Rotto da un sito spagnolo l’embargo sulla Lettera enciclica Fratelli tutti che Papa Francesco ha firmato oggi ad Assisi, ancora prima della distribuzione ai giornalisti accreditati

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Non è la prima volta che avviene un fatto del genere e la Santa Sede non riesce a fermare questo malcostume, perché c’è sempre qualcuno – per forza una persona (per forza un prelato tra i strettissimi collaboratori del Papa) che passa a qualche media o giornalista di riferimento il testo del documento sotto embargo assoluto e quindi assolutamente riservato. In 30 anni di servizio ho avuto per motivi d’ufficio sotto mano innumerevoli documenti sotto embargo (tra cui tutti i discorsi e documenti papali) e mai mi sarebbe venuto in mente violare il doppio giuramento reso: sul segreto d’ufficio e il segreto pontificio (la cui violazione è punita con la scomunica latae sententiae).


Questo pomeriggio, sabato 3 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco si è recato ad Assisi in forma privata per firmare la Lettera enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale, che sarà pubblicata domani, in occasione della festa di San Francesco d’Assisi.
Alle ore 15 circa il Santo Padre è arrivato al Sacro Convento dove ha celebrato la Santa Messa presso la Tomba del Poverello d’Assisi. Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Papa ha ringraziato Mons. Paolo Braida, della Prima Sezione della Segreteria di Stato, e due traduttori dell’Enciclica. Quindi, dopo aver firmato la prima copia del Documento, ha fatto rientro in Vaticano.
Queste le parole che il Santo Padre ha pronunciato al termine della Celebrazione: “Adesso firmerò l’Enciclica che porta sull’altare Mons. Paolo Braida, che è l’incaricato delle traduzioni e anche dei discorsi del Papa nella Prima Sezione. Lui sorveglia tutto e per questo ho voluto che fosse presente qui, oggi, e mi portasse l’Enciclica. Con lui sono venuti due traduttori: don Antonio, traduttore della lingua portoghese, ha tradotto dallo spagnolo al portoghese; e don Cruz, che è spagnolo, e ha un po’ sorvegliato le altre traduzioni dall’originale spagnolo. Lo faccio come un segno di gratitudine a tutta la Prima Sezione della Segreteria di Stato, che ha lavorato in questa stesura e traduzione. [Poi firma l’Enciclica] Sono umili, questi traduttori: si nascondono!”.

Oggi, il Messaggero in un articolo – non firmato (anche se la testata dispone di una vaticanista accreditata presso la Sala Stampa della Santa Sede) – riporta il caso del sito web spagnolo InfoVaticana.com, che anticipa la versione originale in spagnolo della nuova Lettera enciclica di Papa Francesco, ancora prima che l’ha firmato e prima che è stata distribuita dalla Sala Stampa della Santa Sede ai vaticanisti accreditati, rompendo così l’embargo (per cui sono previsti sanzioni pesantissime e in passato anche applicate da parte della Sala Stampa della Santa Sede nei confronti delle testate colpevoli) e anche violando il copyright. Quindi, il testo è stato reso disponibile anzitempo online in spagnolo sul sito InfoVaticana.com “spesso critico nei confronti del papato e della curia” (QUI), osserva Il Messaggero, sottolineando: “Un’altra gatta da pelare per il Vaticano”.

Fratelli tutti è la terza Lettera enciclica di Papa Francesco, promulgata nel ottavo anno di pontificato. Annunciata dalla Sala Stampa della Santa Sede il 5 settembre 2020, è stata firmata dal Papa oggi 3 ottobre 2020, in occasione della visita al Sacro Convento di Assisi e porta la data del 4 ottobre, giorno in cui la Chiesa Cattolica Romana ricorda San Francesco d’Assisi. Il nucleo tematico è rappresentato dalla fraternità e dalla amicizia sociale, a partire da riflessioni circa la pandemia da coronavirus cinese di Wuhan.

Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, 05.09.2020
Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco si recherà ad Assisi per firmare la nuova Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale. La Prefettura della Casa Pontificia informa che alle ore 15.00 il Santo Padre arriverà al Sacro Convento, dove celebrerà la Santa Messa presso la Tomba di San Francesco, e al termine firmerà l’Enciclica. A motivo della situazione sanitaria, è desiderio del Santo Padre che la visita si svolga in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli. Appena terminata la celebrazione, il Santo Padre farà rientro in Vaticano.

Il testo e il riassunto della Lettera enciclica Fratelli tutti è stato distribuito dalla Sala Stampa della Santa Sede alle ore 16.31 di oggi, 3 ottobre con la dicitura “EMBARGO ASSOLUTO fino al termine del saluto del Santo Padre ai pellegrini, dopo la recita dell’Angelus di domenica 4 ottobre 2020”.

