Numeri ufficiali Covid-19 del 17 maggio 2021. L’Economist: le vittime della Covid-19 nel mondo sono dieci milioni, tre volte le stime ufficiali

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I numeri reali della pandemia di Sars-CoV-2 sono stati, fin dall’inzio, una delle questioni più difficili da accertare. Ora l’Economist calcola che le vittime reali del Covid-19 nel mondo sono tre volte quelle ufficiali.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi lunedì 17 maggio 2021

Ricoverati con sintomi: 12.024 (-110) (-0,91%) [Occupazione al 19%] [*]
In terapia intensiva: 1.754 (-25) (-1,41%) [con 69 nuovi ingressi del giorno] [**] [Occupazione al 20%]
Deceduti: 124.296 (+140) (+0,11%)
Vaccinati [***] e percentuale sulla platea da vaccinare (aggiornato al 17 maggio 2021 ore 21:12): 8.787.150 (17,31% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.
[***] La soglia del 30% di occupazione per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, oltre la quale sono a rischio le prestazioni sanitarie per le altre patologie. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 275 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Governo auspica nuovo coprifuoco entro mercoledì

Dovrebbero entrare in vigore mercoledì le nuove misure del decreto Covid e quindi  dalla sera del 19 maggio il coprifuoco dovrebbe slittare alle 23. Ma fonti qualificate di governo non escludono che le nuove misure entrino in vigore già domani, se i tempi tecnici lo consentiranno. Il testo approvato questa sera in Consiglio dei ministri deve infatti essere sottoposto al vaglio del capo dello Stato e dopo la firma del Presidente della Repubblica dovrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale, dunque anche se l’obiettivo sarebbe quello di renderlo efficace già domani, viene reputata più probabile l’entrata in vigore mercoledì (Fonte SkyTG24).

Meloni: resta coprifuoco liberticida, poco da gioire

“Il Governo Draghi respinge ancora una volta la proposta di Fratelli d’Italia di abolire subito e completamente il coprifuoco. C’è ben poco da gioire sulla scelta dell’esecutivo di limitarsi ad allentare solo un po’ il guinzaglio che ha stretto al collo degli italiani. Una o due ore in più d’aria concesse agli italiani non alleggeriscono la gravità di un tale provvedimento arbitrario e liberticida, che sta mettendo in ginocchio interi comparti e creando danni irreparabili a settori trainanti come quello del turismo”. Lo scrive su Facebook il Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (Fonte SkyTG24).

Le vittime della pandemia di Covid nel mondo sono dieci milioni, tre volte le stime ufficiali. Lo dice l’Economist
di Elena Tebano
Il Punto | la newsletter del Corriere della Sera, 17 maggio 2021


Non sono solo le vittime italiane dell’epidemia di Covid a essere sottostimate (lo avevamo raccontato qui), ma quelle di tutto il mondo. Lo racconta il servizio di copertina dell’ultimo numero del settimanale britannico Economist. I suoi analisti hanno stimato le vittime reali della pandemia usando dati relativi a 121 variabili, «dalle morti registrate alla demografia», e sono arrivati alla conclusione che l’epidemia abbia causato tra i 7,1 e 12,7 milioni di vittime nel mondo con una stima centrale di 10,2 milioni. Il bilancio “ufficiale” della pandemia nel mondo è invece di 3,3 milioni di morti. «I numeri ufficiali rappresentano, nel migliore dei casi, un po’ meno della metà del vero tributo, e nel peggiore solo circa un quarto» scrive il settimanale. «Il nostro modello racconta la vera storia della pandemia, ma contiene anche un avvertimento urgente. Se le forniture di vaccino non raggiungono i Paesi più poveri, le tragiche scene che si stanno svolgendo in India rischiano di ripetersi altrove» aggiunge.

In Sudafrica, per esempio, le vittime accertate dell’epidemia sono 55 mila. Ma tra l’anno scorso e l’8 maggio, il Paese ha registrato «158.499 morti in eccesso, cioè, morti al di sopra del numero che ci si aspetterebbe sulle tendenze passate, dati i cambiamenti demografici. I funzionari della sanità pubblica sono sicuri che l’85-95% di queste morti sono state causate dal Sars-Cov-2, il virus del Covid-19, quasi tre volte il numero ufficiale. La discrepanza è il risultato del fatto che, affinché una morte sia registrata come causata dal Covid-19, il deceduto deve aver fatto un test Covid ed essere stato registrato come morto per questa malattia. Anche se il Sudafrica fa molti test rispetto ai Paesi vicini, il suo tasso complessivo è ancora basso. E la causa della morte non viene registrata in modo uniforme per coloro che muoiono a casa». Per gli altri Paesi africani questa tendenza è ancora più spiccata. Lo stesso succede in quasi tutti i Paesi in via di sviluppo.

Secondo l’analisi dell’Economist, inoltre, in India stiano morendo di Covid tra le 6 mila e le 31 persone al giorno, contro un bilancio ufficiale di quattromila vittime quotidiane. «Sulla base di questo modello, sembrerebbe che circa un milione di persone possano essere morte di Covid dall’inizio dell’anno». Tea i Paesi che hanno visto un numero di vittime molto superiore al bilancio ufficiale c’è inoltre la Russia, dove i morti reali sarebbero almeno 5 volte quelli dichiarati (che al momento di scrivere questa newsletter ammontano a poco più di 116 mila).

Nonostante i Paesi poveri abbiano mediamente avuto tassi di mortalità più bassi di quelli ricchi, in virtù del fatto che hanno una popolazione più giovane (l’Economist ha calcolato che a parità di sistemi sanitari il Covid sarebbe 13 volte più mortale in Giappone, dove l’età media è 48 anni, che in Uganda, dove è 17), «il Covid-19 è stato più duro per i poveri di quanto si sapesse». E la diffusione dei vaccini rischia di rendere quell’impatto ancora più gravoso. «Presto, le uniche persone a morire di Covid-19 nei Paesi ricchi saranno quelle eccezionalmente fragili o eccezionalmente sfortunate, così come coloro che si sono rifiutati di essere vaccinati. Nei Paesi più poveri, al contrario, la maggior parte delle persone non avrà scelta. Rimarrà senza protezione per molti mesi o anni. Il mondo non può riposare mentre la gente perisce per mancanza di un vaccino che costa solo 4 dollari per due dosi» conclude il settimanale britannico. Donarli, per i Paesi più ricchi, non dovrebbe essere un problema, visto che il Regno Unito ha ordinato 9 dosi per ogni adulto del Paese e il Canada addirittura 13.

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