Numeri ufficiali Covid-19 dell’11 aprile 2021. Secondo “La Verità” Domenico Arcuri sarebbe indagato per peculato in riferimento alle forniture di mascherine cinesi

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Pechino per la prima volta parla della scarsa efficacia dei suoi vaccini anti-Covid-19: “Non hanno un tasso di protezione molto alto”, ha detto Gao Fu, Capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina continentale, parlando in conferenza stampa ieri da Chengdu. Come riporta Associated Press, Gao ha annunciato che le autorità cinesi stanno valutando di mixare i diversi vaccini per potenziarli e ha esortato a prendere in considerazione i vantaggi dei sieri occidentali a mRNA, che la Cina non produce. Finora nella Repubblica Popolare Cinese non è stato autorizzato l’uso di nessun vaccino straniero. Pechino ha distribuito centinaia di milioni di dosi in altri Paesi.
Quindi, tutto nella norma per un prodotto Made in Cina comunista. Prezzo buono, qualità scarsa. ‘O sparagno nun è maje guadagno. ‘U sparagn nunn’ è mai guadagn.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi domenica 11 aprile 2021

Ricoverati con sintomi: 27.251 (-403) (-1,46%) [Superata soglia di allarme del 40%, al 41%]
In terapia intensiva: 3.585 (-3) (-0,08%) [con 175 nuovi ingressi del giorno] [*] [Superata la soglia di allarme del 30%, al 39%]
Deceduti: 114.254 (+331) (+0,29%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato all’11 aprile 2021 ore 16:05): 3.908.326 (6,55%) di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati all’11 aprile 2021 ore 17:45 – Fonte Agenas.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 275 (+1).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Oggi un rapido sguardo all’evoluzione dell’epidemia in Italia utilizzando un arco di tempo più lungo rispetto alla settimana epidemiologica: i dati che vedremo di seguito (fonte Iss) riflettono un periodo mobile di 30 giorni chiuso il 10 aprile 2021.
I nuovi casi registrati sono stati 522.445 con 9.854 decessi (letalità nel periodo 1,86%).
Continuano a ridursi, per evidente effetto delle vaccinazioni, i casi tra gli operatori sanitari che sono ormai scesi sotto la soglia dell’1% rispetto al totale: in tutto 4.348 (0,8%).
L’età mediana dei positivi resta stabile a 46 anni, con una ripartizione quasi perfetta tra uomini (49,9%) e donne (50,1%).
Il maggior numero di infezioni (226.731, pari al 43,4%) è stato registrato nella fascia di età compresa tra 19 e 50 anni; seguono i soggetti tra 51 e 70 anni (28%); quelli tra 0 e 18 anni (13,5%) e gli over 70 (13,1%).
Le infezioni asintomatiche rappresentano oltre il 50% del totale solo fino ai 29 anni di età, mentre in tutte le altre categorie si nota un aumento sensibile rispetto al passato delle forme sintomatiche: che esprimono il valore più alto (55%) tra i 70 e 79 anni.
Ricordiamo che l’incremento delle forme sintomatiche è recente e direttamente correlato alla progressiva diffusione della variante inglese.
Con il ceppo originario, o per meglio dire con la variante DG614 che ha sostituito il ceppo di Wuhan e ha circolato in Italia fino allo scorso dicembre, tutte le fasce di età mostravano un numero di casi asintomatici superiore al 50%. Anche le fasce di età al di sotto dei 29 anni, pur restando ancora oltre questa soglia, hanno visto negli ultimi due mesi un aumento delle infezioni con manifestazioni cliniche della Covid-19 (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

