Numeri ufficiali Covid-19 del 18 febbraio 2021. OMS: continuano a calare, a livello mondiale, i numeri dell’epidemia. Preoccupano le varianti

Condividi su...

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi giovedì 18 febbraio 2021

Ricoverati con sintomi: 17.963 (-311) (-1,70%)
In terapia intensiva: 2.045 (+2) (+0,10%) [con 177 nuovi ingressi del giorno] [*]
Deceduti: 94.887 (+347) (+0,37%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 18 febbraio 2021 Ore 14:00): 1.311.743 (2,18%)

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 261 (+1)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Continuano a calare, a livello mondiale, i numeri dell’epidemia: nell’ultima settimana di monitoraggio dell’OMS (7-13 febbraio) i nuovi casi sono stati 2.726.974, con una riduzione del 16% (oltre 500.000 positivi) rispetto alla rilevazione precedente condotta tra il 31 gennaio e il 6 febbraio. In calo anche i decessi, 81.340 nel periodo, che segnano -10% sulla settimana epidemiologica precedente.
Entrando nel dettaglio delle 6 aree di monitoraggio OMS si nota come l’unica in controtendenza sia quella del Mediterraneo orientale, dove i nuovi casi (170.445) hanno segnato un incremento del 7%. Nelle altre 5 zone l’andamento è stato il seguente: Americhe -16%, 1.315.480 nuovi casi; Europa -18% (968.943); Sud Est Asia -13% (154.414); Africa -20% (68.115); Pacifico occidentale -20% (49.577).
Il numero dei decessi è invece calato in tutte le zone di monitoraggio: Africa -21% sulla settimana precedente; Europa -19%; Pacifico occidentale -13%; Sud Est Asia e Mediterraneo orientale -9%; Americhe -2%. I 5 Paesi più colpiti, nell’ultima settimana epidemiologica dell’Oms, sono stati: Usa (673.630 nuovi casi; -23% sulla settimana precedente); Brasile (318.290; -3%); Francia (127.565; -6%); Russia (104.602; -11%) e Uk (97.271; -27%).
Questa dinamica di riduzione è particolarmente interessante perché si sta manifestando in presenza di effetti non ancora percepibili della campagna vaccinale (solo pochi Paesi, come Israele, Emirati Arabi e Uk, hanno protetto una quota significativa della popolazione) e di misure di contrasto sicuramente meno stringenti di quelle attuate la scorsa Primavera. Un tema che sicuramente approfondiremo nella prossima analisi settimanale (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

Vaccino: Pentagono, un terzo dei militari Usa lo rifiuta

Circa un terzo dei militari statunitensi stanno rifiutando di ricevere il vaccino Covid-19, nonostante i significativi livelli di infezione da coronavirus nelle forze armate, lo riferiscono funzionari del Pentagono. Il Maggior generale Jeff Taliaferro ha rivelato l’alto tasso di rifiuto in un’audizione al Congresso, dato che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti continua a classificare i vaccini anti-Covid-19 come opzionali, perché devono ancora ricevere la piena approvazione della Federal Drug Administration. “I tassi di accettazione sono da qualche parte nel territorio dei due terzi”, ha detto Taliaferro, sottolineando che la cifra è basata su “dati iniziali” (Fonte SkyTG24).

Israele: “Nessun obbligo di vaccinazione”

“Non c’è e non ci sarà in futuro l’obbligo di vaccinazione in Israele. Non ci saranno sanzioni personali per chi non si vaccina”. Lo ha detto il Ministro della Sanità Yuli Edelstein, ammonendo tuttavia che rischiano il carcere tutti quelli che tenteranno di falsificare il Green Pass, la certificazione che testimonia la doppia immunizzazione (Fonte Tpi.it).

Vaticano: Chi non vuole vaccino rischia licenziamento

La vaccinazione contro il Covid-19 è su base volontaria in Vaticano ma la Santa Sede prevede per chi si rifiuta, “conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro”. Lo prevede un decreto in materia di emergenza sanitaria pubblica dell’8 febbraio 2021, a firma del Presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano, il Cardinale Giuseppe Bertello. All’articolo 6, comma due, si legge che “il lavoratore che senza comprovate ragioni di salute rifiuti di sottoporvisi (agli accertamenti sanitari preventivi o a una profilassi che preveda la somministrazione di un vaccino “a tutela della salute dei cittadini, dei residenti, dei lavoratori e della comunità di lavoro”, ndr) è soggetto alle responsabilità e conseguenze previste dal Rescritto Ex Audientia SS.MI” (Fonte Tpi.it).

