Papa Francesco: Maria indica la via della preghiera

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“Ho appreso con dolore la notizia dei recenti attacchi terroristici in Niger, che hanno provocato la morte di 137 persone. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie e per l’intera popolazione, affinché la violenza subita non faccia smarrire la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace. In questi giorni, grandi inondazioni hanno causato gravi danni nello Stato del Nuovo Galles del Sud, in Australia.

Sono vicino alle persone e alle famiglie colpite ancora da questa calamità, specialmente a quanti hanno visto distrutte le loro case, e incoraggio coloro che si stanno prodigando per cercare i dispersi e portare soccorso. Oggi è la Giornata Mondiale per la lotta contro la Tubercolosi. Possa questa ricorrenza favorire un rinnovato impulso nella cura di tale malattia e una accresciuta solidarietà nei confronti di quanti ne soffrono. Su di loro e sulle loro famiglie invoco il conforto del Signore”.

Questi appelli hanno concluso l’udienza generale in streaming con la continuazione della catechesi sulla preghiera in comunione con la Madre di Dio alla vigilia della solennità dell’Annunciazione: “Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre. E’ l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo.

E’ il Mediatore per eccellenza, è il Mediatore. Ogni preghiera che eleviamo a Dio è per Cristo, con Cristo e in Cristo e si realizza grazie alla sua intercessione. Lo Spirito Santo estende la mediazione di Cristo ad ogni tempo e ogni luogo: non c’è altro nome nel quale possiamo essere salvati. Gesù Cristo: l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini.

Dall’unica mediazione di Cristo prendono senso e valore gli altri riferimenti che il cristiano trova per la sua preghiera e la sua devozione, primo tra tutti quello alla Vergine Maria, la Madre di Gesù”.

Infatti Maria ha un posto ‘privilegiato’ nella preghiera: “Ella occupa nella vita e, quindi, anche nella preghiera del cristiano un posto privilegiato, perché è la Madre di Gesù. Le Chiese d’Oriente l’hanno spesso raffigurata come l’Odigitria, colei che ‘indica la via’, cioè il Figlio Gesù Cristo.

Mi viene in mente quel bel dipinto antico dell’Odigitria nella cattedrale di Bari, semplice: la Madonna che mostra Gesù, nudo. Poi gli hanno messo la camicia per coprire quella nudità, ma la verità è che Gesù è ritratto nudo, ad indicare che lui, uomo nato da Maria, è il Mediatore.

E lei segnala il Mediatore: lei è la Odigitria. Nell’iconografia cristiana la sua presenza è ovunque, a volte anche in grande risalto, ma sempre in relazione al Figlio e in funzione di Lui. Le sue mani, i suoi occhi, il suo atteggiamento sono un ‘catechismo’ vivente e sempre segnalano il cardine, il centro: Gesù. Maria è totalmente rivolta a Lui. A tal punto, che possiamo dire che è più discepola che Madre”.

Maria è stata ‘l’umile ancella del Signore’: “Gesù ha esteso la maternità di Maria a tutta la Chiesa quando le ha affidato il discepolo amato, poco prima di morire in croce. Da quel momento, noi siamo collocati tutti sotto il suo manto, come si vede in certi affreschi o quadri medievali…

E’ vero che la pietà cristiana sempre le dà dei titoli belli, come un figlio alla mamma: quante cose belle dice un figlio alla mamma alla quale vuole bene! Ma stiamo attenti: le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo.

Lui è l’unico Redentore. Sono espressioni d’amore come un figlio alla mamma, alcune volte esagerate. Ma l’amore, noi sappiamo, sempre ci fa fare cose esagerate, ma con amore”.

Infine il papa ha sottolineato che la Madonna è sempre vicino a chi soffre: “Maria è sempre presente al capezzale dei suoi figli che partono da questo mondo. Se qualcuno si ritrova solo e abbandonato, ella è Madre, è lì vicino, come era accanto al suo Figlio quando tutti l’avevano abbandonato.

Maria è stata ed è presente nei giorni di pandemia, vicino alle persone che purtroppo hanno concluso il loro cammino terreno in una condizione di isolamento, senza il conforto della vicinanza dei loro cari. Maria è sempre lì, accanto a noi, con la sua tenerezza materna”.

Quindi le preghiere non sono vane, perché Lei ci difende: “Le ascolta come Madre. Come e più di ogni buona madre, Maria ci difende nei pericoli, si preoccupa per noi, anche quando noi siamo presi dalle nostre cose e perdiamo il senso del cammino, e mettiamo in pericolo non solo la nostra salute ma la nostra salvezza. Maria è lì, a pregare per noi, a pregare per chi non prega. A pregare con noi. Perché? Perché lei è la nostra Madre”.

Inoltre il papa ha inviato un video messaggio al Presidente, al Primo Ministro e al popolo del Bangladesh in occasione del centenario della nascita dello Sceicco Mujibur Rahman e del 50^ anniversario dell’indipendenza del Paese:

“Il Bangladesh è uno Stato giovane e ha sempre avuto un posto speciale nel cuore dei Papi, che fin dall’inizio hanno espresso solidarietà al suo popolo, hanno cercato di accompagnarlo nel superamento delle avversità iniziali e lo hanno sostenuto nel compito impegnativo di costruire e far crescere la Nazione… Auspico che le buone relazioni tra la Santa Sede e il Bangladesh continuino a fiorire…

Come amico del Bangladesh, incoraggio ciascuno di voi, in particolare le giovani generazioni, a rinnovare lo sforzo di lavorare per la pace e la prosperità della nobile Nazione che rappresentate.

E chiedo a tutti voi di continuare nel vostro impegno di generosità e di sensibilizzazione umanitaria nei confronti dei rifugiati, dei più poveri, degli svantaggiati e di quanti non hanno voce”.

(Foto: Santa Sede)

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