Don Di Noto: papa straordinario nella lotta alla pedofilia

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Martedì 19 febbraio è stato presentato alla sala Marconi della Radio Vaticana il Report Meter 2012, nel corso del quale presidente e fondatore dell’Associazione Meter Onlus, don Fortunato Di Noto, ha esordito con un omaggio a papa Benedetto XVI: “Un Papa straordinario. Ha fatto tanto per Meter e per la lotta alla pedofilia nel clero indicando una nuova pastorale di prossimità e vicinanza ai piccoli, ai deboli e ai vulnerabili. Gliene saremo per sempre grati, anche e soprattutto per il ricordo che ogni anno ha assicurato alla nostra Giornata per i bambini vittime della violenza, dell’indifferenza e dello sfruttamento…

 

Lo scandalo della pedofilia, nella Chiesa, è stato detto in questi ultimi anni, sarà la ragione del rinnovamento. E’ dalle grida dei bambini che si innalza la magnificenza e la lode a Dio, ma è anche il grido di ‘giustizia’, di revisione della vita, è quel grido che lacera e consuma, abbatte e calpesta i potenti. Perché chi abusa di un bambino è ‘potente’ all’ennesima potenza, perversa e malvagia: un bambino stenta a difendersi, se non con il suo ‘farfugliamento’: un linguaggio impercettibile ma allo stesso modo potente… Benedetto XVI, amico dei bambini, ha ascoltato questo grido e lo ha amplificato con la sua umile ma ferma ragione e con  fede ha detto ‘basta’ iniziando e testimoniando un cammino, difficile, ma possibile, non solo nella repressione e negli interventi canonici, dovuti e ora possibili con celerità, ma ha offerto (in sette anni dal suo pontificato) norme e linee guida efficaci: sono le linee sul suono delle grida degli innocenti. Pertanto linee preziose, anche se fatte di norme e commi; preziose come sono i bambini i prediletti del Signore. C’è una comunità ecclesiale e civile riconoscente perché ha ribadito a tutti che ‘chi non è dalla parte dei bambini, non è di Gesù Cristo’ è fuori dalla comunione ecclesiale”.

 

Don Fortunato Di Noto ha concluso l’intervento con una riflessione sulle dimissioni del Papa: “Il profondo gesto d’amore per la Chiesa, lui a causa delle forze che gli stanno venendo a mancare, richiama chi, a maggior ragione per questi scandali e non lo ha fatto, di dimettersi e ritirarsi a pregare e per chi ha responsabilità penali, con un giusto processo, nell’accertamento della verità, a scontare la pena, si spera riabilitativa e riconciliante per le vittime, per le famiglie, per la chiesa e per la società. E’ iniziato un percorso, un cammino ancora lungo, impervio… A Benedetto XVI non possiamo rimproverare nulla: ha operato scendendo in campo e affondando nel dolore delle vittime tutta la sua umanità di padre e pastore che ha portato e porta con sé la croce di queste anime sporcate da chi è stato indegno dei bambini, della Chiesa e di Dio. E’ il momento di continuare quest’opera di rinnovamento, di purificazione… Mentre il Pontefice decide di lasciare, preghiamo ancora per lui. Possa nel suo cuore portarci tutti e, attraverso la preghiera, sospingere la Chiesa verso una stagione più felice rispetto a questi anni di spine che ha dovuto amaramente sopportare. Invochiamo una preghiera al Signore affinché susciti nella Chiesa un pastore per questo nostro tempo”.

Concluso l’intervento è stato presentato il report, che ha dimostrato che l’impegno dell’associazione a servizio dell’infanzia è stato costante ed efficace, ma restano ancora forti emergenze da risolvere, in particolare i bambini minori di 13 anni che all’insaputa dei genitori aprono un profilo Facebook, nuova frontiera del rischio per i minori. E i numeri parlano: oltre 100.000 siti pedofili e pedopornografici negli ultimi dieci anni. Una diminuzione rispetto al 2011: si è passati da 20.390 a 15.946 nel ‘web visibile’. Aumenta invece in modo sconcertante e incontrollabile la presenza della produzione, divulgazione e detenzione di materiale pedofilo e di abusi sui bambini: nel ‘deep web’, sono 56.357 quelli monitorati in un solo anno. Crescono i social network, con 1.274 segnalazioni rispetto alle 1.087 del 2011. I casi seguiti al Centro di Ascolto e accoglienza sono stati 61 rispetto ai 28 dello scorso anno (dal 2002 al 2012 sono stati in totale 951). Le consulenze telefoniche 839. Nella prevenzione sono state incontrate 18.600 persone tra cui 8190 studenti. Nell’ambito della prevenzione nella Chiesa sono state coinvolte  13 diocesi.