Se neghi persino la possibilità di manifestare il proprio dissenso, cresce la rabbia.
“Non autorizzare la manifestazione di domani è un fatto grave. Siamo stati sequestrati in casa, siamo stati spogliati della libertà di movimento e di diritti fondamentali, tra cui quello al lavoro, ora ci tolgono pure il diritto di manifestare, elemento essenziale della democrazia.
Qualcuno dovrà spiegarci perché un tizio come Speranza, a cui io non avrei affidato neppure il pesce rosso, goda di tanta stima e fiducia e considerazione. Nonostante errori, ritardi, inadempienze, fallimenti, sconfitte, inefficienze. L’uomo del 2%.
I musulmani possono ammassarsi a grappoli, in centinaia, dentro moschee abusive, ma gli italiani non possono manifestare in piazza contro il divieto di lavorare imposto a tempo indeterminato da un esecutivo indifferente a cui ricordo che SOVRANO è il POPOLO.
Fino a quando potrete impedire ai cittadini di lavorare? Fino a quando potrete privarli del diritto di movimento? Fino a quando potrete soffocare il dissenso? Fino a quando potrete accusare onesti cittadini di essere fascisti perché chiedono disperatamente ascolto?” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 11 aprile 2021).

“TIL that it’s okay for 100 people to go maskless inside a church with the Holy Father, but I am still required by law to wear one while standing alone in front of Saint Peter’s Square” [Oggi ho appreso che 100 persone possono andare senza maschera all’interno di una chiesa con il Santo Padre, ma sono ancora obbligato per legge a indossarne una stando in piedi da solo di fronte a Piazza San Pietro] (The Catholic Traveler @MountainButorac – Twitter, 11 aprile 2021).

Messa nella Pontificia parrocchia di Sant’Anna nella Città del Vaticano

… alle 08.30. Il celebrante senza mascherina tossisce… varie volte.
Alla Comunione non si disinfetta le mani e naturalmente non si mette la mascherina. Non va a distribuirla tra la gente ma ci fa fare la fila…
All’uscita per strada vedo che la mascherina la indossa… magari per paura delle multe? Certo non per attenzione alla salute degli altri perché quando gli chiedo perché non porta la mascherina per la Comunione si stranisce, dice che in Vaticano non è obbligatorio…. e se ne va stizzito… Io gli urlo dietro che facendo così da scandalo… mentre tutti ci impegniamo per salvare la salute di tutti…! Ecco, ci vuole Misericordia sì ma anche disciplina… (Angela Ambrogetti – Facebook, 11 aprile 2021).

“Domenico Arcuri indagato per peculato. Mia la denunzia” (Carlo Taormina @carlo_taormina – Twitter, 11 aprile 2011).

Foto Luca Zennaro/ANSA.

Inchiesta mascherine, Arcuri indagato per peculato. Lo anticipa il quotidiano La Verità
Per l’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid l’accusa sarebbe contenuta nel fascicolo sulle forniture di dispositivi di protezione individuale cinesi

(ANSA) – ROMA, 11 APR – L’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri – secondo quanto anticipato dal quotidiano La Verità – sarebbe stato iscritto sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma per peculato.
L’accusa sarebbe contenuta nel fascicolo sulle forniture di mascherine cinesi. Il 24 febbraio scorso, per l’arrivo in Italia di una parte di queste mascherine senza certificazione, c’erano stati un arresto e quattro misure interdittive [QUI e QUI].
Arcuri comunica di non avere notizia di quanto riportato questa mattina dal quotidiano La Verità, relativamente all’indagine sulla fornitura di mascherine.Arcuri, nonché la struttura già preposta alla gestione dell’emergenza, rendono noto che “continueranno, come da inizio indagine, a collaborare con le autorità inquirenti nonché a fornire loro ogni informazione utile allo svolgimento delle indagini” (ANSA).

Domenico Arcuri è indagato: i pm romani gli contestano il peculato

Tecnicamente il reato prevede l’appropriazione indebita o la distrazione, commessa da un pubblico ufficiale per sé o per altri, di denaro o altro bene. Ovviamente, un’iscrizione sul registro degli indagati non è una sentenza di condanna, ma solo una procedura che segnala l’avvio di un’inchiesta. Dunque, l’ex commissario all’emergenza avrà modo di spiegare i fatti che gli vengono addebitati e, qualora si arrivasse a un processo, di difendersi. Tuttavia, al di là dalla questione squisitamente giuridica, cioè dell’iter che prenderà l’indagine della procura, una cosa è certa ed è che l’amministratore delegato di Invitalia nominato da Giuseppe Conte per affrontare l’epidemia di coronavirus già da tempo avrebbe dovuto chiarire (Maurizio Belpietro – Facebook, 11 aprile 2021).

