Lettera aperta a Papa Francesco: “Prego per lei, perché possa esaminare la sua coscienza”. Sacri tradimenti: le accuse al Cardinal Maradiaga, protetto da Francesco

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Delle vicende del cardinale salesiano hondurengo Sua Eminenza Reverendissima Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B. (Tegucigalpa, 29 dicembre 1942), ci siamo occupati già più volte in passato. L’ultima volta ci siamo ritornati (rinfrescando ogni tanto la memoria in relazione con altri casi simili) il 3 maggio 2021, con l’articolo Aceddu nta iagga ‘un canta p’amuri ma canta pi raggia. Sacri tradimenti: le accuse al Cardinal Maradiaga, protetto da Francesco (che riportiamo di seguito), in occasione dell’uscita in inglese del libro Traiciones sacradas. La verdadera historia (Sacri tradimenti. La vera storia) dal titolo di Sacred Betrayals. A widow raises her voice against the corruption of the Francis Papacy (Sacri tradimenti. Una vedova alza la sua voce contro la corruzione del Papato di Francis), con la Prefazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò.

Oggi vi ritorniamo un’altra volta e – finché rimane al suo posto (il 29 dicembre farà 80 anni) – non ci dimenticheremo del Cardinale presbitero di Santa Maria della Speranza (dal 21 febbraio 2001), Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa (dall’8 gennaio 1993) e Coordinatore del Consiglio dei Cardinali per coadiuvare e consigliare il Pontefice Romano nel governo della Chiesa Universale e nello studio di una revisione della Costituzione apostolica Pastor Bonus, in merito alla riforma della Curia romana (dal 28 settembre 2013).

Oggi – alla vigilia dell’anniversario domani, 21 febbraio, del suo ingresso nel Collegio cardinalizio (dove lui rimane, mentre il Papa ha espulso il Cardinale Angelo Becciu, per un dossier calunnioso depositato sulla sua scrivania prima della pubblicazione su L’Espresso) – ci ritorniamo e ampliando la vista, con la Lettera aperta rivolta a Papa Francesco da Martha Alegría Reichmann, in Italia dal 1991, autrice del libro Sacri tradimenti, vedova di Alejandro Valladares Lanza, per ventidue anni Ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede. Ne siamo venuto a conoscenza grazie al blog Duc in altum dell’amico e collega Aldo Maria Valli, che ringraziamo per la cortesia. Le note aggiunte sono nostre.

Lettera aperta a Papa Francesco

Papa Francesco,

la saluto con grande tristezza e dolore verso la mia Chiesa a causa della notizia che ho sentito sui social media, dove si vede un uomo gridare: “Questa non è la Chiesa di Dio! Niente più maschere nella Chiesa! Tu non sei un re!”. In risposta a questa situazione lei ha commentato: “È un fratello in difficoltà, dobbiamo pregare per lui”.

Nei commenti a quella notizia, molte persone hanno scritto: “Quell’uomo ha detto la verità”.

Vorrei ricordarle, Papa Francesco, che durante la sua visita a un convento, in Grecia, anche un rispettabile prete ortodosso le ha ripetutamente gridato contro: “Lei è un eretico!”.

Il motivo della mia lettera, Papa Francesco, è per dirle che ci sono milioni di cattolici nel mondo che la pensano come quelli che le hanno gridato contro, e siamo stanchi del cinismo della sua risposta perché queste persone sono più sane di chiunque altro.

Sanno, tra l’altro, che lei ha firmato un accordo con altri leader religiosi per costruire una moschea, una chiesa cattolica e una sinagoga ad Abu Dhabi, con le quali sarà fondata la nuova religione mondiale che intendono chiamare “Casa della famiglia abramitica”.  E lì, sulla nostra chiesa, non si può mettere un crocifisso perché negli Emirati Arabi Uniti c’è una legge che vieta la croce all’esterno di qualsiasi edificio. Significa che con la sua firma, Papa Francesco, lei ha tradito niente meno che Nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso, il simbolo sacro della nostra cristianità.

Sappiamo che l’intenzione ultima è quella di distruggere la nostra Chiesa con tutti i suoi principi e di permettere l’immoralità. Già sentiamo voci che parlano di “una Chiesa gay friendly” nella quale si possono celebrare matrimoni dello stesso sesso.

