Australian Gate. Follow the money. La Chiesa Cattolica Romana in Australia conta almeno 60.000 casi di violenze sessuali. Persi 1,4 miliardi di euro

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Non più il silenzio! Sono almeno 60.000 le vittime di abusi sessuali commessi da religiosi e laici appartenenti alla Chiesa Cattolica Romana in Australia. La Royal Commission ha affermato che non è stato possibile accertare il numero reale delle vittime [QUI]. Siamo convinti – come affermato il 1° luglio 2020 da Vatican News – che tutelare i minori dagli abusi è compito di tutto il Popolo di Dio [QUI]. Proprio per questo motivo continueremo nella nostra inchiesta Australian Gate, poiché è possibile, che – per “risarcire” le vittime degli abusi sessuali – è stata movimentata – in modalità opaca – una montagna di denaro. Viste le cifre enormi, potrebbe essere ricondotta alla copertura del crimine degli abusi sui minori, che ha numeri enormi. Numeri capaci di giustificare risarcimenti miliardari.

Dove sono finiti 2.2 miliardi di dollari Aus (1,4 miliardi di euro)? La Senatrice australiana Concetta Ferravanti-Wells chiede all’Australian Transaction Reports and Analysis Centre-AUSTRAC (the Australian Government agency responsible for detecting, deterring and disrupting criminal abuse of the financial system to protect the community from serious and organised crime) che la verifica dei flussi finanziari – da e per l’Australia – sia estesa anche a -“qualsiasi entità o individuo che possono essere associati allo Stato della Città Vaticano”. Ferravanti-Wells si è fatta promotrice di una inchiesta parlamentare volta alla trasparenza finanziaria. L’inchiesta da lei promossa è protesa in particolare all’individuazione e alla corretta attribuzione di flussi finanziari sospetti, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano verso il Commonwealth dell’Australia in un particolare periodo di sei anni, dal 2014 al 2020. Dopo una verifica effettuata unitamente all’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria-ASIF (l’ente della Santa Sede che svolge la funzione di vigilanza e regolamentazione ai fini prudenziali e ai fini della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché la funzione di informazione finanziaria), l’Australian Federal Police-AFP (Polizia Federale Australiana) ha emesso un comunicato nel quale viene affermato che non è stato commesso “alcun crimine” in merito a flussi finanziari tra lo Stato Città del Vaticano e l’Australia, di 9,5 milioni di dollari Aus (6 milioni di Euro). La domanda che resta tuttora senza risposta è sempre la stessa, l’enorme discrepanza di 2.2 miliardi di dollari Aus (1,4 miliardi di euro) – erroneamente attribuita da Austrac allo Stato della Città del Vaticano – dove è finita?

“Se l’AFP riceve ulteriori informazioni da partner australiani o internazionali, sarà riesaminato di conseguenza” [Australian Gate. Comunicazione della Polizia Federale Australiana circa bonifici dal Vaticano in Australia: commesso alcun crimine. Si sfalda il castello delle calunnie contro Becciu].

Nel maggio 2020, la Royal Commission ha affermato che il sacerdote della Diocesi di Ballarat della Chiesa Cattolica Romana, George Pell (Ballarat, 8 giugno 1941) – creato e pubblicato cardinale di Santa Romana Chiesa nel Concistoro del 21 ottobre 2003 – era a conoscenza di abusi sessuali nella medesima diocesi già dal 1973 [QUI e QUI]. Il Vescovo di Ballarat, Mons. Paul Bird, CSsR, ha dichiarato: ”Con profonda tristezza riconosciamo che persone in posizioni di fiducia nella nostra diocesi cattolica di Ballarat hanno contribuito a questa tragedia nazionale, sia con l’abuso dei bambini che con l’incapacità di proteggere i bambini dagli abusi”; “L’abuso sessuale di qualsiasi bambino è intollerabile in una società civile”; “Dobbiamo decidere ciascuno di fare il possibile per proteggerli” [QUI e QUI].