Inchiesta mascherine, Arcuri: non so nulla su notizie Verità
L’Amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, ex Commissario straordinario per l’emergenza Covid, comunica di non avere notizia di quanto riportato questa mattina dal quotidiano La Verità, relativamente all’indagine sulla fornitura di mascherine. Arcuri, nonché la struttura già preposta alla gestione dell’emergenza, rendono noto che “continueranno, come da inizio indagine, a collaborare con le autorità inquirenti nonché a fornire loro ogni informazione utile allo svolgimento delle indagini” (Fonte SkyTG24).

Inchiesta della Procura di Roma sulle commissioni per 72 milioni di euro per l’acquisto di mascherine dalla Cina. Anche Chaouqui tra i quattro indagati – 4 dicembre 2020

La GdF di Roma avrebbe trovato timbri e documenti del Vaticano e della Santa Sede in casa della pierre-lobbista Chaouqui. Il resoconto di TgCom24… Gutta cavat lapidem non vi sed saepe cadendo – 7 dicembre 2020

“Il piano del Cts per riaprire i bar prevede il divieto di usare i contanti. Ovvio, si sa che i contanti al supermercato, nei negozi, in macelleria, dal fruttivendolo, in edicola, non sono veicolo di infezione. Al bar e al ristorante, invece, i contanti si riempiono di coronavirus.
I contanti sono contagiosi e vanno aboliti. Accogliere ogni dì centinaia di clandestini spesso portatori di varianti, mentre gli italiani sono obbligati a stare chiusi, invece, non comporta alcun tipo di rischio per la salute pubblica” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 11 aprile 2021).

“Sono nervoso al pensiero di qualsiasi aggregazione di più di due persone, mi turba persino veder passare le automobili per strada”, scrive Speranza nel suo libro. Ma per queste patologie basta andare in psichiatria, non è necessario romperci le palle e annientare il Paese” (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 10 aprile 2021).

“Se dopo un anno ancora pensate che sia un’emergenza e non un chiaro metodo di governo, allora siete in lockdown cognitivo” (Diego Fusaro @DiegoFusaro – Twitter, 10 aprile 2021).

Lollobrigida a Sky TG24: Italia in ritardo su tutto

“La mancanza di vaccini, la lentezza nella somministrazione delle dosi ad over 80 e categorie fragili e il tardivo coinvolgimento dei farmacisti, dimostra che l’Italia arriva in ritardo su tutto. La responsabilità di questo è del ministro Speranza che è stato incapace di occuparsi in maniera seria e attenta della campagna vaccinale. Intanto la Germania immagina accordi bilaterali per ottenere altre dosi, violando così i principi stabiliti in sede europea per l’approvvigionamento dei farmaci”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, intervenendo a “L’Agenda su Sky TG24” (Fonte SkyTG24).

“Perché questa offensiva mediatica (doppia intervista) del prof Locatelli su linea chiusurista? Chi lo manda? Chi lo autorizza? Vuole aperture molto “meditate”? Chi sta per fallire dovrà “meditare” di essere ospitato a cena dai professori del Cts? Così NON va…” (Daniele Capezzone @Capezzone – Twitter, 11 aprile 2021).

“L’Annunziata disquisisce su Rai3, delle proteste dei ristoratori parlando di dx e di sx. Niente c’è una cultura di sx vecchia come il cucco che anche di fronte ad una Pandemia usa le categorie del secolo scorso. Antiquariato ideologico, claustrofobico, per garantirsi il presente!” (Augusto Minzolini @AugustoMinzolin – Twitter, 11 aprile 2021).

