Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: ‘Rimanete nel mio amore’

Condividi su...

Oggi inizia un momento di riflessione e di preghiera per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, mons. Polykarpos Stavropoulos, vicario patriarcale della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta, ed il pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, hanno scritto una lettera in cui spiegano il ‘valore’ di tale Settimana:

“Care sorelle e cari fratelli, mai come in questo tempo abbiamo sentito il desiderio di farci vicini gli uni gli altri, insieme alle nostre comunità che sono in Italia. La sofferenza, la malattia, la morte, le difficoltà economiche di tanti, la distanza che ci separa, non vogliamo nascondano né diminuiscano la forza di essere uniti in Cristo Gesù, soprattutto dopo aver celebrato il Natale.

La sua luce, infatti, è venuta ad illuminare la vita delle nostre comunità e del mondo intero: è luce di speranza, di pace, luce che indica un nuovo inizio. Sì, non possiamo solo aspettare che dopo questa pandemia ‘tutto torni come prima’, come abitualmente si dice”.

Nella lettera si mette in evidenza la ricchezza del dono: “La gratuità del dono ci ha aiutato a riscoprire la continua ricchezza e bellezza della vita cristiana, inondata dalla grazia di Dio, che siamo chiamati a comunicare con maggiore generosità a tutti. Così, non ci siamo lasciati vincere dalla paura, ma, sostenuti dalla presenza benevola del Signore, abbiamo continuato ad uscire

per sostenere i poveri, i piccoli, gli anziani, privati spesso della vicinanza di familiari e amici. Le nostre Chiese e comunità hanno trovato unità in quella carità, che è la più grande delle virtù e che, unica, rimarrà come sigillo della nostra comunione fondata nel Signore Gesù”.

Infine hanno sottolineato il valore della preghiera nel ricordo del metropolita Gennadios: “Desideriamo, infine, intensificare la preghiera gli uni per gli altri, per i malati, per coloro che li curano, per gli anziani soli o in istituto, per i profughi, per tutti coloro che soffrono in questo tempo…

La preghiera stessa infatti diventi a sua volta fonte di unità… Rimanere in Gesù vuol dire rimanere nel suo amore. Quell’amore che ci spinge ad incontrare senza timore gli altri, specialmente i più deboli, i periferici, i poveri ed i sofferenti, come Gesù stesso ci ha insegnato, percorrendo senza sosta le strade del suo tempo”.

Il tema scelto per questa Settimana è tratto dal Vangelo di Giovanni: ‘Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto’ ( Gv 15, 5-9); un richiamo al recupero dell’essenziale, in un periodo che mai come ora ha sottolineato la fragilità umana e il bisogno di valorizzare, di ricentrare la dimensione comunitaria del credere nel sussidio curato dalla Comunità monastica di Grandchamp, nel cantone svizzero di Neuchâtel.

Ne fanno parte circa 50 monache, appartenenti a diverse tradizioni ecclesiali e provenienti da differenti Paesi. La loro esperienza, avviata negli anni ’30 del secolo scorso, si basa su tre pilastri fondamentali: preghiera, vita comunitaria, ospitalità, che poi costituiscono il fondamento del sussidio che accompagna la Settimana.

Il materiale liturgico e di approfondimento che accompagna la Settimana è frutto di un lavoro collettivo, che ha visto la Commissione internazionale costituita dalla Chiesa cattolica (Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani) e il Consiglio ecumenico delle Chiese (Commissione Fede e Costituzione) riunirsi a Grandchamp dal 15 al 18 settembre 2019.

La Comunità di Grandchamp è una realtà d’ispirazione monastica che ha sede a Neuchàtel, ma anche in altri luoghi, attualmente fra Svizzera e Olanda. Fedeli alla vocazione originaria segnata soprattutto dalla preghiera per la riconciliazione tra cristiani, popoli, culture, queste ‘sorelle’ fanno parte di una storia iniziata nella prima metà del ’900 e non hanno mai abbandonato l’eredità delle pioniere. La Comunità monastica ha adottato la ‘Regola’ scritta da frère Roger Schutz, e, poco dopo, l’ ‘Ufficio’ come basi della loro vita liturgica comunitaria.

Free Webcam Girls
151.11.48.50