Coloro che vi hanno gridato contro hanno tutte le ragioni per farlo, perché sappiamo già che state servendo gli interessi del diavolo con innumerevoli azioni e abusi che avete commesso fino al punto di avere la nostra chiesa spaccata in due e i suoi membri che combattono tra di loro.  Questo non è costruire con amore. Questo è distruggere con il male. Siete arrivati al punto di aver adorato la Pachamama all’interno del Vaticano [QUI].

È difficile per me menzionare in questa lettera tutti gli atti di eresia che lei ha commesso, Papa Francesco. Siamo anche a conoscenza del documento che personalità eminenti e di fama mondiale le hanno inviato provando le sue eresie e chiedendo le sue dimissioni.

Sappiamo le cose orribili che lei ha fatto in Argentina, specialmente con i suoi amici sacerdoti Orlando Yorio e Francisco Jalics [QUI], e sappiamo che questo è il motivo per cui non osa tornare nel suo paese. Sappiamo cosa sta facendo ora ai sacerdoti fedeli a Cristo.

Sui social media ci sono centinaia di persone che gridano contro di lei, Papa Francesco, e sono tutti buoni cattolici. Sono indignati, compresi i sacerdoti i cui canali sono stati censurati dai vescovi che seguono la sua linea. Ogni giorno ci sono sempre più documentari che escono dal Vaticano, dandole pubblicità, ma un buon papa non ha bisogno di pubblicità.

È evidente che lei sta cercando di sostituire il bene con il male, Papa Francesco, ma noi non siamo sciocchi, abbiamo aperto gli occhi, e i veri cristiani che amano e difendono Cristo sanno che la Chiesa prevarrà.

Prego per lei, Papa Francesco, perché possa esaminare la sua coscienza e rendersi conto di tutto il male che ha fatto e sta facendo. Lei cerca di ingannarci con le sue frasi mentre fa il contrario di quello che dice.
Per esempio: ha emesso sanzioni canoniche per i prelati che commettono crimini di abuso, ma in pratica non solo li protegge, ma addirittura li promuove: penso a Gustavo Zanchetta [QUI], Theodore McCarrick [QUI], Bezák [QUI] e una lunga lista di altri.

La conosco molto bene, Papa Francesco, perché un giorno, mentre si faceva il segno della croce, mi stava mentendo, e ha finito per tradirmi.

Sembra che lei segua la stessa linea del suo consigliere più vicino, il Cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, che ha l’abitudine di attaccare con insulti chi lo mette in discussione, vista l’impossibilità di potersi difendere con dignità e rettitudine, con prove e con la verità.

Saluti da una cristiana che, prima di tutto, ama Gesù Cristo.

Martha Alegría Reichmann
Roma, 4 febbraio 2022

“Verranno smascherati sempre più scandali perché il tempo è come il mare, che riporta tutto a riva, dalle bottiglie ai cadaveri” (Martha Alegría Reichmann de Valladares).

Martha Alegría Reichmann e suo marito Alejandro Valladares Lanza con il Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B.

Aceddu nta iagga
‘un canta p’amuri ma canta pi raggia.
Sacri tradimenti:
le accuse al Cardinal Maradiaga,
protetto da Francesco
Blog dell’Editore, 3 maggio 2021

Vecchiardo (nominato nel lontano 1993) e irremovibile Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa (Honduras), Papa Francesco lo ha nominato il 13 aprile 2013 membro con funzione di coordinatore del Consiglio dei cardinali, un gruppo di lavoro che ha istituito il 28 settembre 2013 mediante un atto chirografo, con la finalità di coadiuvare e consigliare lo stesso pontefice romano nel governo della Chiesa cattolica e nello studio di una revisione della Costituzione apostolica Pastor Bonus del 28 giugno 1988 di Papa Giovanni Paolo II, in merito all’assetto della Curia romana. Oltre alla funzione consultiva del Consiglio come organo collegiale, Papa Francesco ha anche stabilito che i singoli cardinali del gruppo possono essere contattati individualmente per esprimere pareri verso le questioni della Chiesa che necessitano di attenzione. Fatto è che dopo sette anni il progetto di revisione della Curia romana sempre in alto mare sta, e questo vorrà pur dire qualcosa [QUI]).

