A Loreto il presidente Mattarella accende la lampada

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Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha acceso quella che da 22 anni è la lampada della preghiera per l’Italia, preghiera che in occasione dell’anno giubilare si estende al mondo e si prolunga al 2021, nella Basilica della Santa Casa di Loreto. L’accensione è avvenuta davanti a circa 250 persone che hanno potuto fare ingresso in santuario, mentre in piazza della Madonna sono entrati in 600, tutti rigorosamente distanziati in rispetto delle norme anti Covid.

All’inizio l’arcivescovo e delegato pontificio di Loreto, mons. Fabio Dal Cin, ha invocato “la benedizione sull’Italia e tutti i cinque continenti, nella consapevolezza di essere una sola grande famiglia…

A papa Francesco giunga il nostro grato pensiero per la benevolenza con la quale ha voluto prorogare il Giubileo Lauretano di un anno e anche per la nuova enciclica ‘Fratelli Tutti’, che firmerà il prossimo 3 ottobre ad Assisi: accogliamola con animo aperto per affrontare questo tempo difficile… L’enciclica servirà ad affrontare questo tempo difficile nello spirito della fraternità e dell’amicizia sociale”.

Poi ha ringraziato coloro che hanno partecipato e le autorità civili e militari, tra cui il sindaco della città, Paolo Niccoletti, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, quello del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ed i rappresentanti dell’aeronautica civile e militare:

“La Santa casa di Nazareth è considerata il luogo della nascita della Beata Vergine Maria e custodisce la memoria collettva di un popolo di credenti che sale pellegrino per affidare a Maria dolori e speranze. In questa ricorrenza siamo lieti di avere il Capo dello Stato che salutiamo con deferenza e affetto. Grazie per aver accolto l’invito di questa delegazione pontifcia per accendere la lampada che arderà nella Santa Casa.

E’ dal 1998 che l’Italia si affida alla Vergine Madre. In questo anno giubilare l’intenzione di preghiera si estende a tutta l’umanità. Messaggio universale di speranza per ogni comunità famigliare. Per tutti i politici, per tutti gli amministratori e i governanti perchè siano leali promotori e i primi servitori della pace vera. Quella pace che ha come fondamento la giustizia sociale e i diritti di ogni persona”.

L’accensione della lampada è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, a cui hanno partecipato anche il nunzio apostolico in Italia, mons. Emil Paul Tscherrig, e l’ordinario militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò.

Nell’omelia mons. Paul Richard Gallagher, ha invitato i fedeli ad affidarsi alla Madre di Dio: “Saluto in modo speciale l’Arcivescovo di Loreto e lo ringrazio per avermi invitato in questo posto di grazia. Saluto le autorità civili e il Presidente Mattarella. Carissimi fedeli in questo santuario mariano dove si respira il clima spirituale di Nazareth sostiamo come pellegrini rinfrancati dalla luce della Gloria di Dio”.

Ed ha sottolineato che a Loreto si sperimenta la verità dell’Incarnazione: “La Santa Casa Di Loreto è icona non di astratte verità, ma di un mistero, l’incarnazione del Verbo. Qui il Verbo si è fatto carne. Per questo celebriamo la nascita di Maria, con il Figlio Ella è la pienezza di grazia.

Il nome di Maria è risuonato nel cuore del Padre da sempre, da prima che il tempo fosse. Qui a Loreto sperimentiamo la presenza di Maria. E bisogna che anche noi l’accogliamo nella nostra vita in modo personale. Più l’accoglieremo più sperimenteremo la sua forte guida sulle orme di Gesù”.

(Foto: Quirinale)

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