Mazara del Vallo in festa per la liberazione dei pescatori

Condividi su...

Sono in navigazione verso Mazara del Vallo gli equipaggi del ‘Medinea’ e ‘Antartide’, liberati giovedì scorso a Bengasi, dopo la visita del premier Giuseppe Conte e il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, al generale Khalifa Haftar. I due pescherecci sono partiti venerdì e stanno navigando in direzione della Sicilia, dove contano di arrivare nella mattinata di domani. A Mazara del Vallo da giovedì è festa tra i familiari che vivono ancora le loro giornate all’interno dell’aula consiliare del Comune, come ha affermato mons. Domenico Mogavero:

“Siamo felicissimi di questa notizia, tanto più bella quanto inaspettata. Tre mesi vissuti insieme ai familiari ci avevano resi scettici ma ora l’incubo è finito. Aspettiamo di trascorrere queste ore di attesa per riabbracciarli. Questo è il più bel regalo di Natale per le famiglie. La gioia è tutta loro ma è anche nostra… Un ringraziamento va all’Unità di crisi, al Governo tutto per l’impegno lungo e faticoso per superare mille difficoltà e giungere alla bella notizia di questa mattina. Un abbraccio grande ai familiari e ai 18 marittimi”.

A Radio Vaticana mons. Mogavero ha parlato di bella notizia: “Sono stati giorni oscurati, offuscati da questa prigionia, soprattutto per le famiglie, per una città e forse anche per l’Italia intera, che andava prendendo consapevolezza di una tragedia, di un dramma che si consumava nella nostra città e sulla sponda libica, nel carcere dove i nostri 18 pescatori erano tenuti. Una bella notizia perché finalmente libera il cuore da un’angoscia che si faceva insopportabile con una rabbia ben contenuta con dignità dai familiari, ma una rabbia forte per un’ingiustizia che ritenevano tale, fatta a loro, alle loro famiglie e ad una città”.

Infine ha sottolineato la necessità di pace in Libia: “Se una delle conseguenze potesse essere questa,  un corollario di pacificazione anche tra le due realtà, la Cirenaica con Bengasi e la Tripolitania con Tripoli, ecco, accetteremo anche la sofferenza di questi 108 giorni per ridare pace a un popolo che è molto amico dell’Italia, a cui l’Italia si sente molto vicina e che sta soffrendo ormai da anni le conseguenze di una guerra civile che insanguina città e paesi e che ha spopolato anche due belle Chiese”.

Negli auguri natalizi al Corpo Diplomatico il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato la situazione nel Mediterraneo, invocando la politica del ‘multilateralismo’: “In primo luogo il mio pensiero non può che andare al Mediterraneo, un’area che molti popoli possono chiamare casa. Un’area, tuttavia, che durante l’ultimo decennio, è gradualmente diventata teatro di drammatiche crisi.

La condizione della Libia e le altre situazioni conflittuali, spesso anche tragicamente accantonate, producono non soltanto una dolorosa scia di lutti e tante umane sofferenze, ma sono moltiplicatrici di minacce transnazionali, di terrorismo, di radicalizzazione”.

Quindi ha chiesto interventi per combattere il radicalismo nei giovani: “Occorre intervenire sulle radici profonde che alimentano questi fenomeni. Accanto alle misure di contrasto servono azioni che vadano a incidere sulla crescita e lo sviluppo secondo modelli inclusivi e sostenibili, a partire da investimenti adeguati nell’istruzione, nella salute, nella cultura, per i giovani.

Sono sfide comuni a molte aree del mondo e, per affrontarle, non vi è altra scelta che infondere nuovo vigore al multilateralismo, contro resistenze che, mascherate con il rilancio di polverose parole d’ordine nazionalistiche, sono inevitabilmente causa di tensioni, di crisi e di povertà”.

Infine ha offerto il contributo dell’Italia: “I rapporti internazionali possono essere fondati soltanto su condivisione della responsabilità, su trasparenza, sulla centralità della persona e dei diritti umani, e l’Italia, con i valori di libertà, democrazia e pace che caratterizzano la sua Costituzione, intende contribuirvi”.

(Foto: Palazzo Chigi)

Free Webcam Girls
151.11.48.50