Dal report è risultato che i social network sembrano aver avuto nel 2012 un coinvolgimento maggiore nell’adescamento (grooming) dei minori. L’aumento degli indirizzi virtuali riferiti a comunità e social network, infatti, è avvenuto nonostante la quantità di siti sospetti individuati sia calata nel suo complesso. Ciò dimostra, in proporzione, un protagonismo crescente da parte dei social network. Per spiegare questa particolare dinamica non possiamo fare a meno di considerare la grande diffusione di questi mezzi di relazione e la facilità di accesso ad essi. La possibilità di connettersi senza grosse difficoltà all’interno di gruppi virtuali rappresenta un terreno fertile per lo scambio veloce non solo di materiale vero e proprio come foto o video, ma anche pensieri e considerazioni che vanno ad alimentare l’espansione della cultura pedofila tra le coscienze criminali.

Infatti da uno studio effettuato nel mese di novembre 2012, nelle scuole primarie di Avola (SR) su 770 studenti,  emerge che il 99% dei bambini (9/10 anni) ha un profilo su Facebook, aperto dopo aver falsato età e identità: “E’ impressionante come bambini così piccoli abbiano la libertà, senza alcun controllo genitoriale, se non marginale, di utilizzare i social network, che vengono percepiti più come un gioco che non come un potente mezzo di comunicazione. Inquieta la superficialità con cui liberamente e senza alcun monitoraggio utilizzano la rete Internet, un segnale che impone non solo la riflessione, ma la richiesta di nuove e più incisive politiche alla famiglia e ai minori”.

Per quanto riguarda il monitoraggio i dati dell’Os.Mo.Co.P. Meter confermano l’importante ruolo dell’Europa nell’alimentazione della rete pedopornografica virtuale. Il vecchio Continente, infatti, domina con il 50,77%. Rimane, inoltre, confermato rispetto alla condizione dell’anno precedente, l’ordine di responsabilità dei cinque Continenti in merito alla diffusione della pedofila attraverso la rete internet. L’Asia è rappresentata in primo luogo dal Giappone con il dominio .jp (267 siti), l’Africa in egual misura dalla Libia e dalle Isole Mauritius (rispettivamente 80 e 79), l’America dagli Stati Uniti (67) e l’Oceania dalle Isole Cocos (37). Ancora una volta, l’Italia ricopre un piccolo ruolo all’interno del panorama della criminalità pedofila in rete con 36 siti su 1.560 individuati: “Il ruolo marginale del nostro Paese può essere ricondotto all’efficienza della costante lotta alla pedopornografia online alla quale Meter contribuisce in maniera costante collaborando quotidianamente con la Polizia Postale e con il Ministero dell’Interno”.

Per quanto riguarda Facebook Meter denuncia l’aumento di segnalazioni: dalle 52 segnalazioni del Report 2011, il 2012 ne ha viste 465, con la precisazione che Meter ha sempre ricevuto la massima collaborazione e solerzia da parte del social network blu. Inoltre nel 2012 sono state individuate 5.640 vittime che senza riflettere sulle conseguenze producono materiale a sfondo sessuale, con il rischio di essere ricattate da adulti o coetanei particolarmente pericolosi. Grave e allarmante l’adescamento (grooming) e il ricatto legato a questa tecnica usata da molti pedofili attraverso l’uso delle nuove tecnologie e conquistare la loro fiducia fino ad arrivare a chiedere un incontro vis a vis. Il primo caso, con la denuncia del soggetto, dopo la ratifica della Convenzione di Lanzarote, in Italia  è stato denunciato da Meter per aver adescato un bambino di 11 anni e denunciato dalla Procura Distrettuale di Catania il 16 febbraio scorso.

Infine, dal 2002 al 2012 Meter ha realizzato in 57 Diocesi importanti incontri sulla pastorale dell’infanzia legala agli abusi a dimostrazione del cammino di impegno che le comunità ecclesiali hanno posto in essere nella logica della informazione, prevenzione e formazione. E nel settore scolastico l’associazione ha incontrato 53 Istituti Scolastici per un totale di 8.190 studenti. Dal 2002 al 2012 sono 77.808 studenti. Don Di Noto ha concluso l’incontro annunciando che la prossima Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, che avrà come tema ‘La Fede senza le opere … Per i Bambini … è morta’, si svolgerà in tutta Italia coinvolgendo le comunità ecclesiali e civili dal 25 aprile al 5 maggio.

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