I Christian Brothers hanno speso dal 2013 al 2019 più di 300 milioni di dollari Aus (192,3 milioni di euro) per risarcimenti alle vittime di abusi sessuali

Un portavoce di Christian Brothers ha detto che “i pagamenti ammontano a decine di milioni di dollari all’anno e questo rappresenta l’effetto pratico del costante impegno della Congregazione per affrontare i danni subiti a causa degli abusi sessuali sui minori” [QUI].

Il 13 luglio 2019 The Sydney Morning Herald ha affermato che la Congregazione dei Christian Brothers era già sotto un’enorme pressione finanziaria dopo aver pagato 213 milioni di dollari Aus (136.5 milioni di euro) di risarcimento per abusi sessuali [QUI]. Attualmente, la Congregazione dei Christian Brothers prevede di spendere altri 177 milioni di dollari Aus (113 milioni di euro) poiché le vittime continuano a promuovere azioni legali o a chiedere un risarcimento nell’ambito del National Redress Scheme, a cui la Chiesa Cattolica Romana in Australia a aderito [Australian Gate. Entrata in vigore del “Protocollo di Risposta Nazionale” della Chiesa Cattolica Romana in Australia per gli abusi sessuali su minori]. Prima dell’adesione era già stato versato a titolo di risarcimento in 35 anni (tra il 1980 e il 2015) la somma di 276 milioni di dollari AUS (176,9 milioni di euro) a 3.066 vittime di abusi per una media di 91.000 dollari AUS a vittima, pari a 7,88 milioni di dollari AUS annui (5,05 milioni di euro all’anno) [QUI].

La Congregazione dei Christian Brothers rischia di sparire

Alcuni dei membri della Congregazione dei Christian Brothers affermano sin dal 2017, che pure il marchio della Congregazione dei Cristian Brothers scomparirà nei prossimi decenni (perché chiuderanno le scuole e enti della Congregazione), come l’ordine religioso stesso a causa dell’invecchiamento dei suoi membri (il fratello più giovane ha più di 50 anni e la congregazione non cerca più candidati per il suo noviziato). Ogni anno vengono pagati costantemente milioni di euro in risarcimenti alle vittime di abusi sessuali [QUI].

Padre Kevin Maloney, il Vicario generale della Diocesi di Ballarat, ha incoraggiato altre vittime a farsi avanti. “L’intera faccenda è stata orribile”, ha detto. “Molte persone sono state ferite a causa di quello che è successo a St Alipius Boys’ School di Ballarat”.

In tema di risarcimenti alle vittime, la svolta australiana avviene nel 2018, quando è stata revocata la “difesa di Ellis” [QUI], che un tempo impediva alle vittime del crimine degli abusi sessuali di citare in giudizio la Chiesa Cattolica Romana in Australia e limitava fortemente le richieste di risarcimento danni in sede civile. John Ellis, ha detto a ABC News di essersi sentito “ascoltato per la prima volta”. “La selezione dei commissari è stata decisa in base al modo con cui gli stessi hanno trattato le vittime nelle sessioni private, ciò che i commissari hanno dimostrato alle vittime non ha prezzo, poiché hanno trattato con delicatezza e dignità le persone abusate”. La cosiddetta “difesa di Ellis”, impediva alle vittime di abusi di citare in giudizio organizzazioni prive di personalità giuridica, comprese Chiese e altre istituzioni. La Royal Commission ha raccomandato al governo australiano, che la “difesa di Ellis” fosse abolita, poiché era un ostacolo legale per i diritti delle vittime di abusi in cerca di giustizia.

Secondo dati governativi riportati da The Age, nel 2019 sono stati effettuati 2.504 pagamenti da parte della Chiesa Cattolica in Australia per il risarcimento delle vittime di abusi sessuali, con una media di 81.876 dollari AUS (52.602 euro) a vittima, per un totale annuo di 205 milioni di dollari AUS (131,7 milioni di euro). Se consideriamo la cifra annuale di 205 milioni di dollari AUS (131,7 milioni di euro) moltiplicata per il periodo di sei anni (2014/2020), sul quale cercano di fare piena luce le indagini condotte dal governo australiano, basandosi su dati governativi relativi al 2019 possiamo ipotizzare, per tale periodo, una somma di risarcimenti pari a 1,2 miliardi di dollari AUS (771 milioni di euro) per 15.000 vittime pari al pagamento medio di 80.000 dollari AUS (56.500 euro) a vittima.