“Maradiaga è stato coinvolto in numerosi scandali. Oltre ad aver appoggiato in passato il golpe per rovesciare il governo democraticamente eletto di Zelaya, è stato accusato di coprire il suo amico e Vescovo ausiliare Juan José Pineda, incolpato da dei seminaristi di molestie sessuali, accuse che poi l’hanno portato alle dimissioni. Maradiaga è anche protagonista in un nuovo libro dal titolo Sacred Betrayal, scritto da Martha Alegria Reichman, vedova dell’ex ambasciatore honduregno Alejandro Vallardes. La coppia ha perso i risparmi di una vita dopo aver fatto un investimento in quello che si è rivelato essere uno schema fraudolento, di cui Maradiaga era a conoscenza. Maradiaga è anche stato messo sotto accusa per sospetto appropriazione indebita di fondi della Chiesa, circa 600.000 dollari spariti dalle casse dall’università cattolica di Tegucigalpa, oltre di aver investito oltre 1,2 milioni di dollari in società finanziarie all’estero. Papa Francesco era stato informato di tutto” (Ludovico Polastri – Affaritaliani.it, 1° giugno 2019).

Come ha ricordato Polastri, tra i scandali in cui è coinvolto Maradiaga spicca la truffa ai danni di Martha Alegria Reichmann, vedova dell’ex Ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede [QUI]. Successivamente riportiamo la presentazione del libro Sacrad Betrayal a cura dell’amico e collega Aldo Maria Valli sul suo blog Duc in altum.

Poi, nel dicembre 2017 il Cardinal Maradiaga è coinvolto in uno scandalo riguardante presunti stipendi e investimenti milionari che sarebbero stati operati dal cardinale stesso e dall’allora vescovo ausiliare, Juan José Pineda Fasquelle. Nell’agosto 2018, in seguito ad una lettera di denuncia dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò della copertura da parte della gerarchia ecclesiastica degli abusi omosessuali del Cardinale Theodore McCarrik, difende McCarrick dalle accuse, qualificando il suo comportamento come «qualcosa di ordine privato» e il tutto come «una faccenda amministrativa».

Il Cardinal Maradiaga è uno dei principali consiglieri di Bergoglio, è un personaggio chiave del Consiglio di Cardinali a cui è affidata la riforma della Curia e della Chiesa, e ha svolto un ruolo decisivo in nomine importanti, come quella del Cardinale Blase Cupich (insieme con McCarrick) a Chicago e del nuovo Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato di Sua Santità, l’Arcivescovo Edgar Peña Parra. Su Peña Parra come su Maradiaga circolano voci di scandali da anni.

Nell’aprile 2015 la fondazione Open Society di George Soros ha versato 650mila dollari a due organizzazioni cattoliche progressiste, PICO e FPL, per «influenzare singoli vescovi in modo da avere voci pubbliche a sostegno di messaggi di giustizia economica e razziale allo scopo di iniziare a creare una massa critica di vescovi allineati con il Papa». Il Cardinal Maradiaga, in relazioni con PICO, non fu estraneo nemmeno a questa interferenza del menzionato sedicente filantropo nella politica americana, con la complicità della parte filo-bergogliana dell’Episcopato.

Le due organizzazioni destinatarie dei versamenti sono state scelte – spiegano i documenti – perché impegnate in progetti a lungo termine che hanno lo scopo di cambiare «le priorità della Chiesa cattolica statunitense». La grande occasione è data dalla visita del Papa negli Stati Uniti e la fondazione di Soros punta esplicitamente ad usare i buoni rapporti di PICO con il Cardinal Maradiaga, tra i principali consiglieri di Papa Francesco, per «impegnare» il Pontefice sui temi di giustizia sociale e anche avere la possibilità di inviare una delegazione in Vaticano prima della visita di settembre in modo da far ascoltare direttamente al Papa la voce dei cattolici più poveri in America.

Pineda è invece accusato di illeciti finanziari, di molestie e abusi sessuali, oltre che di coltivare una rete di relazioni con omosessuali (anche prostituti) in Honduras e all’estero, ai quali avrebbe anche donato appartamenti, automobili, moto e viaggi con i fondi della Diocesi. È parimenti accusato di aver difeso e coperto altri casi di abusi commessi da chierici. Il 28 maggio 2017 un gruppo di 48 seminaristi ha denunciato un modello diffuso e radicato di pratica omosessuale, lamentandosi degli assalti del Vescovo ausiliare Juan José Pineda. Inutile dire che il Cardinal Maradiaga non ha voluto tener in alcun conto le accuse, nonostante il suicidio di un seminarista di Santa Rosa de Copán, dopo che questi aveva scoperto che il suo amante in Seminario aveva iniziato un’altra relazione. Non basta: si deve ricordare che Maradiaga, nel dicembre 2017, aveva affidato a Pineda il governo dell’Arcidiocesi, durante le sue continue e prolungate assenze; e che la maggior parte degli incontri sessuali del suo Ausiliario avvenivano a Villa Iris, residenza del Cardinale.

