Papa Francesco: Gesù prega per noi

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Anche oggi nell’udienza generale, svoltasi nel cortile di san Damaso, papa Francesco, che è passato tra i presenti firmando autografi, baciando bambini e stringendo mani, ha continuato la catechesi sulla preghiera ed ha sottolineato che Gesù prega incessantemente:

“Pare che non ci sia altro criterio in questa scelta se non la preghiera, il dialogo con il Padre. A giudicare da come si comporteranno poi quegli uomini, sembrerebbe che la scelta non sia stata delle migliori; ma è proprio questo, specialmente la presenza di Giuda, il futuro traditore, a dimostrare che quei nomi erano scritti nel disegno di Dio.

Continuamente riaffiora nella vita di Gesù la preghiera in favore dei suoi amici. Gli Apostoli qualche volta diventano per Lui motivo di preoccupazione, ma Gesù, come li ha ricevuti dal Padre, così li porta nel suo cuore, anche nei loro errori, anche nelle loro cadute”.

Gesù prega attendendo la conversione degli apostoli: “Il vertice più alto di questa attesa paziente è la ‘tela’ d’amore che Gesù tesse intorno a Pietro… Impressiona, nel tempo del cedimento, sapere che in quel momento non cessa l’amore di Gesù, anzi che si fa più intenso e che noi siamo al centro della sua preghiera! La preghiera di Gesù ritorna puntuale in un momento cruciale del suo cammino, quello della verifica sulla fede dei discepoli”.

Il papa ha sottolineato che Gesù ha pregato ogni volta che ha dovuto fare alcune scelte: “Le grandi svolte  della missione di Gesù sono sempre precedute dalla preghiera intensa, prolungata.

Questa verifica della fede sembra un traguardo e invece è un rinnovato punto di partenza per i discepoli, perché, da lì in avanti,  è come se Gesù salisse di un tono nella sua missione, parlando loro apertamente della sua passione, morte e risurrezione”.

Quindi ha invitato i fedeli alla preghiera: “In questa prospettiva, che istintivamente suscita repulsione, sia nei discepoli, sia in noi che leggiamo il Vangelo, la preghiera è la sola fonte di luce e di forza. Occorre pregare più intensamente, ogni volta che la strada imbocca una salita.

E infatti, dopo aver preannunciato  ai discepoli ciò che lo attende a Gerusalemme, avviene l’episodio della Trasfigurazione… Dunque, questa  manifestazione anticipata della gloria di Gesù è avvenuta nella preghiera,  mentre il Figlio era immerso nella comunione con il Padre e acconsentiva pienamente alla sua volontà d’amore, al suo disegno di salvezza”.

Riprendendo il Catechismo della Chiesa cattolica il papa ha ribadito che occorre ascoltare Gesù: “Da  questo veloce percorso attraverso il Vangelo,  ricaviamo che Gesù non solo vuole che preghiamo come Lui prega, ma ci assicura che, se anche i nostri tentativi di preghiera fossero del tutto vani e inefficaci, noi possiamo sempre contare sulla sua preghiera…

Anche se le nostre preghiere fossero solo balbettii, se fossero compromesse  da una fede vacillante, non dobbiamo mai smettere di confidare in Lui. Sorrette dalla preghiera di Gesù, le nostre timide preghiere si appoggiano su ali d’aquila e salgono fino al Cielo”.

(Foto: Santa Sede)

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