L’Italia con Leggi Speciali verso proibizione delle feste private in casa, affidandosi alla delazione delle “spie”. #restiamoliberi

Condividi su...

Avete capito che in Italia siamo ai Decreti Speciali, trattati come Leggi Speciali? Che siamo alla delazione come metodo di controllo e repressione? Prima si è fatto dimenticare e si è riscritta la storia. Poi si ha instaurato un regime di paura, di ansia, di psicosi. Poi… veramente, non vi ricorda niente?

“Si sentono democratici ma esprimono i più intolleranti principi totalitari” (Enzo Pennetta).

Roberto Speranza – Antonio Decaro – Francesco Boccia.

Ora il Ministro della salute Roberto Speranza – ex Partito Democratico, oggi Liberi e Uguale [*] – si affida alle “spie” (come fecero i regimi totalitari, facisti, nazista, communisti: “Ci saranno segnalazioni…”. La #bandadibalordi che ci “governa” prepara la stretta sulle feste private e per i controlli chiede ai cittadini di segnalare il comportamento dei vicini.
“Siamo in una nuova fase, ora servono misure più restrittive e col nuovo provvedimento incideremo su alcuni pezzi della vita delle persone che consideriamo non essenziali perché ci sono cose fondamentali e cose non fondamentali”, ha spiegato Roberto Speranza.

Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, Speranza ha annunciato che già oggi è prevista la firma del nuovo Dpcm con le nuove norme per contenere la diffusione del coronavirus cinese di Wuhan ed evitare al Paese di entrare in una nuova fase emergenziale per il servizio sanitario (il lock down 2). La stretta del governo andrà a colpire numerosi ambiti, ma anche la sfera privata. Speranza ha annunciato di aver chiesto il divieto per le feste private, affidandosi al controllo sul territorio attuato dai cittadini, chiamati al ruolo di “spie” da parte della #bandadibalordi che ci “governa”. Speranza ha dichiarato: “Proveremo a incidere su alcuni pezzi della vita delle persone che consideriamo non essenziali. Ci sono cose che sono fondamentali e cose che non sono fondamentali”.

Più chiaro di così: le libertà personali garantite dalla Costituzione non sono fondamentali. La Costituzione? Cosa è quella per costui? Carta straccia per pulire i vetri. Per i cittadini userà la carta vetrata. “Interessante che quel ministro senza arte né parte decida cosa è prioritario o fondamentale per tutti, applichi misure liberticide senza alcuna prova scientifica della loro utilità e milioni di pecore eseguano senza obiettare. Vergognoso” (Luca Bergamaschi).

Roberto Speranza: “Vieteremo le feste private in casa”.
Fabio Fazio: “E come farete a controllare?”.
Roberto Speranza: “Confidiamo che ci perverranno segnalazioni”.

“La delazione come metodo di controllo e repressione. Vi ricorda qualcosa?” (Paolo Rovis).

“Forse non ci rendiamo conto della gravità di quanto è stato detto” (Mattia Pertoldi).

“Se ho capito bene, giovedì alla festa di mia figlia che compie 7 anni, possiamo esserci io, mia moglie ed i suoi due fratelli. I nonni, gli zii, i cugini, no. Perché se verranno ed un vicino chiamerà la polizia, arriverà una pattuglia a casa mia a fermare la festa. Davvero? Mai!” (Guido Crosetto – Twitter,.12 ottobre 2020).

La Costituzione: Parte I – Diritti e doveri dei cittadini. Titolo I – Rapporti civili. Articolo 14: “Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale [cfr. artt. 13, 111 c. 2]. Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali”.

Da notare che si parla di LEGGI speciali. Oggi siamo ai Decreti Speciali, trattati come Leggi Speciali. Non possiamo più chiedere ai Padri Costituenti cosa ne pensano.

“Il governo dovrebbe fare un invito generico a utilizzare la mascherina anche in casa, in presenza di ospiti non conviventi. Pare evidente a tutti che la casa è un bene tutelato e i controlli sono possibili solamente in flagranza di reato o attraverso l’autorizzazione di un giudice, con mandato: siamo su valori costituzionali molto, molto preziosi e mi auguro e immagino che il governo si limiterà a un’esortazione di buon comportamento, nulla di più” (Governatore della Liguria Giovanni Totti, nel punto stampa sul coronavirus, a seguito dell’incontro con gli altri governatori in vista del prossimo Dpcm).

Non demordano, ci riprovano sempre. “Si sentono democratici ma esprimono i più intolleranti principi totalitari” (Enzo Pennetta). Come nel mese di maggio, quando i baresi del Partito Democratico, Francesco Boccia e Antonio Decaro hanno partorito la grandiosa idea – sonoramente bocciata – di arruolare un esercito di spioni per “vigilare sulla Fase 2”: il bando del governo per 60 mila “assistenti civici” per formare delle bande composte da “inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”, per vigilare e sindacare sull’applicazione di restrizioni a diritti costituzionalmente garantiti. “Verso lo stato di polizia. Sceriffi da strapazzo. Ennesima farsa del Governo, 60 mila disoccupati arruolati come volontari contro la movida” (Pino d’Abruzzo – Twitter, 24 maggio 2020). Lo scrisse il 25 maggio: “Stanno alla canna del gas e non sanno più quale minchiata inventarsi, pur di tenerci agli arresti domiciliari con la scusa del coronavirus. Hanno soltanto un posto dove andare a nascondersi: il manicomio”.

Allora, per i fanatici della dittatura sanitaria il nemico numero uno era la movida in città.

Oggi si sono inventati a proibire le feste private in casa, obbligarci a portare la mascherina pure in casa, pur di riuscirci a toglierci le ultimi libertà rimasti, stando al proprio domicilio, che è inviolabile, dice la Costituzione. Per dire il vero: era inviolabile. Per gli antidemocratici democratici di sinistra non più.

[*] Roberto Speranza (Potenza, 4 gennaio 1979) dal 5 settembre 2019 è Ministro della salute nel Governo Conte II. È stato capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati dal 19 marzo 2013 al 15 aprile 2015. Il 20 febbraio 2017 ha abbandonato il Partito Democratico insieme con altri esponenti della minoranza, tra cui anche l’ex segretario Pier Luigi Bersani. Cinque giorni dopo, assieme ad Arturo Scotto, Enrico Rossi e Pier Luigi Bersani crea un nuovo partito chiamato (allora) Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, formato da parlamentari fuoriusciti dal Partito Democratico e da Sinistra Italiana. Nell’aprile 2017 diviene coordinatore nazionale di Articolo Uno. È candidato alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 con Liberi e Uguali, venendo rieletto deputato nella circoscrizione Toscana. Il 22 luglio viene rieletto coordinatore nazionale di Articolo Uno e il 7 aprile 2019 ne diventa il Segretario.

Free Webcam Girls
151.11.48.50