Pedofilo passionista con Colosseo a vista. Il 9 novembre esce “Il libro di Timothy: il diavolo, mio fratello e io”

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Padre John Baptist Ormechea, C.P. sfugge alla giustizia nella Curia generalizia della Congregazione dei passionisti a Roma. Padre Joseph Moons, C.P., superiore della Provincia dei passionisti di Park Ridge, Chicago, ha detto che Ormechea è a Roma per un “piano di sicurezza”.

Sulla veste nera, simbolo del “lutto del cuore” di chi contempla il Crocifisso, i padri passionisti – membri religiosi della Congregazione della Passione di Gesù Cristo – portano un cuore bianco sormontato dalla croce, con la scritta JESU XPI PASSIO (Passione di Gesù Cristo). Questo simbolo ricorda a tutti il mandato di San Paolo della Croce: “Ci dedichiamo a fare memoria delle sofferenze di Gesù e a promuovere, nei cuori della gente, una vera devozione alla sua Passione” [QUI].

Secondo quanto affermato dal reporter investigativo Robert Herguth sul Chicago Sun Times del 26 marzo 2021 [QUI], il sacerdote pedofilo John Baptist Ormechea, C.P., detto Padre B.J., non è mai stato dimesso dallo stato clericale. Da sempre rimasto impunito, per i crimini commessi, si gode la grande bellezza della città eterna, all’interno della curia generalizia dei padri passionisti. Il “quartier generale” della Congregatio Passionis Iesu Christi, è un monastero di notevole rilevanza storico-artistica, immerso nel verde nel parco del Celio, con vista panoramica sul Colosseo. Ormechea è tuttora annoverato nell’ordine religioso dei passionisti. Da sempre protetto e tutelato dalle alte gerarchie della Congregazione, il prete predatore – superiormente trasferito a Roma nel 2003 – è accusato di violenze sessuali sui minori, perpetrate nel tempo, sin dagli anni ’60. I sistematici trasferimenti, disposti dai superiori passionisti hanno – di fatto – sottratto il prete predatore alla giustizia. Ormechea è segnalato come “Rome Case Study #5” tra i “Runaway Priests” (preti i in fuga) su Bishop Accountabilty [QUI], aggiungendo “Hiding in Plain Sight” (nascosto in bella vista). La gente ha bisogno di sapere che non c’è posto nel sacerdozio e nella vita religiosa per coloro che farebbero del male ai giovani. La notizia pare sia stata ignorata dai Vatican-Media.

Il convento dei passionisti a Roma dove Padre John Baptist Ormechea, C.P., risiede dal 2003, sede della Curia Generale dei passionisti, piazza dei Ss. Giovanni e Paolo 13, Roma. Il monastero di Roma [QUI e QUI].

Papa Francesco incoraggia i padri passionisti ad essere “ministri di guarigione spirituale e di riconciliazione”. Questo significa, spiega il Papa “essere presenti in quelle situazioni dove la gente percepisce l’assenza di Dio, e cercare di stare vicino a coloro che, in qualsiasi modo o forma, stanno soffrendo”. I passionisti fanno, infatti, un quarto voto, quella della propagazione della devozione alla Passione di Gesù, perché – ricorda il Papa – “è dalla Croce che scaturisce l’amore riconciliante di Dio [QUI].

A cavallo tra gli anni ’70-’80, Ormechea era assegnato alla parrocchia dell’Immacolata Concezione a Chicago. Negli anni duemila, diversi uomini si fecero avanti, muovendo pesanti accuse nei confronti del sacerdote. Gli uomini hanno affermato che da ragazzini, quando frequentavano l’Immacolata Concezione, erano stati abusati sessualmente da Ormechea. Le accuse sono state ritenute credibili dalle autorità ecclesiastiche, il che significava che Ormechea doveva essere allontanato dai bambini, ma così non è stato. Il Chicago Sun Times afferma che il padre passionista avrebbe subito un processo penale se non fosse sopraggiunto il termine della prescrizione, per la presentazione delle querele di parte.

L’Arcivescovo metropolita di Chicago, il Cardinale Blase Cupich ha affermato che l’opinione pubblica ha il diritto di conoscere l’identità dei preti predatori. Cupich ha un elenco del genere, che tiene aggiornato, e che viene pubblicato online. Nell’elenco sono presenti i nomi dei sacerdoti e dei chierici diocesani giudicati violenti, che hanno operato sotto l’autorità dell’Arcidiocesi di Chicago.

I passionisti non hanno prestato la dovuta collaborazione, per la completa compilazione dell’elenco. Nell’elenco dei preti violenti – gestito direttamente dall’Arcidiocesi di Chicago – il nome di Padre John Baptist Ormechea, C.P. non è presente.

