Nik Spatari, innovatore del colore messaggero di verità

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Nik Spatari è uno degli artisti più complessi e coraggiosi del XXI secolo (Mammola 16 aprile 1929 – + 25 agosto 2020). Innovatore, autodidatta e pioniere, attraverso le sue opere emette emozioni e riflessioni capaci di mutare l’animo di qualsiasi osservatore.

I colori, distribuiti temerariamente su ogni tipo di supporto, diventano immagini di esperienza e significato. L’arte di Spatari esprime il travagliato vissuto di un’esistenza vocata alla ricerca della verità e della pace universale. Sin dall’infanzia, segnata da eventi tumultuosi e drammatiche circostanze, Spatari ‘contamina’ con la sua arte misteriosa ogni luogo che ne registra la sua amena presenza.

Già in età puerile, gli effetti nefasti del conflitto mondiale incidono nell’animo dell’artista sentimenti di fiducia in un futuro migliore e di scoperta tra passato, presente e futuro. Realizza opere spesso enigmatiche e cariche di simboli in cui emerge la sua rara capacità di volgere la speranza e lo stupore in teatro del coraggio e la memoria storica in desiderato presagio.

In molti lavori rivive le sue esperienze di vita e con temi dirompenti prefigura il tempo del vissuto, descrivendo in chiave allegorica l’intervallo di una società fiduciosa e in attesa di una rinascita fortemente impregnata di divino. Ogni opera si affaccia sull’infinito dei colori brillanti e carichi di contenuto a volte narrativo, a volte ermetico.

Spatari può essere considerato un filosofo del colore, l’artista più importante del Mediterraneo del secolo attuale. Una figura che, attraverso la storia più antica, ripercorre il cammino dell’uomo primitivo su temi di grande attualità.  

Nelle sue opere offre temi complessi come episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, eventi cosmici, principi mitologici comunicati sempre con un linguaggio contemporaneo, utopico e di simbolica penetrazione. Al centro del suo cuore c’è stata sempre l’amata terra di Calabria.

In una intervista (Futuro Arcaico, 2019) l’artista mammolese afferma che ‘l’arte è nata qui! E si chiamava proprio Italia, la Calabria’. Un attaccamento spontaneo e spirituale per il quale Nik Spatari ha donato alla ‘Punta dello Stivale’ la Sua Arte e il suo meraviglioso MuSaba, fucina di idee e laboratorio di arti.

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