Metropolita Hilarion: anche la Chiesa Ortodossa Russa non benedice le unioni omosessuali, poiché peccaminose. In Occidente i lobbisti dell’ideologia gender dettano le condizioni LGBTQ+

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Mentre non si placa la rivolta di una parte della Chiesa Cattolica Romana e prosegue la campagna di disinformazione contro il recente responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede, arriva un assist autorevole e di peso per il responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede, da parte della Chiesa Ortodosso Russa.

Il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, Responsabile del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ha spiegato, che anche la Chiesa Ortodossa Russa non benedice le unioni omosessuali, poiché sono peccaminose e che questo è un punto in comune con la Chiesa Cattolica Romana. “Non benediciamo il modo di vivere peccaminoso degli omosessuali, ma benediciamo la persona umana”, ha osservato il Metropolita Hilarion: “Diciamo: se vuoi salvarti, dovresti rinunciare alla vita in peccato”.

Poi, il Metropolita Hilarion ha osservato che in Occidente l’ideologia del gender viene inculcata ai bambini in età scolare e persino in quella prescolare. Ha sottolineato che i lobbisti dell’ideologia gender dettano le loro condizioni ai politici e chiedono delle misure sempre nuove per diffondere l’influenza dell’ideologia gender. Una delle conseguenze di questa politica lobbista e propagandistica, ha costatato il Metropolita Hilarion è l’aumento notevole dei cittadini degli Stati Uniti che si identificano con LGBTQ+. Questo non è un risultato dei processi biologici. È un risultato dell’influenza dell’ideologia gender, ha sottolineato il metropolita Hilarion.

Come ha sottolineato il Metropolita Hilarion, nel responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede NON è scritto che la Chiesa non vuole benedire gli omosessuali, perché la Chiesa benedice tutti, peccatori inclusi (che siamo tutti noi). Ma la Chiesa non può benedire il peccato (e quindi neanche le unioni tra persone dello stesso sesso). C’è una bella differenza, che viene chiarita in modo limpida, per l’ennesima volta dalla Santa Sede, con l’approvazione del Papa.

Non ci vuole “coraggio” per dire che “siamo tutti benedetti da Dio, prima che dalla Chiesa”, perché è la verità. Ma per chiedere “come possa una affermazione così vera fare scandalo”, si deve prima spegnere il cervello (ammettendo che è mai stato accesso).

“Semplice osservazione: quanti nei mesi scorsi hanno manifestato perplessità su alcune scelte della gerarchia ecclesiale, sono stati accusati di essere contro il Papa e la Chiesa. Ora gli stessi paladini si sono avocati il diritto di critica che hanno negato agli altri” (Don Salvatore Lazzara). Infatti, il responsum ha suscitato forti segni di ribellione e disobbedienza da parte di Vescovi di Austria e in Germania.

L’Arcivescovo metropolita di Vienna, il Cardinale Christoph Schönborn ha affermato che il rifiuto da parte della Santa Sede delle benedizioni per le coppie di persone dello stesso sesso è stato contrassegnato da un “chiaro errore di comunicazione”. Rinnovando la sua precedente critica all’intervento della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 28 marzo ha detto all’ORF di essere preoccupato sia per i tempi che per la forma del responsum. “Non ero contento, né per il tempismo né per il modo in cui veniva effettuata la comunicazione”, ha detto nel programma di discussione Pressestunde.

I vescovi tedeschi che si sono espressi a favore della benedizione delle coppie dello stesso sesso includono il Vescovo di Limburg, Mons. Georg Bätzing, Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca; l’Arcivescovo metropolita di München und Freising, il Cardinale Reinhard Marx; il Vescovo di Osnabrück, Mons. Franz-Josef Bode; il Vescovo di Aachen, Mons. Helmut Dieser; il Vescovo di Mainz, Mons. Peter Kohlgraf; e il Vescovo di Dresden-Meissen, Mons. Heinrich Timmerevers. Il Vescovo di Essen, Mons. Franz-Josef Overbeck ha detto che non avrebbe intrapreso azioni disciplinari contro i sacerdoti che benedicono le coppie di persone dello stesso sesso.

