A Barrafranca Santa Messa in suffragio di S.A.R. Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie

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Lunedì 5 ottobre 2020 alle ore 18.00, presso la Chiesa Maria SS. della Stella di Barrafranca, verrà celebrata da Don Salvatore Cumia una Santa Messa in suffragio nel quinto anniversario della scomparsa dell’indimenticabile figura di principe cristiano, S.A.R. il Principe Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Infante di Spagna, Duca di Calabria, Conte di Caserta. Parteciperà al sacro rito una rappresentanza della Delegazione della Sicilia Orientale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, di cui il compianto defunto era il XI Gran Maestro.

S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Balì Gran Croce di Giustizia decorato di Collare, Presidente della Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha invitato ciascun Cappellano della Sacra Milizia, secondo le proprie possibilità, nella propria parrocchia o nel proprio ambiente adibito a liturgia, di recitare nel giorno 5 ottobre una orazione commemorativa o di celebrare una Santa Messa in suffragio dell’anima pia di S.A.R. il Principe Don Carlos, chiedendogli di intercedere per il bene dell’Ordine Costantiniano, dei propri Cavalieri e Dame e delle rispettive famiglie.

S.A.R. il Serenissimo Principe Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Infante di Spagna, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e XI Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Losanna, 16 gennaio 1938 – Retuerta del Bullaque, 5 ottobre 2015).

Nel novembre del 2012 Don Carlos era stato colpito da un ictus, che gli aveva cagionato diversi problemi di salute, che l’hanno accompagnato sino alla morte, avvenuta a 77 anni, in una delle sue tenute, “La Toledana”, in Retuerta del Bullaque in provincia di Ciudad Real.

Don Carlos era un uomo buono e generoso, di parola. Era anche un grande amante della caccia, che lo tenne particolarmente vicino alle zone agresti di Ciudad Real, dove arrivò nel 1941 a solo due anni, quando suo padre l’Infante di Spagna Don Alfonso acquistò la proprietà de “La Toledana”. Questa fattoria – nella Sierra de la Higuera, da dove si possono ammirare panorami che si perdono nel parco di Cabañeros, una delle riserve di caccia più importanti della Spagna – era la sua autentica passione.

Oggi, la tenuta è gestita per la coltivazione e la caccia da suo figlio S.A.R. il Principe Don Pedro, di formazione ingegnere agronomo e sviluppatore di mangimi specifici per specie di selvaggina.

L’ingresso principale de “La Toledana”.

S.A.R. il Serenissimo Principe Don Carlos María Alfonso Marcelo di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma è nato a Losanna il 16 gennaio 1938, figlio dell’Infante di Spagna S.A.R. il Principe Alfonso María di Borbone delle Due Sicilie e di S.A.R. la Principessa Alice di Borbone Parma. La famiglia di Don Carlos si trasferì in Spagna l’anno dopo la sua nascita.

Nel 1948 fu scelto dall’Infante Don Juan, Conte di Barcellona e dal Generalissimo Francisco Franco – assieme ad altri sette compagni studenti per la loro estrazione aristocratica o per la loro intelligenza – per entrare con suo cugino di primo grado da parte di madre, il futuro Re Juan Carlos I, Principe Juan Carlos Alfonso Víctor María di Borbone e Borbone delle Due Sicilie (Roma, 5 gennaio 1938), decenne come lui, in un collegio speciale preparato per il futuro Re nella fattoria “Las Jarillas”, a 10 km da Madrid.

Gli altri sette furono: Alonso Álvarez de Toledo, figlio del Marchese di Valdueza; Jaime Carvajal y Urquijo, figlio del Conte di Fontanar; Fernando Falcó; Fernández de Córdoba, attuale Marchese di Cubas; il valenciano Alfredo Gómez Torres; il catalano Juan José Macaya; José Luis Leal Maldonado, futuro Ministro dell’Economia durante la transizione.

