Uno sguardo alla realtà dei TSO, al mondo della malattia psichica, ai pregiudizi e inadeguatezza dei servizi medici e sociali nella gestione della schizofrenia

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Il 5 agosto 2015 è una giornata caldissima a Torino, qualcuno è già in vacanza, altri cercano un po’ d’aria nei giardini del quartiere. Anche Andrea Soldi è seduto su una panchina, ma quella è la “sua” panchina sempre, in ogni stagione. Lì si rifugia quando i pensieri lo assalgono, lì trova conforto e si sente a casa. Andrea soffre da anni di schizofrenia, la madre, il padre e la sorella sono il suo sostegno e piazza Umbria il posto del cuore. Ha quarantacinque anni, non è violento, non è mai stato pericoloso, eppure, quel 5 agosto 2015 morirà a causa di un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) eseguito in modo violento ed erroneo da alcuni vigili urbani e dal personale medico. In quattro lo immobilizzano ammanettandolo e stringendolo con forza intorno al collo fino a fargli perdere i sensi. Nel trasportarlo sull’ambulanza lo tengono sdraiato sulla barella a pancia in giù, senza tentare di rianimarlo e senza preoccuparsi che fosse nella condizione di respirare. Andrea muore poco dopo in ospedale.

Il video della presentazione di “Noi due siamo uno” di Matteo Spicuglia (Add editore) sulla storia di Andrea Soldi al Tg3 Linea Notte del 23 aprile 2021.

A stabilire il nesso di causa ed effetto tra la costrizione subita e la morte è stata l’autopsia disposta dalla procura di Torino. Gli imputati sono stati condannati in primo grado e le condanne sono state confermate in appello. Ma questa forse è la cosa meno importante della storia. Dopo la morte, la famiglia Soldi ha trovato alcune pagine che erano il diario di Andrea.

Con estrema lucidità e dolcezza Andrea racconta la sua malattia, la sua visione della vita, dell’amicizia, della famiglia, ciò che lo circonda. Sono pagine della sofferenza che illumina il percorso psicologico e i silenzi che per anni lo avevano avvolto. Alla sua storia si è interessato il giornalista Matteo Spicuglia, che ha seguito a fondo il caso e non si è fermato alla cronaca. E ha deciso di scrivere un libro, che si intitola Noi due siamo uno (Add editore 2021). A partire dal diario di Andrea, e dai ricordi del padre e della sorella, allarga lo sguardo dalla panchina su cui è morto, alla realtà dei TSO, al mondo della malattia psichica e dalla famiglia torinese alle tante altre che si trovano a convivere con pregiudizi e inadeguatezza dei servizi medici e sociali nella gestione di patologie che soffrono ancora lo stigma sociale. Nel suo diario Andrea aveva scritto di sperare che la sua fatica e il suo dolore non passassero invano. Questo libro di Spicuglia è il motivo per cui ciò non avverrà.

La presentazione di “Noi due siamo uno” di Matteo Spicuglia (Add editore 2021) sulla storia di Andrea Soldi in diretta streaming lunedì 14 giugno 2021 alle ore 18.00.

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