Nel Venerdì Santo la preghiera universale per tutti

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Nel Venerdì santo la Chiesa ricorda la morte del Figlio di Dio con papa Francesco prostrato nell’adorazione del Crocifisso, che apre la celebrazione della Passione del Signore. Il papa ha celebrato il momento, mentre il predicatore della Santa Casa, p. Raniero Cantalamessa, ha spiegato il significato di essere ‘Primogenito tra i fratelli’:

“Dobbiamo imparare dal Vangelo e dall’esempio di Gesù. Intorno a lui esisteva una forte polarizzazione politica. Esistevano quattro partiti: i Farisei, i Sadducei, gli Erodiani e gli Zeloti. Gesù non si schierò con nessuno di essi e resistette energicamente al tentativo di trascinarlo da una parte o dall’altra”.  

Padre Cantalamessa ha richiamato l’esempio della ‘primitiva comunità cristiana’, che ha seguito Gesù sulla strada della croce: “esempio soprattutto per i pastori che devono essere pastori di tutto il gregge, non di una sola parte di esso. Sono essi perciò i primi a dover fare un serio esame di coscienza e chiedersi dove stanno portando il proprio gregge: se dalla propria parte o dalla parte di Gesù”.

Nel proseguimento dell’omelia il predicatore ha sottolineato il compito dei laici: “Il Concilio Vaticano II affida soprattutto ai laici il compito di tradurre le indicazioni sociali, economiche e politiche del Vangelo (e ci sono nel Vangelo!) in scelte anche diverse, purché sempre rispettose degli altri e pacifiche”.

Lo spunto dell’omelia è quello dell’enciclica ‘Fratelli tutti’: “Cristo diventa ‘il primogenito tra molti fratelli’. I discepoli diventano fratelli in senso nuovo e profondissimo condividono non solo l’insegnamento di Gesú, ma anche il suo Spirito, la sua vita nuova di risorto”. 

Il porporato ha evidenziato che proprio Gesù ha rivolto tale parola dopo la Resurrezione a Maria Maddalena: “Và dai miei fratelli e dì loro: ‘Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro’. E dopo la Pasqua, il termine fratello indica il fratello di fede, membro della comunità cristiana”.

Quindi essere fratelli in Cristo significa costruire la fraternità ‘cominciando da vicino, artigianalmente’, anche se essa è ferita quotidianamente: “La tunica di Cristo è stata fatta a pezzi dalle divisioni tra le Chiese; ma, quel che non è meno grave, ogni pezzo della tunica è spesso suddiviso, a sua volta, in altri pezzi…

Agli occhi di Dio, la Chiesa è ‘una, santa cattolica e apostolica’, e tale rimarrà fino alla fine del mondo. Questo, tuttavia, non scusa le nostre divisioni, ma le rende più colpevoli e deve spingerci con più forza a risanarle”.

Anche la Via Crucis in piazza san Pietro è stata ‘sobria’ ed al termine  il papa ha salutato tre bambini fatti salire sul Sagrato della Basilica di San Pietro e poi ad altri sulla via del rientro in basilica, mantenendo per il secondo anno l’appuntamento tradizionale del Venerdì Santo, rispettando le restrizioni a causa del covid 19.

I bambini hanno raccontato la propria vita: la condanna ingiusta a morte di Gesù viene comparata all’accusa di aver rubato la merenda di un compagno, mentre chi sapeva la verità non è intervenuto; il Gesù caricato sulla croce è paragonato alla derisione, al bullismo che si vive tra alcuni ragazzi, e in particolare quelli di una compagna; la prima caduta di Gesù è paragonata a quella di una prima insufficienza; oppure la perdita di un nonno è paragonata alla deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro.

La preghiera conclusiva è lasciata agli educatori: “Signore, Padre buono, anche quest’anno abbiamo fatto memoria della Via Crucis del Figlio tuo Gesù, e lo abbiamo fatto con le voci e le preghiere dei bambini, che Tu stesso hai indicato come esempio per entrare nel tuo Regno.

Aiutaci a diventare come loro, piccoli, bisognosi di tutto, aperti alla vita. Fa’ che riacquistiamo la purezza dello sguardo e del cuore. Ti chiediamo di benedire e proteggere ogni bambino del mondo, affinché possa crescere in età, sapienza e grazia, per conoscere e seguire il progetto di bene che Tu hai pensato per ciascuno.

Benedici anche i genitori e quanti collaborano con loro nell’educazione di questi tuoi figli, perché si sentano sempre uniti a Te nel donare vita e amore”.

(Foto: Santa Sede)

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