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Invece, altri vescovi tedeschi hanno accolto con favore il responsum, tra cui l’Arcivescovo metropolita di Köln, il Cardinale Rainer Maria Woelki; il Vescovo di Freiburg, Mons. Stephan Burger, il Vescovo di Erfurt, Mons. Ulrich Neymeyer; il Vescovo di Eichstätt, Mons. Gregor Maria Hanke, il Vescovo di Görlitz, Mons. Wolfgang Ipolt; il Vescovo di Passau, Mons. Stefan Oster; e il Vescovo di Regensburg, Mons. Rudolf Voderholzer.

Ricordiamo il caso del parroco di Bonassola e Framura, Don Giulio Mignani [QUI] («La Chiesa dica che l’amore omosessuale non è peccato: quando l’ho detto io all’omelia è partito l’applauso»), che si autodefinisce «un prete da fughe in avanti» e che sogna «una Chiesa da fughe in avanti». Nell’intervista al Corriere della Sera del 29 marzo 2021 [QUI] ha detto inoltre: «Credo si sia voluto rispondere e stoppare posizioni già espresse nella Chiesa tedesca e austriaca: lì da tempo discutono delle unioni gay a livello di conferenza episcopale. Trecento preti austriaci hanno appena firmato una lettera e ora ci sono le dichiarazioni, fortissime, del vescovo di Anversa in Belgio che addirittura si è scusato per questo documento “divisivo e incomprensibile”. Anche il vescovo di Chicago [il Cardinale Blase Joseph Cupic, Arcivescovo metropolita di Chicago] si è schierato».

Alla domanda: “Ci sono coppie gay che hanno chiesto la sua benedizione?”, Mignani risponde: “Per adesso no”. Mai avuto richiesta per benedire una coppia omosessuale. Ecco, detto tutto: una tempesta in un bicchiere d’acqua. Alla domanda: “E in Italia? Chi è venuto allo scoperto dentro la nostra Chiesa?”, Mignani risponde: “Ho letto una bella intervista del teologo Alberto Maggi. E so che molti sacerdoti la pensano come me”. Punto e a capo. Occupiamoci di cose serie e vediamo cosa ne pensa la Chiesa Ortodossa Russa.

La Chiesa Ortodossa Russa non benedice le unioni omosessuali, poiché sono peccaminose

Il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, Responsabile del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca la Chiesa ortodossa russa ha dichiarato che la Chiesa Ortodossa Russa non benedice le unioni omosessuali, poiché sono peccaminose e che questo è un punto in comune con la Chiesa Cattolica Romana.

Sul sito ufficiale del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca [QUI] si legge quanto segue.

Nella risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede recentemente pubblicata, alla domanda sulla possibilità della benedizione delle coppie omosessuali è stato chiaramente dichiarato: “Non c’è nessuna ragione per considerare le unioni omosessuali in qualche modo simili o persino remotamente analoghe al progetto di Dio per il matrimonio e la famiglia”. Allo stesso tempo, alcuni commentatori non hanno compreso l’affermazione del documento che non è esclusa la benedizione individuale delle persone che sono in un’unione omosessuale.

Come il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca, il Metropolita Hilarion di Volokolamsk ha notato nel programma televisivo “La Chiesa e il mondo”, il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede testimonia l’identità della dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica Romana riguardo alle unioni omosessuali e della dottrina della Chiesa Ortodossa: “Non possiamo accettare l’unione omosessuale in nessun modo e in nessuna forma quale matrimonio, con tutte le conseguenze di tale rifiuto”, ha sottolineato il metropolita, “Perciò non può essere celebrato il sacramento di matrimonio né data una benedizione a una coppia omosessuale”.

Commentando la possibilità di una benedizione individuale per le persone dell’orientamento omosessuale, che viene menzionata nel documento della Chiesa Cattolica Romana, il Presidente del Decr ha espresso la sua opinione: “Per quanto abbia capito il senso di questo documento, si tratta del seguito: le persone che sono in un’unione omosessuale non possono in nessun modo ricevere la benedizione per vivere in tale unione. Ma questo non esclude la possibilità di una benedizione della Chiesa per ciascuna di queste persone – non per la convivenza peccaminosa, ma semplicemente una benedizione individuale. Anche da noi nelle parrocchie ortodosse vengono le persone dell’orientamento omosessuale. Ogni tale persona può rivolgersi a un sacerdote per la benedizione e il sacerdote non può rifiutargliela. Però se tale uomo o donna gli chiede la benedizione per vivere in un’unione omosessuale, il sacerdote gliela rifiuta”.