Nasce così uno strettissimo rapporto di fedeltà tra i due cugini, che si era sviluppato negli anni Sessanta, quando Don Carlos sostenne il padre di Don Juan Carlos, Don Juan, di fronte ai tentativi di Don Jaime di Borbone, figlio di Alfonso XIII, di recuperare i diritti di successione, persi negli anni Trenta, per trasmetterli a suo figlio Alfonso.

Don Carlos fu creato Infante di Spagna, inserendolo così nella linea di successione al trono dal Re Juan Carlos I, con Regio Decreto 2412 del 16 dicembre 1994. A seguito delle rinunce delle sorelle e delle zie di Re Juan Carlos I, secondo l’attuale Costituzione di Spagna, Don Carlos è stato il primo in linea di successione dinastica per il trono spagnolo dopo i figli e i nipoti di Juan Carlos I, che lo definiva il suo migliore amico e per sua espressa volontà, Don Carlos e la sua consorte hanno sempre avuto un posto speciale a tutti gli eventi familiari ed ufficiali della monarchia spagnola.

Dopo aver completato gli studi di giurisprudenza, Don Carlos si era inserito con operosità nel mondo della finanza. Ha vissuto a Madrid con la famiglia, dedicandosi alle sue proprietà agrarie a Toledo e Ciudad Real (ma possedeva anche importanti quote azionarie in società come Repsol e Telefónica). Inoltre, svolgeva incarichi istituzionali per conto del sovrano spagnolo.

Don Carlos in una foto del 2013 (Foto di JuanJo Martin/EFE).

Dopo la morte di suo padre, avvenuta il 3 febbraio 1964, Don Carlos fu per 51 anni Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e XI Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e di tutti gli altri ordini dinastici della Real Casa: Insigne Real Ordine di San Gennaro, Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito, Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito, Reale e Militare Ordine di San Giorgio della Riunione, Reale e Militare Ordine di San Giorgio della Riunione, Reale Ordine di Francesco I.

Inoltre era Cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro (Spagna), Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dell’Immacolata Concezione di Vila Viçosa, Commendatore Maggiore de la Ordine militare di Alcántara, Presidente del Consiglio Reale degli Ordini Militari, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Militare, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Navale (Spagna), Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Navale (Spagna), Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Agricolo (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria de Valencia (Spagna), Cavaliere Protettore del Real Cuerpo de la Nobleza de Madrid (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Siviglia (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Ronda (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Granada, Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Saragozza (Spagna), Primo Cavaliere del Real Cuerpo de la Nobleza de Cataluña (Spagna), Cavaliere Gran Croce dell’Ordine Imperiale di Nostra Signora di Guadalupe (Ordine dinastico messicano), Fascia dell’Ordine Messicano dell’Aquila Azteca (Messico), Cavaliere Gran Croce dell’Ordine della Stella dei Karađorđević (Serbia), Cavaliere Gran Croce con Collare dell’Ordine di Alberto l’Orso (Casa Ducale di Anhalt).

Altre distinzioni: Cavaliere Confratello d’Onore de la Real, Muy Antigua e Ilustre Cofradía de Caballeros Cubicularios de San Ildefonso y San Atilano de Zamora (Spagna), Presidente Onorario della Real Asociación de Hidalgos de España (attuale ente che raggruppa la storica nobiltà dei Fueros di Spagna), Cavaliere della Real Hermandad del Santo Cáliz de Valencia, Confratello Maggiore Onorario dell’Ilustrísima, Venerable y Antigua Hermandad y Cofradía del Santísimo Sacramento, Ánimas Benditas y Nuestra Señora de la Paz (Iglesia de Santiago el Real y de Refugio, presso Jerez de la Frontera, Spagna), Presidente dei Protettori del Reale Museo Navale di Madrid (Spagna), Presidente della Confederación Iberoamericana de Fundaciones di Madrid (Spagna), Presidente del ramo spagnolo del Collegi del Mondo Unito, Presidente del WWF di Spagna, Protettore della Fondazione San Benito de Alcántara (Spagna), Protettore della Fondazione Banesto (Spagna).