Il 29 settembre la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso una Comunicazione di servizio sull’enciclica “Fratelli tutti” con il seguente contenuto: “Il testo dell’Enciclica ‘Fratelli tutti’ sarà distribuito nelle varie lingue disponibili ai giornalisti accreditati nel pomeriggio di sabato 3 ottobre, alle ore 16.30, dopo che il Papa avrà firmato il documento, e resterà sotto embargo fino al termine del saluto del Santo Padre ai pellegrini, dopo la recita dell’Angelus, domenica 4 ottobre”.

Nel contempo la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato una Conferenza sull’enciclica Fratelli tutti che sarà tenuta dal Segretario di Stato di Sua Santità Cardinale Pietro Parolin domani, domenica 4 ottobre alle ore 10.00 nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, comunicando nel contempo che il contenuto della Conferenza, come il testo dell’Enciclica, sono da considerarsi sotto embargo e quindi assolutamente riservati, fino alle ore 12.15 di domenica 4 ottobre, ovvero, fino al termine del saluto del Santo Padre ai pellegrini dopo la recita dell’Angelus.
Insieme al Cardinale Parolin interverranno: il Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.J., Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso; Giudice Mohamed Mahmoud Abdel Salam, Segretario Generale dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana; Prof.ssa Anna Rowlands, Docente di Catholic Social Thought & Practice all’Università di Durham, nel Regno Unito; Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Docente di Storia Contemporanea.

Il Messaggero scrive che “l’enciclica Fratelli tutti con il suo testo completo ha iniziato ad essere veicolata sui social in lingua spagnola sin dal mattino rimbalzando da un blog all’altro, da una chat all’altra, in ogni parte del continente”.

Da parte sua, Marco Tosatti ha tradotto in italiano ampi stralci, che gli sono sembrati più interessanti (QUI), commentando. “È un documento piuttosto lungo, 138 pagine, e ci sembra sostanzialmente una riproposizione di posizioni e temi già noti, con qualche accentuazione particolare. L’inizio è una lettura personale del pontefice dell’episodio della visita di Francesco al Sultano. (…) Lascio agli specialisti giudicare queste parole. Mi ricordavo vagamente che Francesco fece il viaggio nel tentativo di convertire il suo interlocutore; ma forse sbaglio”.

Quindi, Tosatti riporta “dei passaggi con un’analisi della situazione attuale e dei passaggi in cui il Papa parla – ovviamente – di muri, e più volte, dell’incontro di Abu Dhabi con l’Imam Al Tayeb che viene citato in diverse occasioni. Poi si tocca il problema della pandemia e una larga parte della enciclica viene dedicata al fenomeno delle migrazioni. Commenta Tosatti: “Sono pagine e pagine, dedicate a questo tema; e stupisce, dopo l’analisi iniziale, che non si veda come il globalismo finanziario e politico non abbia uno stretto rapporto con questo fenomeno, che fa parte peraltro dello stesso progetto e della stessa visione dell’umanità. (…) A rilevare che pagine e pagine sono dedicate al migrantismo, e solo una riga in cui si dice che c’è il diritto di non emigrare. (…) Nell’enciclica, che a parte il predominante monoblocco migrantista corre veramente il rischio di apparire un centone di temi disparati si parla di comunicazione. (…) Si parla di fanatismo. (…) Si torna a parlare di poteri mondiali. (…) Si parla di individualismo. (…) Una parte particolarmente interessante riguarda la proprietà privata, in cui l’enciclica sottolinea il suo valore secondario, nel capitolo intitolato RIPROPORRE LA FUNZIONE SOCIALE DELLA PROPRIETÀ. (…) Un capitolo dedicato alla politica e al populismo – ma guarda un po’…dove forse emerge una nostalgia peronista. (…) Ancora: la manipolazione e la democrazia. (…) Domani l’enciclica sarà disponibile per tutti coloro che vogliano leggerla. Coraggio. Scorrendola, oggi, mi sono chiesto se la formula letteraria di questo tipo di documenti non vada rimodulata alla radice, rendendola più snella ed efficace. Chissà”.

Il Messaggero nella sua cronaca – ripeto, non firmata – fornisce anche una retroscena, osservando che “la testata spagnola che ha diffuso il documento è da anni in guerra con il Vaticano per il dominio. (…) Il Vaticano in passato aveva dato mandato allo studio di avvocati più costoso e importante del mondo, un colosso multinazionale, Baker &McKenzie per diffidare dall’uso del dominio che contiene la parola Vaticano. Sulla home page del sito tempo fa veniva spiegata tutta la battaglia legale iniziata con una lettera della Segreteria di Stato che chiedeva la rinuncia al sito, spiegando che non avevano «i diritti di proprietà esclusiva sul nome del centro fisico del mondo cattolico. Naturalmente – si legge – è possibile immaginare la nostra reazione, come se la città di New York chiedesse una cosa simile al New York Times o la Repubblica Italiana facesse una richiesta del genere al quotidiano italiano La Repubblica». Adesso si potrebbe aprire un nuovo contenzioso, stavolta per i diritti di copyright violati dal sito”.