Il Chicago Sun Times afferma che si potrebbero confermare le accuse contro Ormechea, se i passionisti avessero un elenco pubblico dei propri religiosi considerati violenti, ma così non è. Molti ordini cattolici presenti nell’Arcidiocesi di Chicago hanno presentato questo tipo di elenchi, che sono di dominio pubblico.

Il Cardinal Cupich ha personalmente incoraggiato a redigere gli elenchi e per anni ha chiesto agli ordini religiosi cattolici, che operano nelle contee di Cook e Lake, di presentare con trasparenza le accuse di abusi, e i relativi nomi dei sacerdoti accusati, appartenenti agli ordini religiosi. Negli elenchi dei “preti predatori” sono indicate: le identità dei religiosi autori di abusi, gli incarichi ricoperti, i trasferimenti avvenuti nel tempo. Questi dati sono importanti al fine di colmare le lacune lasciate in alcuni elenchi incompleti, come per il caso di Ormechea. La Congregazione dei passionisti – afferma il Chicago Sun Times – non ha mai prestato collaborazione. Nonostante il Cardinal Cupich ha chiesto agli ordini religiosi di rendere pubbliche tutte le informazioni sui sacerdoti considerati violenti, nell’Arcidiocesi di Chicago i casi che riguardano i sacerdoti violenti della Congregazione dei passionisti restano secretati.

Padre John Baptist Ormechea, C.P. a cavallo degli anni ’70-’80 ha violentato sessualmente almeno quattro bambini nella parrocchia di NW Side, Chicago. La Congregazione dei passionisti non ha mai divulgato ufficialmente tali informazioni. Nel recente passato, nonostante le sollecitazioni del Cardinal Cupich, la Congregazione dei passionisti ha ignorato le disposizioni impartite. Nel 2003 i superiori dei passionisti, hanno trasferito Ormechea, all’epoca 65enne, a Roma, rimuovendolo dall’incarico ricoperto nella parrocchia di St. Agnes a Louisville. La procura della Contea di Cook ha disposto – contestualmente al trasferimento – opportune indagini per accertare i crimini commessi. La notizia è stata ufficializzata dal procuratore dello Stato della contea di Cook. I pubblici ministeri hanno confermato gli esiti delle indagini, dichiarando che Ormechea ha abusato di quattro minori tra il 1978 e il 1981, quando era all’Immacolata Concezione [QUI].

Una delle presunte vittime, oggi un agente di cambio di 36 anni, ha detto alle autorità che Ormechea sarebbe andato a cena a casa della sua famiglia e più tardi, sarebbe entrato nella sua stanza con il pretesto di augurargli la buonanotte. La sopraggiunta prescrizione ha impedito alle autorità della Contea di Cook di perseguire penalmente Ormechea. Barbara Blaine del Survivors Network of Those Abused by Priests ha detto che i querelanti e i loro avvocati hanno presentato istanza ai pubblici ministeri, riguardo la possibilità di intentare ugualmente una causa penale, poiché la vittima di abusi – chiamata in codice “John Doe 75” – all’epoca dei fatti era minorenne, sottolineando che contestualmente alle denunce Ormechea ha lasciato lo Stato, con la compiacenza dei superiori.

Jeffrey Anderson, un noto avvocato di St. Paul, ha detto che gli ordini religiosi possono facilmente trasferire i sacerdoti accusati, in altri Stati o Paesi. “Gli ordini religiosi hanno avuto un comportamento pessimo come quello delle diocesi, nella gestione delle accuse di abusi. Operano nella medesima cultura clericale, utilizzando gli stessi strumenti di occultamento”, ha dichiarato Anderson. Nel The Anderson Report. Child Sexual Abuse in the Archdiocese and Dioceses in Illinois, Ormechea è indicato a pagina 166 [QUI].

L’Arcidiocesi di Louisville ha iscritto il nome di Ormechea nella lista dei preti predatori [QUI] ed è specificato che rimane un sacerdote appartenente alla Congregazione dei passionisti [QUI].

Secondo quanto dichiarato da funzionari ecclesiastici, nel 2016 è stata mossa una nuova accusa di violenza sessuale contro Ormechea. Il crimine risale agli anni ’60-’70, periodo di permanenza del predatore nella Diocesi del Kentucky.

Timothy Nockels. La chiesa di Norwood Park e l’ex monastero passionista sono sullo sfondo.

