Numeri ufficiali Covid-19 del 22 dicembre 2020. FAQ Palazzo Chigi sugli spostamenti fino al 6 gennaio. Circolare Viminale: “Rafforzare i controlli per le festività”

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Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi martedì 22 dicembre 2020

Totale casi: 1.977.370 (+13.318) (+0,68%)
In isolamento domiciliare: 578.320 (-7.386) (-1,26%)
Ricoverati con sintomi: 24.948 (-197) (-0,78%)
In terapia intensiva: 2.687 (-44) (-1,61%) [con 201 nuovi ingressi del giorno] [*]
Dimessi/Guariti: 1.301.573 (+20.315) (1,59%)
Deceduti: 69.842 (+628) (+0,91%)
[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 228 (+1)

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Attività di tracciamento
La possibilità di mettere sotto controllo l’epidemia è strettamente correlata al recupero di un efficace tracciamento dei contatti sul territorio. Attività che, lo abbiamo visto più volte in questi mesi, esercita una fortissima pressione sul personale sanitario dedicato: raggiungere la soglia dei 6.000 casi giornalieri significa mettere gli operatori nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo con piena efficacia e senza gli eccessi con i quali si stanno confrontando da molti mesi. Per tradurre questa considerazione in numeri possiamo ricordare che, in condizioni ottimali, una singola intervista a un contatto richiede 2 ore: tempo che corrisponde a 4 interviste al giorno per ogni singolo operatore. Il numero medio dei contatti da tracciare è di 10 per soggetto positivo. Un valore che si alza, fino a raggiungere i 30-40 al giorno, nel caso delle fasce più giovani della popolazione (per esempio di chi frequenta le scuole in presenza). Rientrare in questi parametri permetterebbe di gestire l’epidemia: come gli operatori sanitari hanno fatto con pieno successo prima di essere travolti da numeri del tutto fuori controllo.

Dati sulla Cina
Qualche dato di sintesi sulla Cina, il Paese dove tutto ha avuto inizio a gennaio di quest’anno e che è stato l’osservato speciale fino a quando il contagio si è diffuso su larga scala nel resto del mondo. I casi totali sintomatici (fonte Prc National Health Commission, che registra separatamente gli asintomatici) erano alla sera del 21 dicembre 86.967; i pazienti curati e dimessi da inizio pandemia 81.909; le infezioni in corso 324; i pazienti in condizioni severe 4; i contatti stretti di soggetti positivi 893.304, dei quali 7.850 ancora sottoposti a osservazione da parte del personale sanitario. Il tasso di letalità tra i soggetti sintomatici è del 5,3%, con 4.634 decessi totali: l’ultimo dei quali risale al 18 maggio (Fonte Il Sole 24 Ore).

Decreto Legge 172/2020

Le FAQ di Palazzo Chigi sugli spostamenti consentiti fino al 6 gennaio 2021
Il 18 dicembre il Governo ha approvato nuove misure che integrano i provvedimenti già emessi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Palazzo Chigi ha aggiornato la pagina delle FAQ provando a spiegare cosa si potrà fare e cosa no: QUI.

La Circolare del Viminale ai Prefetti: “Rafforzare i controlli per le festività”
Il Ministero degli Interni ha inviato una circolare ai prefetti, firmata dal Capo di Gabinetto, Bruno Frattasi fornendo indicazioni sulle misure adottate con il Decreto legge 172/2020 per fronteggiare la possibile diffusione del Sars-CoV-2 durante le festività, ribadendo l’importanza di garantire “i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alla restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale”: QUI

Il modello di autocertificazione (è sempre quello di ottobre scorso) per gli spostamenti da scaricare: QUI.

Lo #stronzoazonzo, se va in giro, segue solo la sua natura di #stronzoazonzo. Nel caso di specie, non diamo la colpa allo #stronzoazonzosuglisci, poiché segue la sua natura di #stronzoazonzo. La colpa, la diamo al #brancodibalordi che ci “governa” dritto nel #baratro (resistendo a campare bullonnati alle poltrone con l’ausilio dell’emergenza sanitaria, fino al semestre bianco, quando saranno blindati pure) e non pone attività sanzionatorie di carattere penale a chi infrange le regole (occupandosi invece a colorare lo stivale o stabilendo quando, come, con chi, in quanto possiamo visitare amici e parenti, ignorando la povertà drammaticamente in aumento nel Paese e gli assembramenti nelle città).

Israele, Netanyahu convoca governo, verso terzo lockdown
Il Premier Benyamin Netanyahu ha convocato per domani il gabinetto di governo per affrontare la situazione Covid-19 nel paese. Lo riportano i media. È molto probabile – come ha detto il Ministro della sanità Yuli Edelstein – che si vada ad un nuovo lockdown: il terzo da inizio pandemia. “Abbiamo perso l’occasione per una nuova stretta ed ora – ha spiegato – non c’è altra soluzione che un nuovo lockdown. Siamo in una situazione critica: abbiamo perso tempo e la situazione dell’infezione indica che non abbiamo altra scelta. Siamo entrati in una terza ondata”. Poi ha aggiunto che l’effetto dei vaccini “si vedrà tra due o tre mesi”. I casi nelle ultime 24 ore sono stati oltre 3.500 con un tasso di contagio al 4,2% a fronte di 86.857 tamponi. Intanto sta procedendo la vaccinazione di massa che in questa fase riguarda in particolare gli over 60: secondo Haaretz finora sono state immunizzate oltre 11.000 persone che si aggiungono ai circa 15mila del personale medico. Tra chi si è vaccinato, dando così un esempio ai suoi fedeli, c’è stato il rabbino ortodosso Gershon Edelstein, 97 anni, Presidente del Consiglio dei Saggi della Torah.vaccine.

Vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione
«Quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili» è «moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione». È quanto scrive la Congregazione per la Dottrina della Fede nella sua «Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19» pubblicata ieri 21 dicembre, a firma del Prefetto Cardinale Luis Ladaria e del Segretario Arcivescovo Giacomo Morandi.

“Trattare l’etica e la morale al ribasso perché sono strade troppo esigenti rispetto al vivere della gente è esattamente ciò che provoca la corruzione e la relativizzazione dei valori. Utilizzare i feti abortiti per il vaccino, non è la strada che potrà risolvere la pandemia” (Don Salvatore Lazzara – Twitter, 21 dicembre 2020). E questo a parte del fatto puramente emergenziale sanitario, che i vaccini (spinti dal business big pharma) non sono l’unica PROFILASSI (e non sono neanche una CURA) e certamente non una soluzione “miracolosa”.

“Ormai hanno perso la testa e perso ogni autorità morala. Cosa gravissima. Ma la coscienza ci dice che è una cosa immorale. Stanno portando i cattolici a compiere atti contro la coscienza. Non è opera dello Spirito” ( Giuseppe Spinella).

Sala Stampa della Santa Sede
Comunicazione di servizio, 22 dicembre 2020

In considerazione delle nuove restrizioni adottate per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19, come comunicato dalla Prefettura della Casa Pontificia, il prossimo 25 dicembre, Solennità del Natale del Signore, Papa Francesco pronuncerà il Messaggio natalizio e impartirà la benedizione “Urbi et Orbi” nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano. Nei giorni 26 e 27 dicembre 2020 e 1°, 3 e 6 gennaio 2021, la recita dell’Angelus avverrà nella Biblioteca.

Un balconazo qualsiasi.
Il Dpcm Pasqua 2021.
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