Adesso stiamo a vedere quale sarà la reazione da parte della Santa Sede nei confronti dei InfoVaticana.com per la rottura dell’embargo assoluto e la violazione del copyright.

++++ Aggiornamento 4 ottobre 2020 ore 16.30 ++++

San Francesco sfidò il Sultano al martirio nel fuoco per convertirlo. Papa Francesco dedica una enciclica al Sultano Imam di Abu Dhabi…

Stilum Curiae, 4 ottobre 2020

Caro Tosatti, un cenno al manifesto di Bergoglio titolato “Fratelli tutti”. Mi rifiuto di definirla Enciclica.
Lo chiamerò, spiegando perché, “Spot Pubblicitario” con tanto di testimonial, per dividere ancor più il sempre più diviso mondo piccolo cattolico.
Già è stata definita Enciclica del migrante, Enciclica statalista, l’Enciclica di Bill Gates, ecc.
Invece questa è (lo dico provocatoriamente) l’Enciclica della fine della civiltà cristiana e della Chiesa cattolica apostolica romana.
Scritta da varie persone (molti stili diversi) di infimo livello, intorno a Santa Marta,ma con una arroganza mai vista, perfino oltraggiante l‘intelligenza dei cattolici rimasti.
Basta evidenziare nella premessa del documento la manifesta volontà di ignorare la verità su san Francesco che andò nel 1219 in Terrasanta esclusivamente per convertire i musulmani, anche a costo del martirio, tanto che sfidò il sultano a convertirsi dopo la sua famosa prova del fuoco (si suggerisca al papa quando andrà ad Assisi di dare un’occhiata all’affresco di Giotto).
Questo documento è destinato ad accrescere il conflitto nel mondo cattolico, a dividere più che mai con la scusa di una verità (la fratellanza) che si presta a troppe interpretazioni contraddittorie.
Papa Francesco dichiara che gli è stata ispirata dall’Imam Ahmad Al Tayyeb ad Abu Dabi.
Non aveva niente di meglio per trarre ispirazione per una Enciclica cattolica?
O si tratta di sottomissione ecumenica pura e semplice in un documento di Magistero?
È proprio vero che l’ecumenismo sarà l’eresia del XXI secolo.
La dichiara anche ispirata da quattro personaggi: San Francesco, Martin Luther King, Desmond Tutu e Gandhi. A parte San Francesco (che il papa continua ad interpretare sempre arbitrariamente) gli altri tre son personaggi di grande prestigio, attivisti per i diritti umani.
Tanto simbolici da esser utilizzati spesso persino per campagne pubblicitarie: ricordate lo spot di Telecom con Gandhi testimonial? (comunicare, via telefono, la pace).
Ricordate lo spot Fiat-Chrysler con Martin Luther King testimonial con il famoso sermone di Atlanta?
Oggi il papa li usa come testimonial per comunicare la fratellanza? Quale?
Papa Francesco in questo documento comunica in modo contraddittorio ed ambiguo, senza mai spiegare il perché, che c’è diritto di emigrare e di esser integrati, ma bisognerebbe permetter al migrante di stare a casa sua…
Ma noi abbiamo il dovere di integrare, garantendo però loro libertà culturale e religiosa. Sai che dibattiti confondenti e divisori genererà questo concetto ambiguo e fumoso…
Comunica anche che il sovranismo è cattivo (senza spiegare perché), creando un dibattito politico conflittuale e divisorio…
Comunica che la proprietà privata, capitalismo, finanza, vanno cambiati (sempre senza sapere il perché e spiegarlo), ma soprattutto non ci dice come.
A meno che non stia pensando a qualche forma utopistica di solidarietà predistributiva e antimeritocratica. Forse ce lo spiegheranno al Convegno di Assisi sull’Economy of Francesco.
Anche se è evidente che proporranno Stato, più Stato, statalismo che controlli tutto, stabilisca le regole del gioco e ridimensioni il privato, avido, egoista, rapinatore, che “oltraggia la natura e produce la sua vendetta: il Covid 19″. (L’ho sentito nell’omelia alla Santa Messa di oggi)
Comunica però anche un qualcosa a cui alcuni cattolici sono ancora sensibili.
Comunica che al papa del peccato originale, dei Comandamenti, della Genesi divina, non frega più nulla.
Ecco perché questo spot pubblicitario mi rifiuto di chiamarlo enciclica.
Questo non è Magistero, è uno spot pubblicitario.

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