La sanità calabrese. Tragicommedia che sta assumendo risvolti da vergogna mondiale. Da affidare ad un Procuratore della Repubblica calabrese di una Procura in Calabria

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Non c’è pace per la Calabria, in mano alla ‘ndrangheta. Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza ha anticipato a la Repubblica che intende rinunciare per “motivi personali” all’incarico di Commissario ad acta alla sanità della Calabria. Gaudio fu scelto dal governo, dopo le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli (“Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto su richiesta del Ministro, per il rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni”, disse all’ANSA) e la precedente sostituzione di Saverio Cotticelli (“Da uomo delle istituzioni mi sono immediatamente dimesso perché chi sbaglia se ne deve andare, e io ho sbagliato”, disse in un’atmosfera surreale, ospite della trasmissione “Non è l’Arena” condotta da Massimo Giletti su La7) [*].

Eugenio Gaudio.

In una diretta su Facebook tenuta in serata di ieri, il Governatore facente funzioni della Calabria Nino Spirlì aveva detto: «Il rettore Gaudio che ha alle spalle un carriera medica che non finisce mai e un curriculum veramente eccellente. Ha grandi capacità anche amministrative, e per questo, pur permanendo il rifiuto dello strumento del commissariamento, mi piace pensare che, perché figlio di questa terra, possiamo immaginarlo come il primo assessore alla sanità del secondo periodo della Calabria».

“Il 7 novembre si è dimesso Cotticelli, ieri Zuccatelli, oggi Gaudio: tre commissari bruciati in dieci giorni, una vergogna mondiale” (Enrico Mentana – Facebook, 17 novembre 2020).

Vergogna mondiale… La sanità in Calabria è gestita dalla n’drangheta e fino a che non verrà affidato il commissariamento alla Procura della Repubblica e ad un Procuratore della Repubblica calabrese, che risiede e lavora in un Tribunale in Calabria, la sanità calabrese è alla mercé della malavita. In concreto, speriamo che diano tutta la sanità calabrese in mano al Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri il prima possibile.

Il governo #brancodibalordi non ha gli strumenti per gestire il settore sanitario calabrese. Un settore del quale ci siamo interessati in tempi non sospetti e i dati calabresi sull’emergenza Covid-19 non ci hanno mai convinto, già da quando la Santelli toglieva la possibilità alle Asp di gestire i dati. Il governo è il primo responsabile stabile sia dal punto di vista amministrativo sia penale In Calabria c’è la ‘ndrangheta e gestisce tutto sempre e solo lei. La Calabria affonderà nella sua omertà. L’omertà in tempo di pandemia non paga… te la fa pagare cara.

Gaudio non cita le polemiche di questi giorni per un’inchiesta penale che lo riguarda e ha spiegato che la scelta è stata esclusivamente personale: «Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare». Ma è abbastanza probabile che ad incidere sulla sua decisione, invece, siano state le polemiche di questi giorni, inclusa la scelta di Gino Strada di non affiancarlo nell’incarico.

“Ringrazio il Governo per la fiducia e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi”, ha scritto Gino Strada, aggiungendo una precisazione: “Sono abituato a comunicare quando faccio le cose  – a volte  anche dopo averle fatte – quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire”. In una lettera aperta Strada ha scritto. “Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini”.

Sull’inchiesta penale che lo riguarda, Gaudio chiude la polemica: «Il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per la mia presunta turbativa nei concorsi. Ne esco come ne sono entrato, pulito».

Fino a ieri si sapeva che Gaudio, ormai il terzo ex Commissario ad acta alla salute calabrese, era indagato dalla Procura di Catania dal 29 giugno 2019 nell’ambito dell’inchiesta “Università bandita”, per concorso in turbativa nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi universitari truccati. Come riporta il quotidiano Domani, Gaudio aveva ricevuto l’avviso di conclusione di indagine e subito dopo era stato interrogato. Gaudio si è fatto interrogare – scrivono Domani – e la sua difesa ha fatto riflettere gli inquirenti, che propendevano per una richiesta di archiviazione nei suoi confronti. Però, l’archiviazione deve ancora essere approvata dal giudice.

Nell’inchiesta “Università bandita” oltre a tutte le cariche di prestigio dell’Università di Catania, erano indagati anche l’ex rettore dell’Università di Roma La Sapienza e Marco Montors, Rettore dell’Humanitas University di Rozzano. Secondo i Pm, Gaudio avrebbe pilotato le nomine dei concorsi. Le prove sotto indagine sono 27, ma le procedure concorsuali truccate potrebbero essere addirittura 124 . I concorsi, secondo chi indaga, sarebbero stati organizzati prima sulla base del vincitore, stilando un bando ad hoc per pilotarne il risultato. Per quanto riguarda le persone coinvolte nelle indagini, sono al momento 66: 40 professori dell’Università di Catania e 20 degli atenei di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona.