S.A.R. il Principe Don Carlos ​​di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma e Consorte ad una Messa per l’Ordine Costantiniano a Barcellona.

Il matrimonio

L’11 maggio 1965 Don Carlos sposò civilmente – e il giorno dopo religiosamente – la Principessa Anna d’Orléans (Woluwé-Saint-Pierre, 4 ottobre 1938), figlia di Henri d’Orléans, Conte di Parigi, Capo della Real Casa di Francia e di Isabella d’Orléans-Braganza, dalla cui unione nacquero cinque figli: Don Pedro, l’attuale Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie (1968), Donna Cristina (1966), Donna Maria Arciduchessa d’Austria (1967), Donna Inés (1971) e Donna Victoria (1976).

Fu un matrimonio contrastato dal padre di Anna, che non riconosceva Don Carlos come Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie né questi lo riconosceva come Capo della Real Casa di Francia, i cui diritti attribuiva all’Infante Don Jaime. Grazie all’intervento di Don Juan, Conte di Barcellona, poterono sposarsi civilmente a Louveciennes l’11 maggio 1965 e religiosamente il giorno dopo nella Cappella Reale di Dreux. In quella occasione la sposa, al formularsi della domanda di accettazione, si voltò verso il padre che annuendo col capo rese pubblico il suo consenso.

Particolare non trascurabile per i napoletani fu il fatto che ella indossava orecchini di perle e diamanti che erano appartenuti a Maria Carolina, Regina di Napoli, consorte del Re Ferdinando IV di Borbone. Col tempo il rapporto col Conte di Barcellona e con suo figlio Don Juan Carlos, futuro Re di Spagna, si rafforzò ulteriormente.

Don Carlos arriva alla Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio per il Solenne Pontificale del 23 aprile 1994.
Solenne Pontificale del 23 aprile 1994.
Lo Stendardo Magistrale di Don Carlos al Solenne Pontificale del 23 aprile 1994.
Alla fine dei Solenni Pontificali del 1994 e del 1995, Don Carlos ha salutato personalmente tutti i Cavalieri presenti. Nelle foto in alto (1994), Dott. Onofrio Ligotti, oggi Cavaliere di Merito con Placca, Responsabile del Coordinamento e Responsabile della Comunicazione per la Provincia di Enna del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, organizzatore della Santa Messa di suffragio il 5 ottobre 2020 a Barrafranca. Nelle foto in basso (1995), Dott. Onofrio Ligotti dona delle stampe antiche a Don Carlos. In abito nero la Consorte di Don Carlos, S.A.R. Anna d’Orléans. Sulla destra si può notare la lapide commemorativa della presenza di Don Carlos al Solenne Pontificale del 1994, che era stata scoperta in occasione di quello del 1995.
Il pranzo di gala all’Hotel Plaza dopo il Solenne Pontificale del 23 aprile 1994. Da sinistra a destra: Arcivescovo Bruno Bernard Heim, Balì di Gran Croce di Giustizia e Gran Priore dell’Ordine Costantiniano, già Nunzio Apostolico, araldista di fama internazionale, autore dello stemma di Papa Giovanni Paolo II; Don Carlos; l’allora capo della Reale Deputazione dell’Ordine Costantiniano, S.E. Conte Don Vincenzo (Enzo) Capasso Torre, XVI Conte delle Pàstene, V Conte di Caprara, Patrizio Napolitano, Patrizio di Benevento, Balì Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, Cavaliere dell’Insigne Real Ordine di San Gennaro, Decano dei Collari degli ordini di San Gennaro e Costantiniano di San Giorgio, Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere e Gran Croce di numerosi Ordini, Membro della Consulta dei Senatori del Regno, Vice Presidente del Corpo della Nobiltà Italiana. A destra: l’Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, S.E. Don Carlos Abella y Ramallo, Gentiluomo di Sua Santità.

La Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio

Il 23 aprile 1994 Don Carlos partecipò per la prima volta al Solenne Pontificale in onore di San Giorgio, Patrono dell’Ordine Costantiniano, celebrato dall’Arcivescovo Bruno Bernard Heim, Balì di Gran Croce di Giustizia e Gran Priore dell’Ordine Costantiniano nella Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio in via Guido Reni, riaperta nel 1992 a nuova vita e zelo religioso. La sede spirituale dell’Ordine fu aperta nel 1913, inaugurandosi la Basilica di Santa Croce a Ponte Milvio, dal suo bisavo S.A.R. Don Alfonso di Borbone delle Due Sicilie, VIII Gran Maestro.

Papa San Pio X volle edificare tale chiesa, commemorando la battaglia di Ponte Milvio del 313, celebrandosi il XVI centenario dell’avvento del Cristianesimo nell’Impero. Fu lo stesso pontefice a sostenere le spese di costruzione ed il luogo scelto fu quello in cui, secondo la tradizione, l’Imperatore Costantino I fece suonare le trombe per annunciare alla città la fine delle ostilità contro i cristiani. La reliquia della Santa Croce fu posta sull’altare maggiore.

Il Labaro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – copia dell’insegna militare sulla quale Costantino fece porre il Segno della Croce in seguito alla famosa visione (In hoc signo vinces) – è ispirato dalla descrizione del labaro di Costantino, nel testo greco dello storico Eusebio. Fu approvato dal bisavo di Don Carlos, il Principe Don Alfonso di Borbone delle Due Sicilie, VIII Gran Maestro e benedetto da Papa Benedetto XV il 22 dicembre 1913. Nel 50° della fondazione, San Paolo VI elevò la chiesa a Basilica Romana Minore e le assegnò il Labaro Costantiniano ad essa destinato e donato da S.M.I. Guglielmo II, Imperatore della Germania a Papa Pio X, ma per gli eventi delle due guerre mondiali era rimasto custodito per mezzo secolo in Vaticano.

Il 23 febbraio 1997 Don Carlos partecipò insieme alla sua consorte anche alla Visita Pastorale di Papa Giovanni Paolo II alla Parrocchia della Santa Croce al Flaminio.

Il tradizionale solenne Pontificale di San Giorgio Martire, Patrono dell’Ordine Costantiniano celebrato il 10 aprile 2010 dal Cardinale Dario Castrillòn Hoyos, Gran Priore dell’Ordine Costantiniano (nominato il 27 febbraio 2004 da Don Carlos), nella Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio a Roma ha visto la presenza del Gran Maestro, S.A.R. Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Infante di Spagna, Duca di Calabria, Conte di Caserta. Il Gran Maestro era accompagnato da suo figlio, Gran Prefetto dell’Ordine, S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Noto. Presenti anche le LL.AA.RR. la Duchessa di Calabria, la Duchessa di Noto, il primogenito dei Duchi di Noto Principe Don Jaime, nonché la Principessa Donna Inés accompagnata dal consorte, Nob. Michele Carrelli Palombi dei Marchesi di Raiano, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, e dalle figlie. Da rilevare che per la prima volta hanno partecipato al Sacro Rito ben tre generazioni di discendenza maschile della Augusta Famiglia Reale di Borbone delle Due Sicilie.

Le esequie

I funerali di Stato di Don Carlos si sono svolti giovedì 8 ottobre 2015 nel monastero agostiniano di San Lorenzo de El Escorial col cerimoniale degli onori reali, sia per il proprio rango come Infante di Spagna, sia per desiderio esplicito del Re Filippo VI di Spagna. Lo stesso sovrano spagnolo, accompagnando la famiglia di Borbone delle Due Sicilie, in prima persona vi partecipò, insieme alla Regina consorte di Spagna Letizia, i sovrani emeriti Don Juan Carlos I e Doña Sofia, l’Infanta Elena di Borbone Spagna, il Duca d’Angiò Luigi Alfonso di Borbone Dampierre e numerosi altri aristocratici ed alte personalità. Dopo il funerale, il feretro di Don Carlos, con la bandiera della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie posta sul cuore, coperto con la bandiera di Spagna e scortato dalla Guardia Reale, fu traslato al Pudridero de Infantes.