“Guerra indagato, Arcuri indagato. Speranza promosso e intoccabile. Eppure le responsabilità sulla cattiva gestione della emergenza e ora della vaccinazione sono principalmente le sue. Chi ha ordinato le cremazioni? Chi ha ordinato la vaccinazione dei giovani con Astra-Zeneca?” (Paolo Becchi @pbecchi – Twitter, 11 luglio 2021).

“Quelli che hanno distrutto il Paese, hanno conseguito record di morti, i colpevoli di inefficienze, ritardi, errori clamorosi, quelli che sanno solo chiudere tutto ora vorrebbero vendersi quali eroi. Ma chi vi compra? Neppure regalati vi si piglia.
Speranza: “Chiusure stanno dando i primi risultati, serve pazienza”. Primi risultati: oltre 1 milione di nuovi poveri assoluti, quasi 1 milione di posti di lavoro cancellati, suicidi, aumento del consumo di alcol, psicofarmaci, droghe, crollo del Pil, dei consumi, fallimenti dilaganti (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 10 aprile 2021).

Vaccini, Fontana: somministrate 2 mln dosi e acceleriamo

“Due milioni di somministrazioni, vicini alle 50.000 dosi giornaliere. Obiettivo estate sicura! “: il presidente della Lombardia Attilio Fontana lo ha scritto sui suoi social aggiungendo che la regione “sta nettamente accelerando”. “Affrontiamo i problemi, li risolviamo e corriamo veloci. Siamo in costante equilibrio tra i vaccini che riceviamo – ha aggiunto – e le dosi che somministriamo. Dobbiamo riceverne molti di più!” (Fonte SkyTG24).

“Ma è possibile che dopo tutto quello che si è detto e fatto la Lombardia sia ancora sestultima nella classifica delle percentuali di utilizzo dei vaccini consegnati (v. pag. 5 del Corriere di oggi)? O forse è proprio perché molto si è detto e poco si è fatto?” (Carlo Cottarelli @CottarelliCPI – Twitter, 11 aprile 2021).

La Chiesa brucia: le sorprese di Andrea Riccardi
“L’Italia del Covid-19 e la Chiesa nel 2020”
di Giuseppe Rusconi
Rossoporpora.org, 11 aprile 2021


È da pochi giorni in libreria un saggio di Andrea Riccardi intitolato “La Chiesa brucia – Crisi e futuro del cristianesimo” (Editori Laterza). Un’analisi seria e senza sconti di diversi aspetti della situazione odierna della Chiesa cattolica, con riferimento particolare ad alcuni Paesi dell’Europa occidentale e orientale. Un capitolo anche su Chiesa italiana e Covid-19.

Da pagina 168 a pagina 188 del libro che abbiamo tra le mani si sviluppa un capitolo intitolato “L’Italia del Covid-19 e la Chiesa nel 2020”. Ne evidenziamo qualche passo: “Lo Stato sospende le ‘cerimonie’ religiose unilateralmente per evitare assembramenti. Mai, nella storia della Penisola, le messe e il culto erano stati sospesi. Mai dal governo. Non lo sono stati nel dramma della guerra, sotto i bombardamenti o durante il passaggio del fronte o i rastrellamenti tedeschi”. “Le cose sono andate in un modo che mostra la scarsa considerazione per la Chiesa e per un suo possibile contributo alla tenuta della vita nazionale”. Ancora: “Non si tratta soltanto di una partita persa dalla Chiesa, come le è capitato nella storia, ma di un ‘declassamento’ che manifesta come l’istituzione sia considerata incapace di gestire le misure di prevenzione e non sia ritenuta un interlocutore”. “Nonostante le garanzie costituzionali e concordatarie, la Chiesa è stata trattata peggio di una categoria commerciale: certo non come un servizio essenziale”. Fino alla domanda: “Siamo ormai fuori da un’epoca concordataria – il che potrebbe essere anche positivo – ma ci troviamo all’interno di una stagione di subordinazione della Chiesa?” E alle constatazioni dolorose: “In un momento di sbandamento, alle prese con una ‘misteriosa’ e aggressiva epidemia globale, c’è stato un silenzio della Chiesa (…) Il popolo generalmente non ha percepito molto la presenza della Chiesa (…) Il mondo cristiano (…) ruota attorno alla messa domenicale: qui sono le ‘sue sorgenti’ – scrive la CEI. Nel modo con cui è stata presa la decisione di sospendere le liturgie (dovuto a una decisione governativa) c’è stata un’impronta verticistica (…) Con rapidità estrema sono arrivati i decreti dei vescovi, diretti a un popolo cui si era predicato per secoli che bisognava andare a messa la domenica (…) E la gente è andata cercando la sua messa su Youtube o in televisione, facendo i suoi percorsi. Non solo, ma dopo la fine del lockdown frequenta di meno – almeno nei mesi immediatamente successivi – le chiese (è un’osservazione generalizzata) e ha imparato a gestire il suo ‘momento’ religioso più individualmente”.

