«Facite Ammuina!!!»… e il branco di pecore bianche che si fa manipolare

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Chi se lo scorda è perduto… L’ha riportato alla memoria questa mattina Valentina Villano, in un post Facebook (che riporto di seguito) fuori dal branco. Ma si sa, lei è donna intelligente e acuta. Lei ragiona con la sua testa, facendo funzionare il cervello con tutte le sue rotelle… nell’occorrenza anche quelli di scorta. Insomma, una pecora nera, visto il momento contingente, con tutte quelle bianche a fare ammuina (nel nome dell’disobbedienza “civile”). Ma non è la pecora nera ad essere diversa, sono quelle bianche ad essere tutte uguali tra loro (il primo pensiero che ho postato questa mattina sul mio diario Facebook, riproponendo un post di esattamente un anno fa…).

Quindi ripropongo l’aneddoto da lei evocato. Da rileggere e da ricordare, con profitto. Sono fiero di avere questa donna a mio fianco. Lei è una Signora. Signori si nasce e lei lo nacque (usando la battuta famose di quel grande Napoletano che rappresenta la Napoli vera, Totò, che disse la frase «Signore si nasce ed io lo nacqui, modestamente!» , interpretando il personaggio di Ottone degli Ulivi, dal nome di battaglia “Barone Zazà”).

L’espressione “fare l’ammuina”, da lei usata nel suo post che segue, fa riferimento ai fatti – cortesemente non dire “accaduti”, ma fomentati da interessi, per niente “occulti”… come i problemi che non “ci sono”, ma vengono creati da quelli che sono bravissimi a crearli e mentre stai cercando la soluzione, ne creano altri – del branco di pecore bianche tutte uguali tra loro, che si è riversato nelle strade napoletane ieri sera. E ripeto quello che ho scritto a caldo, in un mio post Facebook e che ho ripreso nel consueto articolo della sera con i numeri Covid-19 [Abbiamo ancora spazio per agire, ma il tempo si sta esaurendo rapidamente]:
«Una vergogna.
Disobbedienza INcivile (non civile).
Mettono in pericolo non solo se stessi (e andando a mandare in tilt il sistema sanitario quando si ammaleranno), ma gli altri, che rispettano le regole.
Vanno messi in galera tutti.
Serve l’esercito per le strade, SUBITO».

Napoli, ieri notte 23 ottobre 2020.

Si raccoglie quello che si è seminato, come ha osservato l’amico Attilio Giordano (anche lui citato nel mio articolo ieri sera):
«Tre regole andavano rispettate:
1) Distanziamento interpersonale.
2) Indossare la mascherina.
3) Lavarsi spesso le mani.
Ve ne siete altamente infischiati, in un’orgia del tutti insieme appassionatamente. Spiagge piene, navigli ingolfati, movida notturna senza controllo, baci e abbracci. Sodoma e Gomorra al vostro cospetto sembrano Amalfi e Positano. Ora tutti in piazza al grido: è un gomblotto. No al lockdown. Vogliamo lavorare. Ognuno si passi la mano per la coscienza e chi è senza peccato scagli la prima pietra».

I numeri ufficiali Covid-19 del 23 ottobre 2020: abbiamo ancora spazio per agire, ma il tempo si sta esaurendo r:apidamente. E nel contempo i comportamenti irresponsabili e folli non aiutano certamente. Anzi. Coprifuoco in Campania, proteste a Napoli in diretta video.

Quindi, il post Facebook di Valentina Villano, di questa mattina:
«Napoli non è quella di ieri sera, che ha dato il peggio di sé. I Napoletani sono un popolo intelligente che trovano sempre singolari soluzioni ai problemi, la famosa arte di arrangiarsi. Credo che ci siano delle volontà particolari che vanno ad aizzare quella fetta di persone facilmente manipolabili, volontà specifiche di fare l’ammuina, perché di questo si tratta. Né più, né meno».

Facciamo ammuina ¡¡¡ jajajajajajajajajajajajaja !!!

Ordine: Facite Ammuina!!!

Art. 27 – Facite Ammuina
All’ordine Facite Ammuina:
tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa
e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora:
chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra
e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta:
tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa
e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio
passann’ tutti p’o stesso pertuso:
chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à.


Di questo articolo del falso Regolamento della Real Marina del Regno delle Due Sicilie in Gran Tenuta (Napoli, 1851) esistono copie – ancora oggi vendute ai turisti ignari nei mercatini napoletani – firmati dai fantomatici Ammiraglio Giuseppe di Brocchitto e Maresciallo in capo dei legni e dei bastimenti della Real Marina Mario Giuseppe Bigiarelli.

Falso che sia, ritengo che l’analisi formulata da Valentina Villano nel suo post Facebook questa mattina, che dietro la disobbedienza INcivile di ieri sera a Napoli, c’è l’ordine “Facite Ammuina!!!” (cioè, fate il maggior casino possibile), non è per niente male. Basta pensare al commento azzeccato dell’amico Attilio Giordano, facilmente comprensibile anche per il più ottuso analfabeta funzionale o cretino megagalattico: «Pensa il mercato della droga quanto perderà».