Le esequie di Don Carlos a El Escorial.

La disputa dinastica

Dal 7 gennaio 1960 – con la morte di S.A.R. il Principe Don Ferdinando Pio di Borbone delle Due Sicilie, ultimo Capo della Casata universalmente riconosciuto – era disputata di fatto la successione della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e il titolo di Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, conteso tra il ramo cosiddetto spagnolo (napoletano-ispanico, ramo primogenito farnesiano, oggi facente capo a S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta) e il ramo cosiddetto francese (franco-napoletano, ramo cadetto, oggi facente capo a S.A.R. il Principe Don Charles di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro).

Va sottolineato che la Corona di Spagna e l’ordinamento giuridico spagnolo riconoscono istituzionalmente la posizione dinastica del Gran Maestro degli ordini dinastici della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, come è stato più volte testimoniato tramite pareri ufficiali della Real Academia de Jurisprudencia y Legislacion, del Ministerio de Asuntos Exteriores e del Istituto “Salazar y Castro” e del Consejo de Estato.

Un ufficiale riconoscimento teso ad estinguere la disputa dinastica con il ramo francese, in favore del ramo spagnolo, nonché sulla titolarità del Gran Magistero del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e di tutti gli altri ordini dinastici della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, è giunto da parte della Corona di Spagna e dall’ordinamento giuridico spagnolo in data 8 marzo 1984, con la lettera promulgata dal Marchese di Mondéjar, Ministro della Real Casa di Spagna, che attestava i risultati della consultazione richiesta dal Re di Spagna, S.M. Juan Carlos I, riguardo alla successione disputata. In tale circostanza furono interpellati i seguenti enti governativi spagnoli: il Ministero di Giustizia, la Reale Accademia di Giurisprudenza e Legislazione, il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto “Salazar y Castro” del Consiglio Superiore di Investigazioni Scientifiche, ed infine il Consiglio di Stato. Seguirono ulteriori bollettini sempre in favore del ramo spagnolo, ad esempio l’Instrucción General 06/12 del Ministero della Difesa spagnolo e l’Orden Circular del Ministero degli Esteri spagnolo (N. 4/2014). Proprio in virtù dei pronunciamenti, nel corso della propria vita Don Carlos ebbe numerosi incarichi istituzionali.

Da destra, il compianto Gran Maestro S.A.R. il Principe Don Carlos ​​di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma e Consorte; S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans e Consorte.

Il 25 gennaio 2014, in occasione della beatificazione di S.M. Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie, fu firmato a Napoli un atto di riconciliazione tra i due rami della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, in cui i due cugini hanno riconosciuto mutualmente i loro titoli.

Il 14 maggio 2016 il Duca di Castro Don Charles, disponendo solo di eredi femmine, contravviene al patto decidendo di non riconoscere le secolari regole di successione secondo il criterio della legge semi-salica, che privilegiano la linea maschile e quindi il suo cugino il Duca di Calabria Don Pedro (succeduto nel 2015 al padre Don Carlos, la cui posizione del “ramo primogenito” fu sostenuta dal suo primo cugino Re Juan Carlos I di Spagna, da Re Costantino II di Grecia e da Re Simeone II di Bulgaria, a seguito del parere unanime di cinque istituzioni statali spagnole, che, avendolo riconosciuto nel 1983 come Capo della Casa delle Due Sicilie, avevano supportato la nomina di Don Carlos ad Infante di Spagna e Cavaliere del Toson d’Oro).