Timothy Nockels afferma di essere stato molestato da Ormechea, quando il prete era all’Immacolata Concezione. Nockels considera come una ulteriore violenza nei suoi confronti, il fatto che Ormechea non abbia mai affrontato un procedimento disciplinare formale da parte della Chiesa Cattolica Romana. La responsabilità oggettiva della Chiesa viene confermata dalle dichiarazioni rese da alcuni funzionari ecclesiastici, che riconoscono Ormechea come molestatore seriale di bambini. Per la Curia generalizia dei passionisti a Roma, Ormechea è tuttora un sacerdote appartenente alla congregazione. “Ci si riferisce a lui con devozione con il termine di Padre – afferma Nockels -. Penso che sia un pedofilo mostruoso, che è ancora nell’ordine. Quando ho saputo che era a Roma e che mette ancora la parola ‘Padre’ davanti al suo nome, mi sono arrabbiato”. Ormechea, 83 anni, non ha risposto a chiamate e a comunicazioni scritte, che richiedevano un suo commento in merito. L’uomo che ha risposto al telefono della Curia generalizia di Roma ha detto: “Non è disponibile” e ha riattaccato.

Padre Michael Higgins, C.P., superiore americano di Ormechea, ha detto che i parrocchiani a metà degli anni ’80 hanno espresso preoccupazione per il fatto che il sacerdote fosse troppo vicino ai bambini, ma non lo hanno specificamente accusato di abusi. Ha detto che le prime denunce sono arrivate nel 1993, prima che fosse in carica, ma sono state ritirate nel giro di poche settimane. Higgins ha detto che le accuse dei quattro uomini erano credibili e ha trasferito Ormechea a Roma, con l’approvazione dei superiori della Curia generalizia, perché la congregazione non aveva strutture statunitensi lontane dai bambini. “Lo voglio in un posto in cui è molto chiaro che stiamo prendendo tutte le precauzioni necessarie”, ha detto.

Padre Joseph Moons, C.P., superiore della Provincia dei passionisti di Park Ridge, Chicago, ha detto che Ormechea è a Roma per un “piano di sicurezza”. Per Moons ciò significa che il sacerdote deve rispettare le restrizioni se vuole far parte della congregazione. Secondo Moons, Ormechea non è autorizzata a prendere parte a nessun ministero pubblico ed è soggetto a monitoraggio. Moons ha dichiarato che il sacerdote è stato trasferito a Roma, perché le altre residenze della provincia “avevano programmi per i giovani o erano all’interno di una parrocchia” e che “Ormechea non è libero di muoversi e il suo nome è già pubblico”.

Ormechea ha lasciato l’Immacolata Concezione nel 1988. Nel 2002 lavorava in una parrocchia a Louisville, Kentucky. Quell’anno, “quattro uomini dissero agli investigatori di Chicago”, che il prete “li aveva baciati e accarezzati quando erano adolescenti tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80” nella parrocchia di Norwood Park. Secondo Moons, “I pubblici ministeri di Chicago hanno stabilito che era scaduto un termine legale per incriminare Ormechea per il presunto abuso di quattro minori”. “I passionisti hanno ritenuto credibili le accuse dei quattro uomini e abbiamo risolto le loro cause civili” – ha confermato Moons – “Un’ulteriore accusa è stata ricevuta nel 2016 ed è risalente al 1963-1966. Non sono state riportate altre accuse”.

L’Arcidiocesi di Chicago è stata citata in giudizio per il caso Ormechea, ma ha risolto le cause con un accordo tra le parti. L’accordo prevedeva per le vittime un risarcimento economico. L’importo non è stato divulgato. Nel caso di citazione in giudizio, l’Arcidiocesi di Chicago e la Congregazione dei passionisti sono stati accusati di essere stati a conoscenza dei crimini commessi da Ormechea e di non essere intervenuti adeguatamente. Le accuse riguardavano soprattutto gli occultamenti e le omissioni sul caso. Atteggiamenti per i quali la comunità parrocchiale si è sentita particolarmente ferita.

In merito a questi fatti, Moons non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Moons, inoltre, non ha voluto rispondere alle domande sulle identità secretate dei membri della Congregazione dei passionisti che nell’Arcidiocesi di Chicago sono ritenuti responsabili di abusi sessuali. Moons ha detto che la sua congregazione prende sul serio le denunce di abuso sessuale e ha osservato che “non ci sono azioni legali pendenti contro alcun passionista di questa provincia”. Moons ha aggiunto che “nessun passionista, con un’accusa accertata di abuso, è nel ministero pubblico. Inoltre, nessun passionista, con un’accusa accertata di abuso, vive in una comunità al servizio dei minori”. Moons sostiene che, sebbene non abbia dato ascolto alla richiesta di Cupich sulla trasparenza riguardo ai loro chierici predatori, la provincia sta “considerando di rilasciare un elenco di nomi di passionisti che hanno subito accuse di abusi sessuali su minori”.

