo l’espirazione per stringere ancora, e ancora, e ancora… Il “Great Reset”, per «l’instaurazione di un “Novo Ordo Mundi“, la creazione di un uomo nuovo, un uomo assoggettato in toto al governo ― governo che non ha niente a che fare con quelli che ci hanno abituato a considerare tali».

Come ho già denunciato in riferimento al trattamento riservato agli anziani, ai pensionati,… in questa “società dello scarto”: «Le generazioni più mature dovranno essere indebolite economicamente, depauperate, rese vulnerabili e dipendenti da una elemosina statale diffusa e sempre più estesa: una sedazione che schiaccerà la società su una sopravvivenza grigia e una totale dipendenza dal potere. Estremamente importante a questo scopo è virare completamente il sistema di scambi economici verso la moneta elettronica» (che certamente non ha come scopo – come dichiarato – di combattere l’evasione e la corruzione).

Buona lettura… e buona riflessione, sulla strada della metacognizione. #restiamoliberi

Boa constrictor
di Mario Biglietto [1]
PlayMasterMovie, 8 febbraio 2021


Viviamo da un anno una situazione poco umana, qualcosa che sarebbe giusto definire come “distopia“, una perversa capitolazione tanto di valori e dinamiche sociali quanto personali.

Più di un anno fa, fui contattato da un “whistleblower” [2] in divisa che mi disse, prima di capodanno, di procurarmi delle FFP2 perché stava arrivando un brutto virus dall’Asia. Ho imparato a fidarmi di quello che mi dice ma resta pur sempre una rotella dell’ingranaggio, può essere anch’egli usato, però il campanello d’allarme restava inquietante.

Nel mentre si dichiara lo stato di emergenza (31 gennaio 2020) senza comunicarlo alla nazione per un mese e, soprattutto, senza provvedere ad una seria organizzazione per l’arrivo di questa pandemia.

Dalla Gazzetta Ufficiale 1° febbraio 2020.

A seguire scoppia la notizia e i progressisti, mentre abbracciavano cinesi mangiando involtini primavera, accusavano di razzismo chi invitava alla prudenza sulla gestione degli arrivi internazionali per capirci di più, me compreso. Quindi arrivano le teorie più folli, dal pipistrello al pangolino, ma mai nessuno che dicesse che il laboratorio BSL4 di Wuhan ― con partecipazione francese e aperto all’OMS ― stava sviluppando da anni un virus “Frankenstein” e chi lo faceva notare, anche nel caso fosse un Nobel come Montagnier, veniva trattato puntualmente da “terrapiattista“ [QUI e QUI].

Voglio segnalare giusto un paio di enormi incongruenze nella gestione:
– il divieto de facto di effettuare esami autoptici sulle salme dei deceduti Covid

– le procedure di classificazione dei deceduti Covid.

I numeri di questa pandemia, le cure boicottate (HCQ [3] sopra tutte le altre), quelle sbagliate dei protocolli, le diagnostiche fallaci, nulla giustifica questo pressante e totalizzante allarme né le assurde misure messe in campo ― lo lascio come dato per acquisito, almeno per me, ho argomentato più volte su questo e non mi ripeto adesso.

Abbiamo poi vissuto il massimo della compressione dei diritti che uno stato moderno abbia mai sperimentato, e tralascio di entrare nel merito dell’inconsistenza e delle contraddizioni elefantiache riguardo la gestione illegittima, anticostituzionale, abusiva, grazie alla quale siamo arrivati oggi alla devastazione socioeconomica, psicologica e spirituale.

La mia tesi è che si tratti un deliberato progetto di radicale cambiamento della nostra vita, l’instaurazione di un “Novo Ordo Mundi“, la creazione di un uomo nuovo, un uomo assoggettato in toto al governo ― governo che non ha niente a che fare con quelli che ci hanno abituato a considerare tali.

Cosa hanno intenzione di fare?

La risposta è semplice, il “Great Reset“.

L’umanità deve essere parcellizzata, disumanizzata, separata dai legami che garantiscono protezione agli individui. Le famiglie devono quindi essere distrutte e screditate, divise, il governo dovrà crescere ed educare le nuove generazioni sostituendosi ad esse. Queste nuove generazioni saranno indebolite ― anche tramite l’uso di farmaci ― saranno psicologicamente rese dipendenti dalle autorità con una ossessiva campagna di terrorismo e finto paternalismo protettivo. Non usciremo mai più dall’emergenza, ce ne saranno innumerevoli altre, è un meccanismo mostruosamente efficace per instaurare un regime dispotico e privo di contrappesi.

Le generazioni più mature dovranno essere indebolite economicamente, depauperate, rese vulnerabili e dipendenti da una elemosina statale diffusa e sempre più estesa: una sedazione che schiaccerà la società su una sopravvivenza grigia e una totale dipendenza dal potere. Estremamente importante a questo scopo è virare completamente il sistema di scambi economici verso la moneta elettronica.

Ottenute queste condizioni è tutto in discesa, quello che resterà di umano in noi sarà semplicemente un fantasma di ciò che eravamo una volta, potranno imporci qualsiasi cosa, senza limiti di sorta.

Chiunque si ribellerà sarà controllabile e immediatamente neutralizzato, in che modo non saprei, di sicuro la tecnologia avrà una enorme importanza. Sarà anche estremamente difficile che qualcuno si ribelli perché non avremo quasi più niente di umano, nessuna pulsione, nessuna passione, nessuno slancio, saremo in qualche modo “coltivati” (o non coltivati affatto).

