Papa Francesco: Maria si è aperta alla grazia di Dio

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Alle ore 7 di questa mattina, nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, papa Francesco si è recato in piazza di Spagna per un atto di venerazione in forma privata a Maria Immacolata. Quindi, sotto la pioggia, ha deposto un mazzo di rose bianche alla base della colonna dove si trova la statua della Madonna, come ha detto il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni: “Si è rivolto a Lei in preghiera, perché vegli con amore su Roma e sui suoi abitanti, affidando a Lei tutti coloro che in questa città e nel mondo sono afflitti dalla malattia e dallo scoraggiamento”.

Poco prima delle ore 7.15, il papa ha lasciato piazza di Spagna e ha raggiunto santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all’icona di Maria Salus Popoli Romani e celebrato la messa nella Cappella del Presepe.

Ed è stato proprio il papa a dirlo ai fedeli dopo la recita dell’Angelus: “Come sapete, oggi pomeriggio non avrà luogo il tradizionale omaggio all’Immacolata in Piazza di Spagna, per evitare il rischio di assembramento, come disposto dalle autorità civili, alle quali dobbiamo obbedire.

Ma questo non ci impedisce di offrire alla nostra Madre i fiori che lei più gradisce: la preghiera, la penitenza, il cuore aperto alla Grazia. Questa mattina, presto, mi sono comunque recato in forma privata in piazza di Spagna, e in seguito a Santa Maria Maggiore, dove ho celebrato la messa”.

Prima della recita dell’Angelus papa Francesco ha ricordato che oggi si celebra una delle meraviglie della Salvezza: “L’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Anche lei è stata salvata da Cristo, ma in un modo straordinario, perché Dio ha voluto che fin dall’istante del concepimento la madre del suo Figlio non fosse toccata dalla miseria del peccato.

E dunque Maria, per tutto il corso della sua vita terrena, è stata libera da qualunque macchia di peccato, è stata la ‘piena di grazia’, come l’angelo la chiamò, e ha goduto di una singolare azione dello Spirito Santo, per potersi mantenere sempre nella sua relazione perfetta con il suo figlio Gesù; anzi, era la discepola di Gesù: la Madre e la discepola. Ma il peccato non c’era in Lei”.

Ciò a cui la Madonna è stata chiamata fin dall’inizio anche i cristiani sono chiamati a raggiungerlo: “E quello che per Maria è stato all’inizio, per noi sarà alla fine, dopo essere passati attraverso il ‘bagno’ purificatore della grazia di Dio.

Quello che ci apre la porta del paradiso è la grazia di Dio, ricevuta da noi con fedeltà. Tutti i santi e le sante hanno percorso questa strada. Anche i più innocenti erano comunque segnati dal peccato di origine e hanno lottato con tutte le forze contro le sue conseguenze. Loro sono passati attraverso la ‘porta stretta’ che conduce alla vita”.

Però per raggiungere la Salvezza non è necessario ‘fare i furbi’: “Questo sì è il senso cristiano del profittare del giorno: non godere la vita nell’attimo che fugge, no, questo è il senso mondano. Ma cogliere l’oggi per dire ‘no’ al male e ‘sì’ a Dio; aprirsi alla sua Grazia; smetterla finalmente di ripiegarsi su sé stessi trascinandosi nell’ipocrisia. Guardare in faccia la propria realtà, così come siamo; riconoscere che non abbiamo amato Dio e non abbiamo amato il prossimo come dovevamo, e confessarlo”.

La Salvezza si raggiunge con la conversione: “Questo è iniziare un cammino di conversione chiedendo prima di tutto perdono a Dio nel Sacramento della Riconciliazione, e poi riparare il male fatto agli altri. Ma sempre aperti alla grazia. Il Signore bussa alla nostra porta, bussa al nostro cuore per entrare con noi in amicizia, in comunione, per darci la salvezza”.

(Foto: Vatican Media)

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