Nello stesso anno 2017, Pineda è stato rimosso dall’incarico di Vescovo ausiliare senza dare alcuna motivazione ai fedeli di Tegucicalpa. Il Visitatore apostolico Mons. Jorge Pedro Casaretto, Vescovo emerito di San Isidro, ha consegnato a Papa Francesco un corposo rapporto, assieme alle accuse di un gruppo di Cattolici, scandalizzati dal silenzio della Santa Sede.

L’uccello in gabbia non canta per amore ma canta per rabbia

Papa Francesco – come ha fatto, e continua a fare, in altri casi dei suoi “fidati consiglieri e collaboratori” coinvolti in scandali (la lista è lunga) – ha difeso il Cardinal Maradiaga a spada tratta dalle accuse di corruzione, nell’intervista con la giornalista messicana Valentina Alazraki, trasmessa il 29 maggio 2019 dall’emittente messicana Televisa e pubblicato da Vatican News e L’Osservatore Romano.

Valentina Alazraki: Ha detto che sono andati in pensione. O li ha mandati in pensione Papa Francesco?

Papa Francesco: Il cardinale Pell ovviamente è in carcere ed è stato condannato. È ricorso in appello, ma è stato condannato. Il cardinale Errázuriz non poteva continuare, era ovvio. E il cardinale Monsengwo aveva compiuto 80 anni. Allora è andato via per motivi di età. È rimasto a 75 anni Rodríguez Maradiaga perché è il coordinatore e Bertello, che ha più di 75 anni perché è il governatore. Non posso prescindere dal governatore e dal coordinatore.

Valentina Alazraki: Sul coordinatore è stato detto…

Papa Francesco: Gli dicono di tutto, ma non c’è nulla di certo, no, è onesto e mi sono preoccupato di esaminare bene le cose. Si tratta di calunnie.

Valentina Alazraki: Del cardinale Maradiaga…

Papa Francesco: Sì. Perché nessuno ha potuto provare nulla. Può essersi sbagliato in qualcosa, può aver commesso qualche errore, ma non del livello che gli vogliono addossare. Questo è l’importante, perciò lo difendo. E poi ci sono gli altri.

Valentina Alazraki: Questo riguardo al C9. Parlando sempre della mancanza d’informazione o del fatto che non arriva tutto, in Argentina, per esempio, i media dicono che avevano informato circa monsignor Zanchetta, che voi qui in Vaticano sapevate. Lei lo ha portato qui, lo ha messo in un posto che ha creato praticamente dal nulla per lui. Questo la gente non lo capisce.

“Comunque quella giornalista messicana è stata brava, eh, e abile a farlo cantare! In modo rispettoso, come dev’essere, gli ha posto le domande senza cercarne la compiacenza. Ma lui ha capito? Ma loro hanno capito (visto che hanno pubblicato in anteprima)?” (John Smith).

Verissimo. Valentina Alazraki bravissima professionista è (la conosco dal 1985 e ho fatto tantissime Viaggi Apostolici con lei; sa fare suo mestiere come pochi e sa ottenere quello che vuole in modo signorile). Basta rileggere con grande devozione e in particolare con la speciale devozione alla lente l’intera intervista [QUI], per capire come veramente brava è, a far parlare l’intervistato (arrivato al “figlia mia” ho ricominciato a leggere, osservando con gusto la tecnica d’intervista). Quando lo stavo leggendo ho pensato esattamente come John Smith e mi è venuto in mente un proverbio siciliano, aceddu nta iagga ‘un canta p’amuri ma canta pi raggia (l’uccello in gabbia non canta per amore ma canta per rabbia).

Fenomeno da baraccone…

Dall’intervista al Cardinal Maradiaga pubblicata da Periodista digital, il 2 settembre 2018 (nostra traduzione italiana dallo spagnolo):

Il Cardinal Maradiaga: «Non so cosa, chi possa o chi possano esserci dietro Monsignor Viganò». «La lobby gay del Vaticano è qualcosa che esiste molto più nell’inchiostro dei giornali che nella realtà»
Il dossier Viganò accusa il Papa di aver nascosto i rapporti omosessuali del Cardinale McCarrick con i seminaristi e chiede anche le dimissioni di Francesco. Cosa ne pensi?
Maradiaga: “Fare di qualcosa di ordine privato una bomba da prima pagina che esplode nel mondo e le cui schegge danneggiano la fede di molte persone non mi sembra giusto. Penso che una questione di natura amministrativa vada ventilata con criteri più sereni e oggettivi, non con una carica negativa di espressioni molto amare. Penso che il Vescovo Viganò che conoscevo non sia la stessa persona che scrive e dice queste cose”.

