Il medico personale del Papa tra i 39 indagati per i presunti concorsi truccati alla Facoltà di Medicina di Firenze

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Il Professore Roberto Bernabei, 69 anni, ordinario di Medicina Interna e Geriatria e Direttore della Scuola di specializzazione in Geriatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, risulta tra i 39 indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Firenze sui presunti concorsi truccati alla Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze, secondo quanto è stato riportato ieri, 10 marzo dal quotidiano La Nazione. Il 24 febbraio scorso Bernabei è stato nominato da Papa Francesco suo medico personale [Il Papa ha nominato suo medico personale il Prof. Bernabei che considera il Covid-19 “una malattia normale” – 24 febbraio 2021].

L’inchiesta giudiziaria fiorentina ha portato una settimana fa a 43 perquisizioni. Tra i 39 indagati, insieme a dirigenti sanitari, universitari e docenti, anche il Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei a cui vengono contestate le accuse di associazione a delinquere, corruzione e abuso d’ufficio. Per Dei e per altri sette indagati la procura ha chiesto la misura dell’interdizione dagli incarichi. Tra coloro raggiunti da una perquisizione c’era anche Bernabei, a cui il Procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonino Nastasi, titolari delle indagini condotte dalla Guardia di finanza, contestano l’abuso d’ufficio, che si lega alla sua partecipazione alla Commissione esaminatrice per un concorso per professore di medicina interna all’Università di Firenze, cattedra poi assegnata ad Andrea Ungar. Per la Procura quel bando sarebbe tra quelli con “vincitore predeterminato”. «”Sono andato a riguardarmi gli atti e mi sembrano fatti bene”, il commento del medico di Bergoglio», ha riferito La Nazione.

Concorsopoli, tra i 39 indagati il medico personale del Papa
Firenze, Bernabei faceva parte della commissione che ha assegnato la cattedra universitaria di geriatria
di Stefano Brogioni
Lanazione.it, 10 marzo 2021


C’è anche il medico personale del Papa tra i professori dell’università coinvolti nell’inchiesta sui concorsi che sta facendo tremare Firenze. Roberto Bernabei, 69 anni appena compiuti, fiorentino di nascita, romano di adozione (è ordinario di Medicina Interna e Geriatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma), recentemente nominato nel prestigioso compito di prendersi cura della salute di Papa Francesco, è infatti uno dei 39 indagati di un fascicolo in piena ebollizione.

Una settimana fa Bernabei, a cui viene contestato l’abuso d’ufficio relativo al suo ruolo in una commissione, ha subìto anche una perquisizione della guardia di finanza, inviata nella Capitale dai procuratori titolari dell’inchiesta, Luca Tescaroli (il pm di ‘Mondo di mezzo’) e Antonino Nastasi. Cosa c’entra Bernabei con i concorsi dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi? Il 21 gennaio scorso il medico del Pontefice ha seduto, dopo essere stato sorteggiato, nella commissione di uno dei bandi finiti nell’occhio del ciclone.

Quel giorno infatti, veniva assegnata la cattedra di professore ordinario di geriatria ad Andrea Ungar, un ‘interno’ di Careggi. Quel concorso, secondo la procura del capoluogo toscano – che contesta pure a otto persone, tra cui il rettore Luigi Dei, di aver formato un’associazione per delinquere finalizzata all’alterazione degli esiti delle procedure di reclutamento – sarebbe uno dei tanti con un “vincitore predeterminato”. “Sono andato a riguardarmi gli atti e mi sembrano fatti bene”, il commento del medico di Bergoglio.

La commissione che ha scelto Ungar era formata, oltre che da Bernabei, dal professor Claudio Borghi di Bologna (indagato pure lui), e presiediuta da Niccolò Marchionni, una delle figure chiave, secondo l’impostazione dei pm fiorentini, della ‘concorsopoli’ che, da Firenze, si sta allargando anche ad altre facoltà.

Secondo le carte, depositate in questi giorni in vista degli interrogatori davanti al giudice che dovrà decidere se concedere le misure interdittive richieste dai pm, come ‘parte offesa’ dell’inchiesta non c’è soltanto l’ateneo del capoluogo toscano. Un ‘sottocapitolo’ dell’inchiesta si concentra sul mondo dell’urologia, dove i baroni della materia si sarebbero spartiti cattedre a tavolino nei concorsi indetti dalle facoltà di Firenze, Ancona, la Statale di Milano e Brescia. Ma il ’crash test’ della tenuta delle accuse saranno gli interrogatori davanti al giudice, che dovrà decidere sulle misure interdittive. Si comincia con il rettore Luigi Dei, figura comunque centrale dell’ateneo più prestigioso della Toscana.

14 marzo 2021.
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