A Loreto si accendono i falò per la venuta della Santa Casa

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Con la festa della Venuta della Madonna, di origini antichissime, si rievocano i fuochi che nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 furono accesi per illuminare la via alla ‘Santa Casa’ in arrivo a Loreto. La festa liturgica della Madonna di Loreto ricorre il 10 dicembre, in ricordo della data dell’arrivo della Santa Casa di Nazareth a Loreto.

Secondo la tradizione, la Santa Casa di Loreto è parte dell’abitazione della Vergine, la quale era costruita da una grotta scavata nella roccia e da una camera antistante. Quest’ultima fu trasportata nel 1291, secondo la tradizione per ‘mistero angelico’ da Nazareth, prima nell’antica Illiria per poi giungere sul colle lauretano il 10 dicembre 1294.

Quando i crociati nel 1291 furono espulsi dalla Palestina, la casa in muratura fu trasportata nell’antica Illiria, nell’attuale città di Tersatto, dove sorge oggi un santuario mariano. Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, la casa fu trasportata in Italia, nelle terre dell’antico comune di Recanati e fu posta su una pubblica strada dove tutt’ora è custodita.

La tradizione devozionale racconta che tale trasposto fu opera degli angeli, ma le recenti ricerche su base archeologica e filologica, propongono la fondata ipotesi che la Santa Casa sia stata trasportata in modo provvidenziale con un trasporto via nave, sotto la protezione dall’alto.

Alcuni indizi fanno pensare che gli autori del trasporto, non siano stati gli angeli del cielo, ma una famiglia denominata Angeli. Era il 17 maggio 1900 quando Giuseppe Lapponi, archiatra pontificio di Leone XIII, indicava di aver letto negli archivi vaticani alcuni documenti che indicavano una nobile famiglia bizantina di nome Angeli, che salvò i materiali della Casa della Madonna dalla devastazione mussulmana e li fece trasportare a Loreto.

In questa occasione nelle campagne maceratesi ancora oggi si accendono i fuochi ed il comitato del pellegrinaggio da Macerata a Loreto annuncia la data di questo tradizionale pellegrinaggio per ringraziare la Madonna da parte degli studenti: sabato 12 giugno 2021.

Ed il comitato, prendendo spunto dal messaggio di mons. Luigi Giussani del 2003, invita a non farsi dominare dalla paura: “In questo periodo così vertiginoso, di fronte alla malattia che colpisce sempre più da vicino e alle difficoltà anche economiche, affiorano dal fondo di noi stessi domande profonde. Quante volte, di fronte ad esse, può dominare in noi la paura! La paura del nulla. La paura che, in fondo in fondo, niente valga la pena, perché tutto finisce”.

Però non è superficialità questo appello, ma un modo nuovo di guardare la realtà: “Tante volte ci siamo testimoniati che durante il pellegrinaggio, quando la fatica sembrava vincere, quel che ci ha aiutato è stato avere un amico al nostro fianco e una voce che ci guidava. Anche nella circostanza della pandemia che stiamo attraversando abbiamo bisogno di rintracciare quella presenza e quella voce, che non ci tolgono la fatica, ma ci permettono di viverla lietamente”.

Ed ecco che i fedeli maceratesi ricordano in questa notte il passaggio della Casa di Nazareth: “Ogni anno, il 9 dicembre si festeggia la ‘Veglia della Venuta’ per ricordare il lungo viaggio della Santa Casa, abitata da Maria, Gesù e Giuseppe, da Nazareth a Loreto, sul colle dove oggi sorge il Santuario.

Nella tradizione, fin dal ‘600, in questa notte si accendevano i fuochi nelle campagne. Davanti alle domande e alla paura che caratterizzavano anche quel tempo, l’arrivo della Santa Casa era percepito come un segno che Dio ridesta la speranza. Con i fuochi si voleva quasi indicare la strada, tanto era il bisogno di stabilire un nesso tra la propria vita e la Madonna, ‘di speranza fontana vivace’”.

Però, a causa del Covid 19, non sarà possibile accendere i falò nelle piazze ed il Comitato del Pellegrinaggio propone un gesto ‘da casa’ comune a tutti:

“In comunione con l’Arcivescovo di Loreto e il Vescovo di Macerata, anche in occasione del Giubileo Lauretano 2019-2021, abbiamo allora pensato di proporre a tutti, in Italia e nel mondo, il prossimo 9 dicembre alle ore 19 di accendere una candela o un lume (o un fuoco in campagna, se possibile), recitando in famiglia o personalmente le Litanie Lauretane, integrate con le nuove invocazioni aggiunte da papa Francesco, e poi esporre il lume alla finestra, per far memoria di quel punto preciso in cui l’impossibile è accaduto:

il Mistero, che è all’origine di noi in questo istante, ha preso una forma umana, attraverso il sì di una ragazza. Con questo gesto semplice, alla portata di tutti, domandiamo di essere disponibili ad accogliere Gesù che viene, chiedendo alla Madonna il coraggio di attraversare questi tempi difficili, come ci ha proposto papa Francesco nella telefonata dello scorso 13 giugno”.

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