Il Vaticano minaccia i dipendenti no vax. Previste sanzioni amministrative e professionali. Assembramenti nei Musei Vaticani – 17 febbraio 2021

Gimbe: “Arrivate solo un terzo delle dosi dei vaccini”

“Sono arrivate infatti solo un terzo delle dosi attese nel primo trimestre”, nell’ultima settimana “frenano le somministrazioni” e solo 6 over 80 su 100 hanno avuto almeno una dose di vaccino. A evidenziarlo è un nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Nel dettaglio, al 17 febbraio sono state consegnate alle Regioni 4,07 milioni di dosi, pari al 31,8 per cento dei 12,8 milioni attesi per il primo trimestre 2021 (Fonte Tpi.it).

I Paesi che hanno somministrato più dosi in percentuale alla popolazione

Se consideriamo i vaccinati con almeno una dose, in testa c’è Israele con il 47%, mentre l’Italia è al 3% (Fonte SkyTG24).

Se consideriamo invece i vaccinati con due dosi, in testa c’è sempre Israele al 31%, mentre l’Italia scala la classifica ma si ferma al 2,14% (Fonte SkyTG24).

Crisanti: 27 mln dosi per Veneto? è una boutade di Zaia

“Sui 27 milioni di dosi di vaccino promessi da Zaia dobbiamo porci un problema di carattere etico: o sono contraffatti, o le società farmaceutiche mentono sui contratti con gli Stati, e in questo caso c’è da correre a fare denuncia al procuratore. Oppure stiamo rubando il vaccino a qualcuno”. Così il professor Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di microbiologia clinica dell’Università di Padova, si è espresso sui milioni di dosi di vaccino che il Veneto si è visto offrire dal mercato. “Quella di Zaia – aggiunge – è una boutade per recuperare credibilità: sperava che Arcuri gli dicesse di no, per dargli la colpa del fallimento dell’operazione, e invece gli ha detto di sì, quindi adesso si pone il problema di capire da dove vengono quelle dosi. Dobbiamo fare attenzione alla contraffazione o a faccendieri che rubano dosi di vaccini ad altri Stati” (Fonte SkyTG24).

Sileri, cinquestellato ed ex vice della Sanità: Un lockdown nazionale non è necessario. Vanno bene stop&go

“È possibile che alcune varianti eludano i vaccini, ma è molto più probabile che i vaccini funzionino anche con le varianti. Speriamo di vaccinare tutti i soggetti più fragili entro maggio. È verosimile che alcune regioni tornino in zona arancione e qualcuna in zona rossa. Il lockdown nazionale non è necessario, ci saranno stop&go. Va mantenuto il blocco degli spostamenti tra regioni. Ho apprezzato che Draghi abbia usato la parola trincea, perché siamo in guerra e per uscirne servirà tutto il 2021”. Lo afferma Pierpaolo Sileri, senatore del M5S ed ex Vice ministro della Salute, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus (Fonte Tpi.it).

Invece, Gimbe: Serve un lockdown rigoroso di 3 settimane. Gli stop&go sono sfancanti

Serve un lockdown “rigoroso” di due o tre settimane per abbattere la curva dei contagi da Covid.19. A dirlo è Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe. “Se manteniamo la strategia di mitigazione, che ha l’obiettivo primario di contenere il sovraccarico degli ospedali, ci trascineremo inevitabilmente lo sfiancante stop&go degli ultimi mesi per tutto il 2021, magari rivedendo criteri e tempistiche del sistema delle Regioni ‘a colori’ – spiega – Se invece si deciderà di perseguire una strategia Covid-free è necessario abbattere la curva dei contagi con un lockdown rigoroso di 2-3 settimane al fine di riprendere il tracciamento, allentare la pressione sul sistema sanitario, accelerare le vaccinazioni e contenere l’emergenza varianti”. Per Cartabellotta, “il numero dei nuovi casi settimanali è stabile da settimane a livello nazionale, ma in metà delle Regioni si osserva già’ un’inversione di tendenza, anche se i numeri per ora non impattano in maniera rilevante sulle curve nazionali perché si tratta principalmente di Regioni di piccole dimensioni” (Fonte SkyTG24).