Ovviamente ognuno è libero di vedere le cose come pensa (pur non rispettando la sacralità dei fatti) e di dire quello che vuole, assumendo le proprie responsabilità. Ma non credo che questo sia il modo corretto e appropriato per affrontare i crimini devastanti commessi da uomini di Chiesa (sacerdoti e vescovi, non escludendo laici) e i disastri che provocano l’ira di Dio – pensando al vertice mondiale in Vaticano nel febbraio del 2019 – di cui dovevano discutere con il Santo Padre e la Curia romana i Presidenti di tutte le Conferenze Episcopali del mondo, convocati da Papa Francesco per febbraio 2019.
… “algo de orden privado” (qualcosa di ordine privato)… Per lui il fatto che un cardinale si passi interi seminari e mandi a far carriera i tipi meglio disposti, fa parte dei comportamenti privati…
Il negazionismo e fare da struzzo non è né dignitoso, né utile. Se questo è uno dei principali consiglieri del Papa… Fa pensare che farebbe meglio a demissionarsi e che torni a suonare il sassofono.

“++ Maradiaga è stata evacuata da un aereo diretto a Roma a causa delle proteste politiche all’aeroporto dell’Honduras. Fonti dicono che è stato condotto fuori dal retro dell’aeroporto, dall’altra parte della pista, a causa del pericolo di linciaggio. Il suo sostegno alle cattive politiche del governo significa che è visto come un funzionario governativo pagato, dicono” (Edward Pentin @EdwardPentin – Twitter, 30 maggio 2019).

“Edward, questa è la stessa persona che ti ha accusato di essere un ‘assassino giornalistico’ per aver semplicemente fatto il tuo lavoro!” (Jim Martel @jsmartel – Twitter, 30 maggio 2019).

“Ahimè lo stesso” (Edward Pentin @EdwardPentin – Twitter, 30 maggio 2019).

“Francesco non è stato al fianco di questo truffatore?” (Catholic Deplorable @RigidPelagian – Twitter, 30 maggio 2019).

“Il suo braccio destro. Ovviamente gli sta accanto. Ma il sostegno del cardinale a un colpo di stato diversi anni fa e la sua posizione nei confronti dei poteri che sono in Honduras, a quanto pare non sono passati inosservati alle persone presenti” (dennis michael hand sabocik @HandSabocik – Twitter, 30 maggio 2019).

“Sic semper cardinalibus” (Angelo Bellettini @ Pannocchio13 – Twitter, 30 maggio 2019).

“Santo Cielo!” (Loretta Westin @MRSWestin – Twitter, 30 maggio 2019).

Sacri tradimenti. La vedova Alegría e le accuse al cardinale Maradiaga, protetto da Francesco
di Aldo Maria Valli
Duc in altum, 2 maggio 2021


Era il 10 aprile 2019 quando su Duc in altum presentavo la storia di Martha Alegría Reichmann, vedova di Alejandro Valladares, per ventidue anni ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede. Storia raccontata nel libro Traiciones sacradas, nel quale l’autrice non esitava a parlare del cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, uno dei porporati più vicini a Francesco, come di un uomo dalla doppia personalità, che si è assicurato l’impunità proprio grazie alla protezione del papa [Sacri tradimenti. La vedova Alegria e le accuse al cardinale Maradiaga].

Quale l’accusa mossa contro Maradiaga?

Tutto incomincia nel 2012, quando, racconta la signora, Maradiaga spinge lei e il marito a investire un bel gruzzolo, in pratica tutti i risparmi della coppia, in un fondo di investimento britannico gestito da un amico musulmano del cardinale. Brutta idea. Perché il gestore, dopo aver intascato, sparisce nel nulla. E il gruzzolo pure.

Così Alegría si rivolge al papa. Si incontrano in Vaticano, si parlano. Francesco assicura che si occuperà della cosa. Ma non succede niente: i soldi non ricompaiono e Maradiaga non è chiamato a rispondere. Commento della signora: “È una vergogna. Io e mio marito abbiamo accolto in casa nostra Maradiaga per quarant’anni, e lui ci ha ripagato così. Ci ha traditi, ci ha distrutto”.