Le strade sono piene di cretini, che capiscono (mi disse un amico questa notte). Quindi, la domanda “ci sono o ci fanno?” non presenta un dilemma, ma esprime una certezza: non pretendono di essere stupidi, lo sono. Punto e a capo. Insomma, parlando di capo, non ragionano – a modo di dire – con il loro capo “fatto” (quindi, con il cervello fuori assetto), ma con la loro coda da pecore bianche, che “sono”.

Ne riparleremo – a Dio piacente, sempre – dopo l’inverno, nel mese di febbraio (che presso gli antichi Romani era destinato alla purificazione) e da pecore nere vedremo i risultati del “Facite Ammuina!!!” a cui hanno obbedite pedissequamente le pecore bianche ignoranti (che non è un’offesa, ma la costatazione che ignorano la realtà della manipolazione e l’esistenza dei manipolatori, all’origine dell’ordine “Facite Ammuina!!!”. Peccato, si sono sprecati…

Durante il XVIII sec. i Borbone promossero la rinascita del Regno di Napoli, che divenne indipendente nel 1734 con Re Carlo.

Chissa, ne riparleremo anche prima, anticipando gli antichi Romani, pensando al fatto che gli storici sono tutti concordi nel far risalire la fondazione di Neapolis il 21 dicembre 475 a.C., giorno del solstizio d’inverno. Nella speranza che l’arte di “arrangiarsi” dei Partenopei farà un miracolo con l’assist del loro santo patrone Gennaro. Anche se non sarebbe male che si ricordassero la leggenda narrata da Omero nel XII canto dell’Odissea, delle tre sirene Leucosia, Ligea e Partenope, che scelsero di morire per la delusione di non essere riuscite a fermare il marinaio Ulisse (Sars-CoV-2), pur estasiato dal loro canto (la movida da protesta scellerata).

Me lo auguro sinceramente, che se la ricorderanno, la loro storia milennaria, con tutti il cuore con cui amo questa gente del Sud, quel grande popolo del antico Regno delle Due Sicilie, con cui ho deciso di vivere e – sempre Dio piacente – intendo finire i miei giorni, trovando riposo in questa terra prescelta.

Postille

1. «… quando leggi i commenti sotto le Comunicazioni del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, pensi che il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltarli!» (Valentina Villano – Facebook, 20 ottobre 2020).
Non farsi manipolare, in sostanza [La manipolazione, i manipolatori – 14 agosto 2020].

2. Per quanto servisse ancora, tutto più che chiaro.
Al momento gli inquirenti della Procura sono impegnati a raccogliere informazioni sull’accaduto per delineare un quadro più chiaro di quanto accaduto in città. Alle 18 convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Due persone sono state arrestate dalla Digos per gli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti che si sono verificati nella tarda serata di ieri a Napoli. Si tratta di due persone, già note alle forze dell’ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, del quartiere Vasto. Al momento gli inquirenti della Procura sono impegnati a raccogliere informazioni sull’accaduto per delineare un quadro più chiaro di quanto accaduto in città, in particolare nelle immediate vicinanze della sede della Regione Campania, dove c’è stato un fitto lancio di oggetti che hanno colpito polizia e carabinieri.
Sulla vicenda è intervenuto il Vice ministro degli Interni con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri: “Quanto accaduto la scorsa notte a Napoli è gravissimo. L’aggressione alle forze dell’ordine e la guerriglia urbana scatenata tra le strade della città in prossimità della Regione sono atti criminali. E così verranno trattati: è del tutto chiaro che non si è trattata di una protesta spontanea. Ma di azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell’estremismo politico”. Intanto, “in relazione ai gravi fatti accaduti nella serata e nella notte scorsa nella città di Napoli, si svolgerà, nel pomeriggio odierno, alle ore 18, un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”, come ha reso noto la prefettura del capoluogo campano (SkyTG24).

3. Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali. Ieri si applicavano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli. E mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. Alcune centinaia di delinquenti hanno sporcato l’immagine della città.
Vogliamo chiarire che:
1. I protagonisti di questi episodi non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale;
2. Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare.
Da questo momento chiediamo al Governo di impegnarsi:
1. A garantire la legalità e il rispetto delle leggi;
2. A mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie.
Questo sostegno costituisce una priorità assoluta, al pari delle misure sanitarie, come abbiamo fatto in Campania con un piano economico e sociale scattato contestualmente alle misure restrittive.
Da oggi non accetteremo ritardi e interlocuzioni se non si affronta da subito il tema sociale. Sollecitiamo un incontro ad horas con il Governo su questi punti (Vincenzo De Luca, Governatore della Campania).

4. «La guerriglia che si è scatenata questa notte a Napoli è stata rapida e ben organizzata, ha molto poco di spontaneo e non aiuta di certo a risolvere i problemi sociali causati dalla pandemia e dalle chiusure commerciali.
In una situazione drammatica, in cui ci troviamo a dover difendere un equilibrio molto fragile fra salute e lavoro, c’è chi cavalca e strumentalizza le legittime preoccupazioni dei cittadini.
Serve grande attenzione, prudenza, capacità di sostenere quei mondi che per primi e più duramente stanno pagando la crisi causata dal coronavirus, senza cedere un passo sul piano della legalità e della sicurezza» (Pietro Grasso).

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