“Per quanto capisca, in questa questione esiste un accordo completo fra la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica: l’unione omosessuale non è accettabile perché, dal punto di vista della Chiesa, è un peccato. Perciò, se due uomini o due donne vengono da un sacerdote e gli chiedono di dare loro una forma di benedizione per vivere in unione, una tale benedizione non gli sarà concessa”, ha sottolineato il metropolita. Allo stesso tempo, ha continuato il Metropolita Hilarion, se ciascuna di queste persone chiede al sacerdote una benedizione individuale, il sacerdote non respingerà una tale persona come non respinge gli uomini che commettono altri tipi di peccati. “Queste persone vengono in chiesa per confessarsi a un sacerdote o per ricevere una benedizione. Non benediciamo il loro modo di vivere peccaminoso, ma benediciamo la persona umana”, ha osservato il Metropolita Hilarion, “Diciamo: se vuoi salvarti, dovresti rinunciare alla vita in peccato”.

Nei paesi occidentali l’ideologia del gender viene inculcata ai bambini in età prescolare

Nello Stato americano di California considerano un progetto della legge secondo cui i dipartimenti di giocattoli per i bambini nei supermercati saranno “neutri di genere” e la distribuzione dei giocattoli per bambine e bambini su diversi scaffali sarà riconosciuta discriminatoria per sesso.
Secondo il parere del Metropolita Hilarion, tali iniziative legislative sono una conseguenza dell’impostazione dell’ideologia del gender nei paesi occidentali, secondo cui il sesso psicologico di una persona umana può non coincidere con il suo sesso biologico, l’appartenenza a un sesso non è data da Dio, ma può essere scelta dall’uomo.

Rispondendo alla domanda della presentatrice del programma televisivo La Chiesa e il mondo, E. Graceva, sull’iniziativa legislativa proposta nello Stato di California, il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ha osservato che l’ideologia del gender viene inculcata ai bambini in età scolare e persino in quella prescolare. “Non si tratta solo di mescolare tutti i giocattoli in un mucchio affinché macchinine e bambole si trovino nella stessa sezione, che non ci siano più una sezione per bambini e una sezione per bambine. Si tratta di creare i giocattoli neutri di genere, che sarebbero creature senza sesso”, ha sottolineato il metropolita, “Né maschi, né femmine. Né Kai, né Gerda, ma creature senza sesso con dei nomi neutrali. Tutto ciò si fa per inculcare ai bambini dalla più tenera età l’idea che il sesso è una cosa relativa, qualcosa che può essere cambiato”.

Come ha sottolineato il Metropolita Hilarion, questo si fa anche perché per sostenere questo stereotipo falso è stata formata un’intera industria con psicologi, psichiatri, sessuologi, endocrinologi, chirurghi e chirurghi plastici. Il metropolita ha paragonato questa industria gigantesca, che ha i propri lobbisti, con l’industria delle armi negli Stati Uniti, dove i lobbisti delle armi dettano ai politici le loro condizioni. “Anche questi lobbisti dell’ideologia gender dettano le loro condizioni ai politici e chiedono delle misure sempre nuove per diffondere l’influenza dell’ideologia gender”, ha detto il gerarca della Chiesa Ortodossa Russa.

Una delle conseguenze di questa politica lobbista e propagandistica è l’aumento notevole dei cittadini degli Stati Uniti che si identificano con LGBTQ+, ha constatato il metropolita. Secondo i calcoli dell’Istituto Gallup, da meno di 10 anni questo indice è salito da 3,5% a 5,6% degli intervistati, e fra i giovani questo indice è molto più alto e arriva fino a 15%. “Questo non è un risultato dei processi biologici. È un risultato dell’influenza dell’ideologia”, ha sottolineato il Metropolita Hilarion.

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