Numeri ufficiali Covid-19 del 31 dicembre 2020. Reale circolazione del Sars-CoV-2 è sottostimato. No al #vaccinosquadrismo #restiamoliberi

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“Secondo me, se continua così, finirà che in pieno lockdown i cittadini usciranno in massa per le strade e travolgeranno tutto e tutti. Poi vediamo chi farà le contravvenzioni e a chi” (Carlo Taormina @carlo_taormina – Twitter, 31 dicembre 2020).

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi giovedì 31 dicembre 2020

Totale casi: 2.107.166 (+23.477) (+1,13%)
In isolamento domiciliare: 544.190 (+5.889) (+1,09%)
Ricoverati con sintomi: 23.151 (-415) (-1,76%)
In terapia intensiva: 2.555 (+27) (+1,07%) [con 175 nuovi ingressi del giorno] [*]
Dimessi/Guariti: 1.463.111 (+19.960) (+1,21%)
Deceduti: 74.159 (+555) (+0,75%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 235 (+1)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Oggi troviamo purtroppo conferma a quanto stiamo ripetendo da settimane: il basso numero dei tamponi eseguiti sta mascherando la reale circolazione del virus. Incrementando il numero dei test i nuovi casi registrano una forte crescita, peraltro con valori molto elevati dei rapporti positivi/tamponi totali e positivi/casi testati. Concludiamo questo anno difficile con uno sguardo all’andamento dell’epidemia in Italia negli ultimi 30 giorni (dati Iss aggiornati alla sera del 30 dicembre). Nel periodo sono stati registrati 403.972 nuovi casi, il 47,5% tra soggetti maschi e il 52,5% tra soggetti di sesso femminile. L’età mediana dei contagiati si mantiene stabile a 48 anni, in linea con la mediana da inizio pandemia. Nel periodo il maggior numero di contagi è stato riscontrato nella fascia di età compresa tra 19 e 50 anni (42,1%, 170.217 casi); a seguire quella 51-70 (28,3%, 114.186); over 70 (17,8%, 71.961 casi) e 0-18 (11,8%, 47.608 casi). Il numero dei soggetti asintomatici, sempre negli ultimi 30 giorni, si è mantenuto sopra la soglia del 50% in tutte le fasce di età, con il valore minimo in quella 70-79 (53%) e il massimo in quella 2-6 anni (76%). I decessi sono stati 13.013, includendo anche quelli relativi a persone che hanno sviluppato la malattia prima del 30 novembre. Il tasso di letalità nel periodo considerato è 3,22%, in rialzo rispetto alle rilevazioni precedenti con periodi mobili di 30 giorni chiusi l’8 e il 16 dicembre: i valori erano rispettivamente 2,18% e 2,70%. L’Rt a livello nazionale (calcolato dal’Iss sui soggetti sintomatici) è 0.93 e si mantiene sotto il valore soglia di 1.0, confermando tuttavia la tendenza al rialzo che dura da due settimane. Liguria, Calabria e Veneto mostrano un valore di Rt superiore a 1.0; Basilicata; Lombardia e Puglia oscillano intorno a quota 1.0. L’incidenza attuale è di 134 nuovi casi per 100.000 abitanti: molto sopra la soglia dei 50 casi per 100.000 abitanti (pari a 4.311 di media giornaliera) che l’Iss ha indicato come necessaria per riprendere il controllo dell’epidemia. Lo stesso Iss indica peraltro che il dato di 134 è probabilmente sottostimato a causa del periodo festivo, che ha comportato un forte calo nel numero dei test eseguiti (Fonte Il Sole 24 Ore).

No al #vaccinosquadrismo

“La scienza ci offre l’arma più forte in questo momento: il vaccino. Restiamo uniti” (Luigi Di Maio – Twitter, 31 dicembre 2020).
Eja, Eja, Alalà! A noi! Credere, obbedire, combattere. Il Duce ha sempre ragione. Obbedire in silenzio (alla “gaia scienza” del Nuovo Ordine Mondiale).

“Potrei comprendere, a fatica, che 4 amici al bar non credano o siano dubbiosi sul vaccino Covid, ma sentire alcuni medici, infermieri ed operatori sanitari che dicono “non mi vaccino” è un ossimoro inaccettabile!’ (Myrta Merlino @myrtamerlino – Twitter, 28 dicembre 2020).

“Non le sorge il dubbio che forse non sono i vaccini in generale, ma QUESTO vaccino il problema? E che forse i dubbi di quei professionisti del mestiere sono validi? Smettiamola per favore con il #vaccinosquadrismo” (Marco Tosatti @MarcoTosatti – 31 dicembre 2020).

