Crocifisso vandalizzato a Cosseria, gambe mozzate e infilzate nel costato

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A Cosseria, nell’entroterra di Savona, in un’area delimitata a circa 15 metri di distanza dal sentiero che porta ai ruderi del castello, è stato vandalizzato un Crocifisso. Cose che fanno fatica a provocare ancora l’indignazione – ha commentato in un Tweet Azzurra Barbuto -, riservata per chi indossa il Rosario, per chi espone la croce nelle aule, per chi fa il Presepio, per chi celebra la Pasqua, perché offende chi non è cristiano. A questo è stata ridotta quello che fu la Cristianità. “Quelli che storcono il naso per la cristianofobia, minimizzando il fenomeno e relegandolo alla fantasia dei credenti – scrive in un tweet Don Salvatore Lazzara -. Sono gli stessi che hanno promosso la giornata contro l’islamofobia. Però sembra che a pagare il prezzo più alto è il cristianesimo ed i suoi simboli”.

“Un gesto orribile, ingiustificabile e inquietante, che non ha spiegazioni – commenta amaramente il Sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro, auspicando che vengano identificati al più presto gli autori -. Non riesco a immaginare alcun abitante di Cosseria o alcuna comunità del luogo riuscire anche solo a concepire un gesto del genere. Non mi darò pace finché non avremo trovato il responsabile: credo che abbia bisogno di cure, oltre che di una pena severa”.

Il Crocifisso ligneo è stato orrendamente mutilato: qualcuno gli ha mozzato entrambe le gambe e poi, non contento, ne ha infilzata una nel costato della scultura. A scoprire l’atto vandalico sono stati alcuni biker che hanno avvertito le forze dell’ordine e inviato al Sindaco le foto dell’atto blasfemo. “Non è sicuramente qualcosa che riguarda la fede, dato che tra le comunità delle varie religioni qui i rapporti sono assolutamente ottimi“, insiste Molinaro. Una possibile spiegazione potrebbe arrivare allora, forse, dalla politica: sotto la croce infatti c’è un cippo che ricorda i caduti della divisione di fanteria Cosseria, che nel 1943 sul Don fu l’ultimo baluardo a resistere alla controffensiva sovietica. Ma anche questa ipotesi appare improbabile, dato che il cippo in sé non è stato vandalizzato: i responsabili si sono accaniti solo sulla croce e sull’entrata dell’area. Qualche atto vandalico è stato scoperto poco dopo anche nell’area del castello, dove sono state rimosse alcune lapidi che ricordavano caduti della Seconda Guerra Mondiale o della battaglia napoleonica. “Questo era un luogo di silenzio e rispetto – commenta ancora il Sindaco -. Ma la cosa più inquietante sono i dettagli, con quell’arto di legno infilzato nel torace. Questo episodio sta turbando molto gli abitanti di Cosseria, non mi darò pace finché non verrà trovato il responsabile”. Ora il crocifisso danneggiato è stato rimosso ed è a disposizione della magistratura; delle indagini si occupano i carabinieri.

“I responsabili pagheranno a caro prezzo il loro gesto, per il quale provo sgomento e orrore. È stata orrendamente profanata una croce che era il simbolo del rispetto”, continua il Sindaco, che poi si rivolge all’autore: “Hai provocato una ferita e un dolore a tutta la Comunità, non si tratta di ideologie religiose, politiche o storiche poiché questa icona le racchiude tutte. I cosseriesi tristi non dimenticheranno. Cosseria è sempre stata tollerante e crocevia per chiunque. Non ci daremo pace finché non verrai o verrete identificati”. “Il Cristo verrà restaurato. Il cuore e il cervello malvagio dei vandali saranno invece irrecuperabili. Lascio alla Chiesa il compito di perdonarli. Auspico che la giustizia faccia il suo corso”, conclude il Sindaco Molinaro.

Giorgia Meloni commento in un Tweet: “Altro vergognoso attacco ai simboli della cristianità. A Cosseria (SV) un crocefisso è stato vandalizzato. Un gesto spregevole che offende la nostra storia e oltraggia la nostra identità. Mi auguro che i responsabili vengano presto identificati e paghino per ciò che hanno fatto”.

Sull’episodio è intervenuto anche Matteo Salvini con un Tweet: “Un atto vergognoso, orribile. Come si può arrivare a questo? Un insulto alla nostra storia, alla nostra cultura, alla Fede di tante persone passate di lì a recitare una preghiera o a inviare un pensiero a una persona cara. Spero che i vandali criminali vengano individuati e puniti severamente”. “Un crocefisso sfregiato è un atto vergognoso e barbaro – dicono in una nota i parlamentari savonesi Paolo Ripamonti e Sara Foscolo della Lega -. Un insulto alla nostra storia, alla nostra cultura. Un insulto alla Fede di tante persone passate di lì a recitare una preghiera. Solidarietà al sindaco Roberto Molinaro”.

Grande Liguria commenta: “Ci chiediamo cosa possa passare nella testa di chi ha compiuto questa deliquenziale bravata. Grande Liguria esprime preoccupazione perché ciò dimostra che davvero la nostra società purtroppo sta perdendo il rispetto dei valori e del vivere civile. Ci auguriamo che gli autori vengano individuati e puniti severamente”.

In serata, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti è intervenuto sull’accaduto con un post sulla sua pagina Facebook: “Questa terribile immagine, che arriva da Cosseria in provincia di Savona, è un duro colpo alla nostra cultura, soprattutto in questo momento di pandemia in cui tante persone si rivolgono alla fede per trovare un po’ di conforto. Mi auguro che i responsabili paghino per questo vile atto che di certo non rappresenta i liguri”.

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