Lopalco: “Il lockdown nel weekend è un’opzione intelligente”

“Il lockdown per i weekend è un’idea che ci trova favorevoli. Se il governo va in questa direzione sicuramente è una opzione abbastanza intelligente”. A dichiararlo è l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco in un’intervista sulla tv Tele Rama. “La zona gialla, dopo qualche settimana fa impennare i casi, la zona rossa li riduce. Questo lo abbiamo imparato dalla prima ondata: quello che dobbiamo fare adesso è trovare un sistema che permetta un controllo del virus, senza ammazzare l’economia. Quindi, l’idea di trovare delle soluzioni che possano, in qualche maniera, far capire al cittadino che deve diminuire drasticamente quelli che sono i contatti sociali e, quindi, le occasioni di contagio” (Fonte Tpi.it).

A noi terrorizza che Burioni sta ancora a starnazzare. Quando il 6 febbraio 2020 sul coronavirus il Zingaretti pontificava con una smorfia: “Allarmismi infondati”, il Burioni decretava: “In Italia il rischio è zero”. Ecco, sono loro il pericolo per la salute pubblica.

Burioni: la nuova moda è terrorizzare con la variante

“La nuova moda è “terrorizzare con la variante”. Vorrei farvi notare che varianti virali emergono continuamente e, fino a prova contraria, non rappresentano un pericolo. Vale per le varianti quello che vale per i cittadini: innocenti fino a prova contraria”. Lo scrive il virologo Roberto Burioni sulla pagina facebook di Medical facts. In particolare, per il medico del San Raffaele, “non c’è nessun elemento che ci faccia pensare che quelle già individuate sfuggano all’azione dei vaccini più potenti, anzi dati preliminari sembrano suggerire il contrario, anche se poi naturalmente dovremo vedere cosa succede in concreto. Per esempio, in concreto in Israele la variante ‘inglese’ – esemplifica – è contrastata impeccabilmente dal vaccino” (Fonte SkyTG24).

Crisanti: con varianti resistenti serve blocco tipo Codogno

“Se c’è un focolaio di una variante che potenzialmente può sfuggire al vaccino non basta una zona rossa ma bisogna applicare un blocco tipo Codogno”. Lo ha detto Andrea Crisanti, Direttore del dipartimento di microbiologia clinica dell’Università di Padova, intervenuto su Rainews 24. “Se l’obiettivo è quello di confinare la variante inglese misure come quelle adottate nel Regno Unito sono sufficienti, molto simili a quelle delle nostre zone rosse – ha sottolineato -. La diffusione invece, di varianti resistenti al vaccino hanno bisogno di un trattamento molto più rigoroso, non possiamo permetterci che queste si diffondano perché significa ricominciare da capo e rendere inefficaci i vaccini” (Fonte SkyTG24).

Assessore Piemonte: ragazzi si contagiano più di anziani

“Registriamo un trend crescente nella fascia di età 6-10 anni. I giovani di stanno contagiando di più rispetto agli anziani”. Lo ha reso noto l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi, nel corso di un’informativa al Consiglio regionale sull’andamento dei contagi da Covid. “La media giornaliera di contagiati è di 718 casi – ha proseguito Icardi – la riduzione è molto lenta, si evidenzia una generale costanza, con questo dato nuovo di positivi di giovane età”. Icardi ha spiegato anche che si registra una decrescita molto lenta dei ricoveri nelle terapie intensive, sub intensive e nei posti letto ordinari. Dal momento che anche giovani e bambini stanno entrando nelle statistiche, l’Assessore alla Sanità ha ribadito “le raccomandazioni di massima attenzione e di cautela per l’ingresso nelle scuole di alunni che presentano anche solo i sintomi del raffreddore” (Fonte SkyTG24).

Free Webcam Girls
151.11.48.50