Libera invita a ‘ricordare e riveder le stelle’

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La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua 26^ edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera e da qualche anno è anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

Quindi il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime:

“E’ una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. E’ altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate”.

‘A ricordare e riveder le stelle’ è lo slogan scelto: “A ricordare ha un duplice significato: re- indietro, ma anche ‘nuovamente’ e ‘cor’ cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell’oggi e nel domani.

‘Riveder le stelle’ citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte… Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini.

La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia… Sono le storie delle persone, vittime innocenti che tracciano e ridisegnano la linea del tempo, l’impegno nel presente per rigenerare i nostri territori”.

Infatti secondo Libera “leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate”.

E siccome anche quest’anno la situazione pandemica non permette una celebrazione come negli anni scorsi Libera promuoverà iniziative diffuse in tutto il Paese: “Abbiamo deciso di promuovere delle piccole iniziative locali che abbiano quale spazio ospite un luogo di cultura.

La cultura che in questo anno di pandemia è stata spesso penalizzata e messa ai margini, ritenuta non essenziale, ma che è fonte primaria per l’evoluzione umana.

La cultura che è capace di svegliare le coscienze, seminare responsabilità e generare partecipazione. La cultura quale ingrediente fondamentale per la lotta alle mafie e alla corruzione, scintilla di memoria e impegno sociale”.

Le iniziative si svolgeranno in tutta Italia  sabato 20 marzo e prevedono la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, dinanzi a uno o più spazi culturali del proprio territorio:

“Si tratti di un teatro, di un cinema, di un circolo, di una casa del quartiere, del cortile di una scuola, spazi attivi o anche abbandonati e da far rivivere; l’importante è che si tratti preferibilmente di uno spazio capiente o all’aperto, verso il quale far convergere un numero limitato di persone, distanziate tra loro e con l’uso della mascherina protettiva, sempre nel pieno e rigoroso rispetto delle normative antiCovid vigenti alla data del 21 marzo”.

A Roma l’iniziativa si svolgerà presso Auditorium Parco della Musica con inizio alle ore 10.45 con la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie con un intervento di Luigi Ciotti.

A Palermo all’ interno Teatro Massimo; a Milano l’iniziativa si svolgerà davanti Palazzo Marino con l’esposizione dal balcone del Palazzo marino di lenzuoli dedicati alla vittime innocenti delle mafie realizzati dalle scuole milanesi; a Locri presso il  Teatro Greco di Portigliolo; a Torino presso la Piazza del Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ con lettura dei nomi dalla balconata del conservatorio; a Napoli presso la  Sala sociale della fabbrica Whirpool.

Per domenica 21 marzo sono previsti  momenti di raccoglimento, veglie ecumeniche, deposizioni di fiori presso lapidi o strade intitolate a vittime di mafie, sempre nel rispetto dei decreti allora vigenti. Anche quest’anno l’iniziativa sarà in collaborazione con Rai per il sociale.

Il titolo della Giornata quindi è “un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l’affermazione del bene collettivo, del bene comune”.

(Foto: Libera)

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