Vaccinisti e antivaccinisti. Le differenze di fondo
di Massimo Viglione, 30 dicembre 2020


Chi non vuole vaccinarsi, o almeno diffida di questo vaccino anti-Covid, non si sogna neanche di pretendere di impedire al prossimo che vuole vaccinarsi di farlo. Semplicemente chiede che la cosa non venga imposta a lui. Insomma, chiede la libertà di cura e ribadisce la propria piena potestà sul proprio corpo. Soprattutto tenendo conto del fatto che il vaccino serve (o meglio! dovrebbe servire, si spera o presume – meglio ancora… – che serva) proprio a impedire di essere contagiati dal prossimo e quindi di per sé garantisce dal contagio. Perché altrimenti, se il vaccino non garantisse dal contagio… a cosa servirebbe inocularsi un liquido misterioso nel proprio corpo?
Pertanto, chi non vuole vaccinarsi rivendica semplicemente il proprio diritto alla libertà di cura e alla gestione del proprio corpo, nella consapevolezza di non nuocere al prossimo che si vaccina, proprio perché si vaccina.
Viceversa, il vaccinista non solo pretende di poter avere il vaccino, ma pretende che tutti lo debbano avere, con tanto di sanzioni punitive per i disobbedienti.
Pertanto, chi non vuole vaccinarsi invoca la libertà, il vaccinista invoca il diritto dello Stato sui corpi dei cittadini.
Questo vuol dire che oggi siamo in estremo pericolo: non per il Covid, ma per la presunta soluzione al Covid.
Ovvero, il reale pericolo consiste nella fine della nostra libertà fisica e del nostro stesso diritto sul nostro corpo e su quello dei nostri cari.
Il che dimostra la veridicità di quanto dicemmo fin da marzo scorso: il Covid serve a creare le condizioni di un totalitarismo sanitario mondiale atto alla realizzazione – insieme ad altri fattori contemporanei, come il Grande Reset con l’abolizione della proprietà privata e del contante o l’inquietante processo di controllo a distanza dei nostri corpi e quindi delle nostre azioni – del Nuovo Ordine Mondiale e della rivoluzione antropologica che questo richiede.
I vaccinisti, in pratica, si rendono servi di una forma di totalitarismo statal-sanitario che è l’anticamera ai più mostruosi utilizzi del nostro corpo e di noi stessi da parte della “gaia scienza”.
Chi vuole imporre il vaccino con la forza a tutti, per paura di un’influenza sta sacrificando l’essere umano al Moloch genetista del Nuovo Ordine Mondiale. E lo fa in nome del totalitarismo statalista sanitario, nuovo vitello d’oro da adorare senza discussione.
Gli anti-vaccinisti chiedono libertà nella sicurezza; i vaccinisti sicurezza nella schiavitù e nell’idolatria, che se ne rendano conto o meno.
Oggi siamo in estremo pericolo: e la radice di questo pericolo risiede nell’abdicazione di molti alla propria libertà in nome di una chimerica sicurezza fisica.
Oggi siamo cioè alla svolta della storia umana, tra schiavitù e libertà, tra trans-umanità e creaturalità, divina e naturale.
Ma chi lo capisce?
Una cosa è certissima oltre ogni evidenza: i primi hanno tutto il mondo dalla loro parte (politica, finanza, informazione, cultura, cinema, gerarchie ecclesiastiche e preti compresi, perfino alcuni intellettuali cattolici piegatisi alla gaia scienza, che è la vera gnosi); gli altri sono soli.
Ma non sono pochi. Spetta a loro unirsi e combattere per salvare la creaturalità umana come Dio l’ha voluta.
Perché la partita in gioco non si basa sul Covid attuale e sui virus che faranno immancabilmente venire, e nemmeno sul vaccino in sé: ma sulla trans-umanizzazione o meno di ciascuno di noi.
Il nemico è la “gaia scienza” del Nuovo Ordine Mondiale: la salvezza risiede nel nemico della gaia scienza e della gnosi, ovvero nell’ordine naturale del creato come Dio lo ha voluto. Nella libera umanità di ciascuno di noi.
Doveroso è richiedere e ricevere cure mediche lecite moralmente nel rispetto della libertà personale e della sicurezza generale; immorale e suicida à piegarsi alla gaia scienza e alla gnosi mondialista e totalitaria.
Chi vuole vaccinarsi lo faccia liberamente (a proprio rischio e pericolo), ma non imponga al prossimo misure sanitarie coercitive per di più non avallate da nessuna certezza scientifica né morale sul prodotto in questione e neanche sui fini reali di chi lo produce.
Ecco cosa c’è in gioco e ognuno sta prendendo la propria posizione in questa vera e propria guerra per la civiltà e la salvezza dell’umanità. (M.V.).

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