Infine, la notizia che nella giornata di ieri l’ex generale Saverio Cotticelli, ex Commissario ad acta alla sanità calabrese, si è recato negli uffici della Procura di Catanzaro, dove è stato ricevuto dal Procuratore capo Nicola Gratteri. Nessuna indiscrezione – per come riferisce la Gazzetta del Sud – sui contenuti del colloquio e sulle denunce fatte da Cotticelli. Di certo c’è che all’atto delle sue dimissioni, l’ex commissario ad acta aveva “promesso” che si sarebbe recato in Procura per denunciare “le pressioni” subite. Se ne capirà molto di più nei prossimi mesi. Intanto l’attenzione della Procura sull’emergenza Covid-19 rimane alta. Basti pensare che soltanto qualche giorno addietro a denunciare abusi, negligenze e inadempienze erano stati i sindacati.

[*] Siamo trascinati in un vortice folle. In Calabria un commissario ad acta dopo una surreale intervista sostituito con un quasi “negazionista” che abbocca alle bufale – 9 novembre 2020

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Speranza: contributo Strada sarà importante per Calabria
“Abbiamo approvato un decreto ad hoc per la sanità calabrese e ci sono finalmente strumenti che consentono di velocizzare la spesa di risorse, ma ora è necessario parlarsi in  queste ore e individuare immediatamente una figura per la Calabria. Zuccatelli ha sempre fatto bene, poi è spuntato il video che ha provocato una reazione nella comunità calabrese e quindi abbiamo valutato per un’altra soluzione. Stamani per Gaudio è emersa questione familiare ma siamo impegnati per trovare una soluzione adeguata e valorizzare il decreto. Ora si tratta di risolvere la questione in poche ore”.
“Ritengo che il contributo di Gino Strada sarà importante per la Calabria. Valuteremo con lui e la sua squadra quali saranno le modalità più opportune per svolgere questo impegno”. Lo ha detto il Ministro della salute Roberto Speranza a Carta Bianca su Rai 3.
“Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria. Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto. Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno”. Lo rende noto Gino Strada, fondatore di EMERGENCY, attraverso i suoi canali social.
In Calabria Emergency si occuperà di gestire gli ospedali da campo, darà supporto nei Covid Hotel e anche nei punti di triage degli ospedali, già a partire dalle prossime ore. Il coinvolgimento dell’associazione di Gino Strada nel supporto alla difficile situazione del coronavirus in Calabria è stato definito con un accordo con il Dipartimento della Protezione Civile, che ha precisato: “Considerando l’evoluzione della situazione epidemiologica in atto si è ritenuto che l’Associazione Emergency possa contribuire a rispondere ad urgenti esigenze di assistenza socio-sanitaria alla popolazione”.

Di Maio: bene Strada per fare uscire Calabria da crisi
“Sono certo che Gino Strada con la sua Emergency darà un importante contributo per permettere alla Calabria di uscire da una situazione davvero difficile. Le sue competenze e la sua passione saranno messe a disposizione di tutti i calabresi che si meritano il meglio”. Lo scrive su Facebook il Ministro degli esteri Luigi Di Maio, dopo l’annuncio dell’accordo di collaborazione tra Emergency e la Protezione civile sull’emergenza sanitaria in Calabria. “Massimo sostegno e fiducia a Gino Strada – aggiunge- professionista serio che tutto il mondo ci invidia. Adesso concentriamoci solo sul lavoro da fare in una regione martoriata da politiche fallimentari che hanno colpito la sanità a discapito dei cittadini”.

Gratteri: Strada non va bene per la Calabria, serve un manager – “Gino Strada non va bene per la Calabria. So le cose straordinarie che ha fatto in Africa, ma il problema in Calabria non sono gli ospedali da campo, ma le ruberie e l’acquisto dei materiali medici. C’è bisogno di un manager, non di un medico. E non c’è bisogno nemmeno di ospedali da campo come se fossimo in Afghanistan: in Calabria ci sono 18 ospedali chiusi, meglio riaprire quelli. Come commissario, andrebbe bene un calabrese emigrato per fame, che ha fatto i concorsi al nord perché non ha voluto fare i concorsi deviati dalle mafie al sud, un professore universitario. Avrei un nome ma non lo dico“. Lo ha detto il Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri a Otto e mezzo su La7 (Fonte SkyTG24).

Foto di copertina: Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza e dimissionario neo Commissario ad acta della sanità calabrese.

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