Inoltre S.A.R. l’Infante Don Alfonso, Duca di Calabria e poi S.A.R. l’Infante Don Carlos, Duca di Calabria furono riconosciuti da tutti i Capi dei rami della Casa Reale di Borbone quali:
– S.A.R. l’Infante Don Juan, Conte di Barcellona, Capo della Real Casa di Spagna (lo fu sino al 1977 quando rinunciò a favore del figlio S.M. il Re Juan Carlos I;
– S.A.R. l’Infante Don Jaime, Duca di Segovia, Capo della Real Casa di Francia;
– S.A.I. l’Infante Dom Pedro de Alcântara Gastão de Orléans e Bragança, Capo della Casa Imperiale del Brasile;
– S.A.R. il Principe Roberto I Ugo di Borbone Parma, Capo della Casa Reale e Ducale di Parma;
– S.A.R. il Principe Felice di Borbone Parma, Principe Consorte di Lussemburgo in quanto marito di S.A.R. la Granduchessa Carlotta del Lussemburgo (che ebbe il titolo di Altezza Reale proprio per il matrimonio con il Principe Felice di Borbone Parma).

L’unico a non riconoscere l’Infante Don Alfonso, Duca di Calabria fu S.A.R. il Principe Henry VI, Conte di Parigi, Capo della Casa Orleanista di Francia, a causa del mancato precedente riconoscimento della pretensione ad essere Capo della Casa Reale di Francia, da parte del Duca di Calabria, che riconosceva S.A.R. l’Infante Don Jaime, Duca di Segovia.

La sopramenzionata decisione del 14 maggio 2016 del Duca di Castro, il 29 giugno 2015 viene contestata dal Duca di Calabria, in quanto ritenuta illegittima rispetto al codice legislativo dell’ex Regno delle Due Sicilie e rispetto alle leggi ed alle tradizioni di famiglia.

Infine, il 18 ottobre 2019 la disputa dinastica è stata risolta in modo risolutivo a favore del Duca di Calabria, col parere unanime della commissione internazionale permanente per lo studio degli ordini cavallereschi, l’International Commission for Orders of Chivalry (ICOC), composta da studiosi da diversi paesi con certificazione accademica.

Papa Benedetto XVI ha ricevuto il 12 aprile 2010 in un’udienza privata in Vaticano, le LL.AA.RR. i Duchi di Calabria, i Duchi di Noto, con il primogenito di quest’ultimi, il Principe Don Jaime che in giugno 2010 ha raggiunto la maggiore età. Questa era la prima volta che un Pontefice incontrava tre generazioni di principi della famiglia reale di Borbone delle Due Sicilie, con a capo l’Infante di Spagna, S.A.R. Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Sia Don Carlos, sia suo figlio ed erede Don Pedro, nel risvolto della giacca indossavano le insegne del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Non era la prima volta che Don Carlos aveva l’occasione di incontrare il Santo Padre, che incontrò nella Sala Dorata del Palazzo della Generalitat Valenciana, durante il V incontro delle Famiglie di Valencia, nel luglio del 2006.

Indimenticabile figura di Principe cristiano

S.A.R. l’Infante di Spagna Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma era devotissimo della Santa Chiesa Cattolica Romana, che confermò nelle udienze concesse a lui e alla sua augusta famiglia dai Pontefici Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Sotto il suo Gran Magistero prima, così come sotto l’attuale Gran Magistero del suo figlio S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, sono state riaffermate con chiarezza la natura equestre-religiosa del Sacro Militare Ordine Costantiniano e le sue finalità: la Glorificazione della Croce, la Propaganda della Fede e la difesa della Santa Romana Chiesa, alla quale l’Ordine è strettamente legato per speciali benemerenze e per molteplici prove di riconoscenza e di benevolenza avute dai Sommi Pontefici.

Requiem aeternam dona eo Domine.
Oremos pro nostro Magno Magistro Carolo.

Foto di copertina: S.A.R. il Principe Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Infante di Spagna, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e XI Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Losanna, 16 gennaio 1938 – Retuerta del Bullaque, 5 ottobre 2015).

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