Siamo troppi su questo pianeta, a detta loro, a detta di Agenda 21 e Agenda 2030. La parte meno controllabile, anche se numericamente inferiore, era quella che poteva opporre maggiore resistenza, quella più benestante ed evoluta, eravamo noi. Il tempo del verbo è azzeccatissimo.
Si introdurrà la cittadinanza a punti, si premierà l’obbedienza e si punirà ogni comportamento non allineato, non saremo in prigione ma forse sarà anche peggio.

Non mi sorprendono, una volta correttamente inquadrate, le dichiarazioni fatte a marzo 2020 da Mario Draghi, assai discontinue rispetto al passato, tendenti alla spesa espansiva keynesiana, non mi meraviglia voglia allargare in maniera decisa i cordoni della borsa, almeno stando a quelle sorprendenti dichiarazioni di qualche mese fa, più o meno concomitanti allo strano incendio di casa sua (07/04/20).

Draghi non arriva a caso, ho idea che darà soldi a destra e a manca lasciando respirare tutti meglio ma per poco, tutti noi che siamo malamente in affanno a causa della morte economica indotta, avrà con ogni probabilità il comportamento di un boa constrictor, lascerà respirare la preda attendendo l’espirazione per stringere ancora, e ancora…

Il capace Mario Draghi, il preparatissimo ex presidente BCE, l’affarista Goldman Sachs, l’uomo di “altissimo profilo“, sarà osannato per quella boccata d’aria che ci elargirà e avrà poi via libera per fare quello che gli pare (ai suoi mandanti).

Al posto del mio omonimo, che lavora per nome e per conto delle élites, farei così, avrei già vinto, nel modo più semplice e senza fatica.

Ma c’è una possibile auspicabile alternativa, magari ha cambiato squadra, magari si è ravveduto e qualcosa di strano sta succedendo al di là dell’Atlantico, ma purtroppo è una alternativa con una percentuale di affidabilità minima.

[1] Mario Biglietto: «Sono un ragazzino di mezzo secolo con una grande passione politica, una militanza profonda e senza bandiera. Ho una idiosincrasia verso il potere, le istituzioni, i partiti, l’accademia, a loro mi approccio sempre in maniera assai diffidente. Il mio carattere mi ha condannato a percorsi inusuali che, anche se più aspri e lenti, mi hanno reso non omologato. Il mio rimuginare incessante l’ho infilato a forza in un libro autobiografico, e continuo a spingerlo negli articoli che raccontano quello che mi succede intorno. C’è chi dice che io scriva con un occhio fotografico, potrebbe essere corretto, fotografare è stata la mia professione ed è ancora una passione. Trovate molto di più su di me sul mio blog Mariobiglietto.it».

[2]Whistleblower, termine dell’inglese americano, per indicare un segnalatore di illeciti, di reati o di irregolarità, una persona che denuncia pubblicamente (o come fonte riservata di giornalisti e comunicatori) o riferisce alle autorità attività illecite o fraudolente all’interno del governo, di un’organizzazione pubblica o privata o di un’azienda. Le rivelazioni o denunce possono essere di varia natura: violazione di una legge o regolamento, minaccia di un interesse pubblico come in caso di corruzione e frode, gravi e specifiche situazioni di pericolo per la salute e la sicurezza pubblica. Queste persone possono denunciare le condotte illecite o pericoli di cui sono venuti a conoscenza all’interno dell’organizzazione stessa, all’autorità giudiziaria o renderle pubbliche attraverso i media o le associazioni ed enti che si occupano dei problemi in questione. Spesso i whistleblower, soprattutto a causa delle carenza normative, spinti da elevati valori di moralità e altruismo, si espongono singolarmente a ritorsioni, rivalse, azioni vessatorie, da parte dell’istituzione o azienda destinataria della segnalazione o singoli soggetti ovvero organizzazioni responsabili e oggetto delle accuse, venendo sanzionati disciplinarmente, licenziati o minacciati fisicamente.

[3] Idrossiclorochina, un farmaco antimalarico facente parte dei farmaci antireumatici modificanti la malattia e utilizzato nella terapia, oltre che della malaria, anche dell’artrite reumatoide e del lupus eritematoso sistemico. L’idrossiclorochina (HCQ), un analogo della clorochina (CQ), è un farmaco disponibile per uso umano oramai da molto tempo, del quale si conoscono molto bene sia le caratteristiche di attività sia quelle del suo impiego terapeutico. La CQ è un farmaco indicato per curare la malaria e le malattie reumatiche. L’HCQ è una molecola analoga, funziona in maniera simile, ma è più efficace. Ma la malaria e le malattie reumatiche non sono causate da un virus, al contrario della Covid-19. Vero, ma molto spesso, in particolare dopo una esperienza pluriennale, molti farmaci evidenziano attività aggiuntive rispetto quelle per le quali sono stati autorizzati all’impiego. È questo il caso anche della CQ e ancora meglio della HCQ per le quali è stata evidenziata una azione antivirale, dovuta alla prevenzione dell’ingresso e della replicazione del coronavirus nelle cellule dell’ospite, e una attività antiinfiammatoria e immunomodulatoria che può aiutare ulteriormente i pazienti affetti da Covid-19.

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