Numeri ufficiali Covid-19 del 31 ottobre 2020. Aspettare, per vedere cosa fa, significa lasciare il Sars-CoV-2 fare l’unica cosa che sa fare: replicarsi, sempre più velocemente

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I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi sabato 31 ottobre 2020

In isolamento domiciliare: 331.577 (+24.531) (+7,99%)
Ricoverati con sintomi: 17.966 (+972) (+5,72%)
In terapia intensiva: 1.843 (+97) (+5,56%)
Deceduti: 38.618 (+297) (+0,78%)

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 152 (oggi, dopo quattordici giorni, risale)
Il valore è al livello tra il 21 e 20 marzo 2020 (dal 30 settembre).

E già, si risale… La prima ondata dopo la curva di monte ha definito anche la curva di valle, che ora risale. E la sua risalita sarà lenta e inesorabile. Adesso il problema degli #stronziazonzo sarà il Santo Natale (ridotta alla celebrazione del consumismo sfrenato) e come aggirare il nuovo Dpcm per fare il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre… #stronziazonzo che il coronavirus cinese di wuhan non lascerà troppo a zonzo. #ilvirusringraziaedilaga in una moltiplicazione esponenziale, l’unica cosa che sa fare. Invece, l’Homo sapiens sapiens ha le capacità di andare oltre. Userà questa possibilità che suo Creatore gli ha dato?

La domanda resta una sola, il termine “crescita esponenziale dei contagi” è stato compreso (e non diciamo neanche “bene”) dagli italiani? Probabilmente per la maggior parte della gente no. Vediamo con il video che segue di illustrare e rendere più semplice in pratica la comprensione di ciò che nel calcolo matemarico si verifica, quando vi é un fattore che si moltiplica in modo esponenziale, buona visione! E speriamo che vi perdete il sonno tranquillo e la strafottente superbia del #andratuttobene #celofaremo…

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi, dal 21 febbraio 2020 [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione

Due domande (e risposte) chiave. La prima: quanto stiamo davvero individuando i positivi, mentre celebriamo il continuo incremento dei tamponi? Purtroppo poco, visto il parallelo incremento del rapporto positivi/tamponi: considerando i soli test diagnostici (escludendo quelli per verifica di guarigione) a livello nazionale siamo ormai vicini al 20%; in Lombardia e in altre aree del Paese al 25%. Un rapporto in linea con quello di marzo-aprile. Parametrando i dati è ipotizzabile, con un po’ di ottimismo, che in questo momento si riesca a individuare un positivo su 3. Ma non è azzardato stimare il numero dei contagi in 6-8 volte la parte visibile, con una platea vastissima di asintomatici che sfugge al tracciamento. Seconda domanda: quanto ci costa ogni giorno di attesa rispetto all’adozione di misure efficaci? Il virus è per sua natura capace di fare una sola cosa: replicarsi, 24 ore su 24. Non si ferma davanti alle fasce orarie e alle blande raccomandazioni (spesso disattese) sul comportamento. Continuerà a replicarsi, nei prossimi giorni, con vigore crescente: nel week end, quando i numeri calano, è perché si fermano i laboratori, non il virus. Se anche il numero dei casi restasse stabile (cosa del tutto improbabile) attendere dieci giorni per attuare misure più efficaci comporterebbe almeno 300.000 nuovi casi. Sempre sui parametri attuali ci sarebbero 15-18.000 nuovi ricoveri, con 1.500-1.800 pazienti in più in terapia intensiva. E, dopo il blocco, per 14 giorni avremmo un effetto trascinamento al rialzo prima di vedere la curva rallentare. Il fatto che tutta l’Europa sia più o meno nelle stesse condizioni non ci esime dal vedere i risultati ottenuti nei Paesi Asiatici: non solo in Cina, ma anche in Corea, Giappone, Taiwan (oltre 200 giorni senza casi interni). La strategia è unica: bloccare immediatamente il virus quando esprime numeri piccoli, anticipare le misure di contenimento e tenerlo sotto controllo. Non è stato fatto. Aspettare, per vedere cosa fa, significa lasciargli fare l’unica cosa che sa fare: replicarsi, sempre più velocemente (Fonte Lab24/Il Sole 24 Ore).
Siamo in mano di un #brancodibalordi

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Siamo nelle mani di una #brancadibalordi

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