Nastri legati alla recinzione del presbiterio, della chiesa e della Old Boys School di St Alipius a Ballarat rendono omaggio alle vittime e ai sopravvissuti di abusi sessuali su minori (Foto di Simon O’Dwyer/The Age).

Nel 2019, un’altra delle vittime del molestatore seriale – il pedofilo Gerald Ridsdale – ha ricevuto un risarcimento di 1 milione di dollari AUS (643.000 euro), dopo che alla corte sono state presentate prove della Royal Commission che dimostrano che la Chiesa Cattolica Romana in Australia era a conoscenza che Ridsdale abusava di bambini e lo aveva comunque coperto, e spostato di parrocchia in parrocchia, quando veniva presentata una denuncia. È stato accertato che Ridsdale ha abusato sessualmente di centinaia di bambini. Per tali crimini Ridsdale è stato condannato ad una pena detentiva di 29 anni.

Pochi giorni fa, un uomo 58enne, originario dello Stato del Victoria, che ha subito abusi sessuali da Ridsdale, il prete pedofilo più prolifico d’Australia, ha raggiunto un accordo per un risarcimento di 1,5 milioni di dollari Aus (1 milione di euro) con la Chiesa Cattolica Romana in Australia. Mentre era uno studente alla St Alipius Boys’ School di Ballarat negli anni ’70, l’uomo ha subito abusi da Gerald Ridsdale e dagli insegnanti dei Christian Brothers, Gerald Leo Fitzgerald e Stephen Farrell. Durante le lezioni in terza elementare, Fitzgerald sedeva in fondo alla classe e a turno sceglieva un ragazzo e lo faceva sedere sulle sue ginocchia. La vittima 58enne BAQ ha detto di essere stato scelto fino a 20 volte quell’anno, e l’insegnante lo ha baciato e gli ha accarezzato i genitali.

Il 21 gennaio 2021, Peter, vittima del pedofilo seriale Bertram Richard Adderley, ha ricevuto un risarcimento record di 2,45 milioni di dollari AUS (1,58 milioni di euro), il più alto risarcimento della storia della Chiesa Cattolica Romana in Australia.

AUSTRALIAN CATHOLIC SAFEGUARDING LTD – NEW NATIONAL BODY FOR SAFEGUARDING IN THE CATHOLIC CHURCH IN AUSTRALIA
Australian Catholic Safeguarding Ltd (ACSL) is a company limited by guarantee and brings together safeguarding functions at a national level for the Church in Australia – the former bodies now part of ACSL are the Australian Catholic Centre for Professional Standards and Catholic Professional Standards Ltd [CPSL).
If any person is in immediate danger, contact Police on “000”. If you need to report a concern about a matter pertaining to a Catholic entity, whether it be a diocese or religious institute or other Catholic body, you can contact the entity directly. If you suspect a child or adult is at risk of harm, call the relevant statutory authority in your state or territory to discuss your concerns [QUI] https://www.cpsltd.org.au/.

[AUSTRALIAN CATHOLIC SAFEGUARDING LTD – NUOVO ORGANISMO NAZIONALE PER LA SALVAGUARDIA NELLA CHIESA CATTOLICA IN AUSTRALIA
Australian Catholic Safeguarding Ltd (ACSL) è una società a responsabilità limitata e riunisce funzioni di salvaguardia a livello nazionale per la Chiesa in Australia – gli ex organismi ora parte di ACSL sono l’Australian Catholic Centre for Professional Standards (ACCPS) e Catholic Professional Standards Ltd (CPSL).

Se una persona è in immediato pericoilo, contatta la polizia al numero “000”. Se hai bisogno di segnalare una preoccupazione su una questione che riguarda un’entità cattolica, che si tratti di una diocesi o di un istituto religioso o di un altro ente cattolico, puoi contattare direttamente l’entità. Se sospetti che un bambino o un adulto sia a rischio di pericolo, chiama l’autorità legale competente nel tuo stato o territorio per discutere le tue preoccupazioni]

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