La diocesi di Tegucigalpa è nell’occhio del ciclone anche per un’altra storia. Riguarda il vescovo ausiliare di Maradiaga, monsignor Juan Pineda, accusato di fatti gravi (abusi sessuali su seminaristi, cattiva condotta finanziaria) da alcuni testimoni che hanno parlato sotto giuramento al vescovo argentino Jorge Pedro Casaretto, mandato dal papa in Honduras come visitatore apostolico per indagare.

L’amicizia tra Maradiaga e Alejandro Valladares è stata profonda. La signora Alegría racconta che dopo il conclave del 2013 il cardinale andò a casa loro e si vantò di essere stato lui a convincere Bergoglio ad accettare l’elezione.

Maradiaga, che è stato accusato anche di aver ricevuto grosse somme (qualcosa come 35 mila euro al mese) dall’Università Cattolica della sua diocesi (ma lui nega e dice che il denaro veniva girato ai poveri) secondo la signora Alegría non ha più voluto sapere nulla di lei dopo la disgraziata vicenda dei risparmi spariti. Le ha consegnato una somma per iniziare un’azione legale contro il gestore sparito nel nulla, ma in cambio ha chiesto di non essere mai tirato in ballo.

Intervistata da Edward Pentin per il National Catholic Register [QUI], Alegría ha spiegato perché ha scelto Sacri tradimenti come titolo del libro: “Sono stata tradita da persone che hanno una sacra investitura: l’ex vescovo Juan Josè Pineda, il cardinale e papa Francesco. Tre persone di cui mi sono fidata ciecamente”.

Il libro, afferma l’autrice, è stato scritto per rivelare il “lato oscuro” di Maradiaga e come il Vaticano abbia manovrato per tenerlo fuori dallo scandalo. “Io sono solo una vedova a cui né Maradiaga né Francesco hanno dato importanza, perché non seguono il Vangelo come dovrebbero. Sembra che gli insegnamenti di Cristo siano andati fuori moda e regni il diavolo. Le ragioni di questa terribile situazione sono rivelate nel mio libro, ed è qualcosa di spaventoso. Maradiaga è molto potente perché ha il sostegno assoluto di qualcuno molto più potente, che è papa Francesco”.

Ora, con il titolo di Sacred Betrayals, il libro esce in inglese, pubblicato da Faithful Insight Books, marchio editoriale di LifeSiteNews, con la prefazione di monsignor Carlo Maria Viganò.

Sacred Betrayals racconta la lotta di Alegría Reichmann per avere giustizia per lei e la sua famiglia e per mettere in guardia la Chiesa cattolica sulla corruzione del cardinale più influente e potente di papa Francesco.
Philip Lawler, editore di Catholic World News, scrive: “Questo libro è dinamite! La convincente testimonianza di Martha Alegria Reichmann – una vedova tradita da un potente cardinale che un tempo aveva considerato un caro amico – ha il potere di abbattere il muro di silenzio che protegge il cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, e di smascherare la corruzione che arriva fino in cima al Vaticano” [QUI]. Oltre che di papa Francesco e del cardinale Maradiaga, Sacred Betrayals racconta il coinvolgimento di altri alti funzionari della curia, tra cui il cardinale Pietro Parolin e il cardinale Marc Ouellet, che sono sembrati impotenti nel procedere contro Maradiaga a causa della protezione concessa al cardinale honduregno da Francesco.

Nella prefazione, l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, scrive: “La testimonianza di Alegría riguardo al coinvolgimento della loro famiglia da parte del cardinale Maradiaga in uno schema finanziario fraudolento, così come la sua difesa e gli insabbiamenti del suo vescovo ausiliare, sono profondamente scioccanti. Più inquietante è la sua rivelazione di come Francesco continui a proteggere Maradiaga nonostante tutti i misfatti di cui il cardinale si è reso personalmente responsabile”.

Le accuse di Alegría Reichmann arrivano sulla scia dell’esplosione degli scandali finanziari e morali in Vaticano. Ma mentre qualche testa è caduta, il cardinale Maradiaga continua a essere difeso da papa Francesco.

“Il papa è determinato a sostenere e coprire Maradiaga sapendo della sua corruzione e di tutto ciò di cui è accusato, e che lui stesso ha verificato attraverso le indagini dell’amico Pedro Casaretto”, scrive Alegría Reichmann, che aggiunge di ritenere che “verranno smascherati sempre più scandali perché il tempo è come il mare, che riporta tutto a riva, dalle bottiglie ai cadaveri”.

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