Nockels ha detto che Ormechea ha abusato di lui – per diversi anni – mentre viveva a Edison Park dove frequentava la parrocchia dell’Immacolata Concezione e il liceo. Ormechea era considerato un amico di famiglia. Nockels afferma che era spesso a casa a cena e ha officiato un matrimonio di famiglia. Nockels dice di essere caduto in un comportamento autodistruttivo, a causa delle violenze subite. I suoi ricordi dolorosi sono riemersi quando ha appreso dell’inchiesta condotta sul “caso Spotlight”. Nockels afferma: “Non ha fatto nulla finché non ho iniziato a leggere di quei ragazzi a Boston”. Nel 2002, il Boston Globe ha pubblicato una serie di inchieste sugli abusi e insabbiamenti, da parte della Chiesa Cattolica Romana negli USA, con la connivenza delle forze dell’ordine. Il “caso Spotlight” ha fortemente scosso la Chiesa Cattolica Romana negli USA. In seguito si è scatenata una protesta, che ha visto il Cardinale Bernard Law, Arcivescovo metropolita di Boston, trasferito a Roma. Nockels, in un primo momento, ha citato in giudizio, sia la Congregazione dei passionisti che l’Arcidiocesi di Chicago. Poi le parti hanno raggiunto un accordo. “Ha rubato la mia infanzia sotto il naso della mia famiglia”, afferma Nockels. “Qualsiasi somma di denaro mi venisse data, la pagherei 10 volte tanto, per poter vivere un’infanzia normale”.

La sorella di Timothy Nockels – Joan Nockels Wilson – si è recata a Roma quasi dieci anni fa, per affrontare il prete predatore. Ormechea aveva presieduto il matrimonio di Joan e del suo primo marito. La donna ha dichiarato di essersi consumata nel dolore, per il “tradimento” subito dal sacerdote. Joan ha avuto difficoltà a conciliare la sua fede con quello che è successo a suo fratello. Joan Nockels Wilson, ex procuratore e avvocato in Alaska, dice che Ormechea ha accettato di parlare con lei e le ha detto: “Mi dispiace per quello che ho fatto a te e alla tua famiglia. Ho rovesciato il latte e non posso rimetterlo nella bottiglia”. Joan ha scritto un libro sul calvario vissuto della sua famiglia, The Book of Timothy: The Devil, My Brother, and Me, in uscita il 9 novembre 2021 [QUI].

Il libro – ambientato a Roma, Chicago e Anchorage – racconta il crimine compiuto dal prete pedofilo seriale che ha abusato di suo fratello. È un viaggio tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, che narra il doloroso percorso di vita di una donna, che vince il dolore del tradimento e raggiunge la verità, dopo una ricerca lunga 30 anni. L’appassionato racconto di Joan Nockels Wilson rappresenta il coraggio di trovarsi a tu per tu con un predatore seriale. È un viaggio alla ricerca della fede, che sembra ormai perduta, e di una giustizia, che è stata abilmente raggirata.

Riepilogo degli incarichi del Rev. John Baptist Ormechea – Studio legale Noaker [QUI]

Ordine Religioso: Passionista
Diocesi USA: Arcidiocesi di Chicago, Arcidiocesi di St. Louis, Arcidiocesi di Louisville, Arcidiocesi di Los Angeles, Arcidiocesi di Galveston-Houston, Diocesi di Birmingham
1965: Ordinato sacerdote
1968-1969: Seminario Madre del Buon Consiglio – Direttore spirituale; Warrenton, MO – USA
1969-1974: St. Agnes; Louisville, KY – USA
1974-1977: Monastero Passionista e Casa per Ritiri; Sierra Madre, CA – USA
1977-1979: St. Mary’s – Pastor; Fairfield, AL – USA
1979-1988: Immacolata Concezione – Pastore; Chicago, IL – USA
1988-1990: Casa per Ritiri Passionisti (Nostra Signora); St. Louis, MO – USA
1990-1992: Holy Name Retreat Center – Direttore dei ritiri; Houston, Texas – USA
1992-2003: Ritiro del Sacro Cuore; Louisville, KY – USA
1994-2003: Sant’Agnese – Parroco; Louisville, KY – USA
2003- ?: Sede mondiale dei Passionisti; Roma, Italia

Video sul caso di Padre John Baptist Ormechea, C.P., detto Padre B.J  -Studio legale Jeff Anderson & Associates – 14 aprile 2020.

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