Un’analisi di pregio, lucida, anche coraggiosa, che sostanzialmente si può condividere, osserveranno diversi lettori. Ma l’autore chi è… un nostalgico de l’Ancien Règime? Un catto-destro intransigente contro la dittatura sanitaria? Niente di tutto ciò. E’ uno storico molto appetito, un Gran Sornione di Alta Qualità, un fine analista di quanto accade, ma anche un realista e conseguentemente un pragmatico eccelso. Certo non un sovversivo. È proprio lui, Andrea Riccardi, promotore di quell’impresa transnazionale di successo solidale, rilevanza ecumenico-interreligiosa e peso politico chiamata Comunità di Sant’Egidio. In ambito culturale lo storico di lontane origini ticinesi (nel Settecento un suo avo, commerciante, risiedeva a Bironico, nell’allora baliaggio di Lugano e poi migrò con la famiglia verso sud, fino a Perugia) è anche presidente – dal 2015, ma è una ciliegina sulla torta in questo anno giubilare – della ‘Dante Alighieri’.

I passi che abbiamo (ampiamente) riportato sono contenuti nel suo libro fresco di stampa “La Chiesa brucia – Crisi e futuro del cristianesimo” (collana ‘Tempi nuovi’, Editori Laterza). Alcune delle osservazioni di Riccardi si ritrovano in vari suoi commenti apparsi su testate diverse, ma qui sono stati sistemati in maniera organica.

Direte: la franchezza dell’Autore come emerge dal capitolo su Chiesa e Covid-19 si ritrova anche in altre parti del libro? La risposta è netta: sì. Ed è per questo che il libro va letto con grande attenzione, perché Riccardi a volte lascia cadere con apparente nonchalance vere e proprie notizie fin qui note solo a qualche addetto ai lavori (e non precisamente in linea con le melodie turiferarie intonate dalle trombe e dai tromboni di turno). Un esempio? A pagina 190, nel capitolo “Un mondo cristiano in transizione”, Riccardi affronta il tema del “cosiddetto gruppo di San Gallo”, da lui definito “una realtà di presenze variabili nel tempo, senza una vera tessitura”, cui – annota – “il card. Danneels (…) dà il risalto eccessivo di ‘cammino verso il conclave’ “. Sostiene Riccardi: “Al conclave del 2005 alcuni cardinali che frequentavano questo gruppo si incontrarono con altri (tra cui Tauran) in casa Silvestrini (…) e agirono in modo un po’ disorganizzato: scelsero come candidato di bandiera il card. Martini”. A questo punto Riccardi apre una parentesi e ci ficca una frasetta, riferita al card. Martini: “il quale non era favorevole all’elezione del gesuita Bergoglio”. Chiusa la parentesi, con rimando a una nota a piè di pagina, la nota 3 di pagina 191, che rivela da dove viene l’affermazione non certo irrilevante: “Conversazione con l’autore”.

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