Natale in zona rossa a Roma, controlli dei vigili anche nelle case private, calpestando l’inviolabilità costituzionale del domicilio?

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La polizia locale di Roma Capitale si prepara alle feste di Natale con un piano speciale di potenziamento di agenti e controlli su strada e anche nelle abitazioni: sarà linea dura. Così i giornali romani domenica scorso. Comunque, sembra difficile che i poliziotti locali vadano di loro iniziativa a verificare che non ci siano più di due ospiti a tavola; però pare che daranno immediata attenzione a ogni segnalazione e denuncia da parte di privati cittadini su assembramenti nelle abitazioni private (questo vedremo come molto problematico) o nelle strade (questo sarebbe ora, finalmente). Della questione non si sono solo occupato la Repubblica e Il Messaggero, ma anche La Verità e Il Giornale che hanno sottolineato il quadro costituzionale dell’inviolabilità del domicilio.

Le forze dell’ordine capitoline hanno annunciato: “A Natale e Capodanno, siamo pronti a intervenire nelle case”
di Valentina Dardari
Il Giornale, 22 dicembre 2020


Attenzione a chi abita a Roma a non sgarrare durante Natale e capodanno. Cari romani, leggetevi bene il decreto perché anche una sola svista potrebbe costarvi cara.

Come ha fatto notare La Verità, gli articoli pubblicati domenica scorsa su Il Messaggero e La Repubblica che riportavano l’annuncio fatto dai vigili della Capitale non hanno avuto la ribalta dovuta. La municipale di Roma ha infatti annunciato, in tono anche abbastanza minaccioso: “A Natale e Capodanno, siamo pronti a intervenire nelle case”. Ebbene sì, avete proprio capito. A fronte di una segnalazione, potrebbero bussarvi alla porta degli agenti in divisa anche il giorno di Natale, e non per farvi gli auguri, ma per portarvi una bella multa da pagare, sempre che venga accertato il reato.

A Roma i vigili nelle case private

A spiegarlo è stato Paolo Ferrara, delegato della polizia locale. Quello che tanto si augurava il ministro della Salute Roberto Speranza sembra essersi trasformato in realtà, almeno per quanto riguarda la città di Roma. Nonostante il capo della polizia Franco Gabrielli si fosse opposto ai controlli all’interno delle abitazioni private. Ora, secondo l’articolo 14 della Costituzione il domicilio è inviolabile, e quindi nessuno può in teoria entravi in casa con prepotenza. A meno che non si verifichino “casi eccezionali di necessità e urgenza, indicati tassativamente dalla legge”. Che però non c’è realmente. In ogni caso dovrebbe essere la polizia giudiziaria, in seguito a un mandato della magistratura, a poter effettuare le ispezioni.

Sul Messaggero, il delegato parla di violazioni del Dpcm di Natale, che tra l’altro è un decreto legge e non un decreto del premier Conte, e di reati. Andiamo per ordine. Se si invitano a casa propria due persone che hanno più di 14 anni si fa un illecito amministrativo, e in questo caso neanche la polizia giudiziaria potrebbe metterci becco. Tra l’altro un esempio che calza perfettamente è quello che riguarda l’inviolabilità di domicilio che si è verificata casa dell’imprenditore milanese di 43 anni Alberto Genovese, accusato di aver violentato una modella appena maggiorenne. Sembra, da quanto riferito, che i vicini di casa, il ballerino classico Roberto Bolle in primis, avessero più volte chiamato le forze dell’ordine lamentandosi dei continui schiamazzi provenienti dall’ormai tristemente famosa Terrazza sentimento.

Ebbene, la polizia non era però potuta intervenire perché non poteva entrare in un’abitazione privata.

Cosa dice l’avvocato

A Roma invece sembra che, al minimo schiamazzo o sentore di divertimento eccessivo, i cittadini si vedranno suonare al campanello dagli uomini armati in divisa. Intanto i controlli, almeno per ora, sono avvenuti in case vacanza e in bed & breakfast. Tutto lecito, dato che non si tratta di abitazioni private ma di strutture ricettive, come gli alberghi. Ferrara ha tenuto a precisare che le forze dell’ordine “non suoneranno campanelli a casaccio”. Meno male. Magari alla fine non suoneranno a nessun campanello e non irromperanno nelle abitazioni, ma intanto un po’ di terrorismo è stato fatto, a parole. Se invece vi dovesse capitare di essere visitati da vigili e polizia, potrete opporvi e chiamare un avvocato. Non c’è alcun obbligo da parte vostra di aprire la porta. E anche se lo fate, loro non hanno nessun titolo per entrare. Come spiegato da Alessio Paladino, penalista di Roma, “voi non siete obbligati ad aprire. Se lo fate, loro non hanno nessun titolo per varcare l’uscio. In ogni caso, avete il diritto di chiamare un avvocato”.

Foto di copertina: “La bella (e brava) Raggi” (copyright Faro di Roma, house organ del Domus Sanctae Marthae e del Campidoglio) manderà i suoi pizzardoni nelle case private dei cittadini di Roma Capitale?

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