La Chiesa Romana impaurita, igienista, fobica, pessimista cosmica, lontana dalle famiglie e dall’Eucarestia, dissociata dalla realtà: cresima con cottonfioc biodegradabile

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Quello che avevo da dira su questo argomento , l’ho scritto il 16 maggio 2020: “Una Chiesa patriottica impaurita, igienista, fobica, pessimista cosmica, lontana dalle famiglie e dall’Eucarestia, devota a Beato Cloro e Sant’Amuchina” [QUI] e cito:

E sono arrivato ad una conclusione. In una Chiesa come è diventata oggi, mi trovo straniero. Quello che è certo, fino a quando questa follia (con la scusa del coronavirus) non terminerà, non metterò piedi in un tempio-post-18-maggio-2020. Per di più, perché nel frattempo non “rubo” neanche un posto ad un/a temerario/a. Inoltre, evito pure il rischio di essere contagiato (perché con tutte le misure e disposizioni, mi pare, si comunica l’estrema pericolosità dei luoghi in oggetto). Quindi, proseguirò con il mio #iorestoacasa, anche in ambito “ecclesiale” come avevo già deciso per quello “civile”, felice di poter prendere finalmente questa decisione in libertà, senza le vessazioni di un regime totalitario con il benestare di una gerarchia ecclesiastica servile.
Come consigliato dalla Diocesi di Brescia, ho deciso di “offrire a Dio il mio desiderio, che non si potrà concretizzare a causa di questa situazione”. Sono sicuro, anche senza le assicurazioni bresciane, che il Signore – Colui che È, che sa tutto e comprende tutto – mi perdonerà. Anche perché Lui mi conosce bene e sa che osando di andare in una chiesa sprofondata nella follia, sarei oggetto a rischio… di dare i numeri, in tutti i sensi e quindi commettere peccato. E dover andare a confessarmi oggi, mi pare essere peggio di entrare in un tempio sanificato (ma lontano dall’essere santificato, anche se manca solo una lettera) “gestita” come vuole un regime dittatoriale, da “una Chiesa patriottica impaurita, igienista, fobica, lontana dalle famiglie e dall’Eucarestia”.

Da allora la situazione – anche se sembrava impossibile – è solo peggiorata. Irrecuperabile in termini umani. È proprio vero: mala tempora currunt sed peior parantur.


Ultima follia a Milano: Cresima con cottonfioc biodegradabile
di Luisella Scrosati
La Nuova Bussola Quotidiana, 6 settembre 2020


Una nota dell’Avvocatura dell’arcidiocesi di Milano detta le nuove regole per la celebrazione delle Cresime: oltre alle solite assurde misure per garantire il distanziamento sociale, per l’unzione si suggerisce – invece del solito batuffolo di cotone – l’uso del «bastoncino cotonato biodegradabile», mirabile esempio di Chiesa sanitariamente corretta e convertita ecologicamente. Intanto in provincia di Forlì un sindaco – pare con il consenso del parroco – impone i tamponi ai bambini come condizione per ricevere la Prima Comunione. Solo gli ultimi esempi di una Chiesa allo sbando e ormai completamente asservita allo Stato.(…)
“Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». Mosso da paura, Gesù ritrasse la mano, si assicurò di mantenere la distanza di almeno due metri e, posto con precauzione il velo dinanzi al naso e alla bocca, gli disse: «Lo voglio, sii guarito. Ma in ogni caso, conti come un contagiato». Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. E, ammonendolo severamente di essere uscito di casa e di non aver osservato la quarantena, lo rimandò e gli disse: «Guarda di non andare in giro senza la mascherina, ma va’, presentati al sacerdote, e di’ loro di guardarsi da tutti coloro che hanno malattie infettive». E la gente si rallegrava dell’attenzione del Maestro per la sanità pubblica”.
È più o meno a questo “evangelo” che dev’essersi ispirata l’arcidiocesi di Milano nel diramare l’ultima meticolosa nota per la celebrazione delle Cresime (segue), a cura dell’Avvocatura e datata 3 settembre. Dunque, mentre nelle scuole di tutta Italia, incluse quelle di Milano e dintorni, i bambini potranno stare seduti al loro banco senza la mascherina, i medesimi pargoli che si troveranno al loro posto tra le panche di una chiesa, le quali notoriamente (spiegatelo sia al vescovo, che al CTS) hanno una cubatura decine di volte maggiore di quella di un’aula scolastica, dovranno tenere la mascherina.(…).


Arcidiocesi di Milano
Curia arcivescovile
Avvocatura
Nota circa la celebrazione delle Cresime
Milano, 3 settembre 2020


Per la celebrazione delle Cresime si seguiranno le seguenti disposizioni:

  • I cresimandi tra loro e con il rispettivo padrino manterranno la distanza interpersonale di un metro per tutta la celebrazione, salvo che al momento della crismazione.
  • Durante tutta la celebrazione, compresa la crismazione, i cresimandi e i padrini dovranno indossare la mascherina.
  • I cresimandi in fila per ricevere il Sacramento dovranno mantenere la distanza interpersonale di un metro con chi sarà davanti.
  • Il Ministro indosserà la mascherina al momento della crismazione e igienizzerà le mani.
  • Arrivati davanti al Ministro, il padrino si avvicinerà al cresimando e metterà la mano destra sulla sua spalla.
  • Per l’unzione si usi, secondo le disposizioni CEI del 22 luglio 2020, “un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando”. Si suggerisce l’utilizzo di bastoncini cotonati biodegradabili. Lo strumento usato per la crismazione dovrà essere bruciato al termine della celebrazione.
  • La mano del Ministro traccerà con il sacro crisma una croce sulla fronte del cresimando secondo le disposizioni liturgiche e nel compiere il gesto espressivo dell’imposizione della mano avrà cura di non toccare con essa il capo del cresimando.
  • Il Ministro scambierà la pace con il cresimato pronunciando le parole previste dal Rituale ma senza alcun contatto fisico.
  • Per quanto non specificato in questa nota trova piena applicazione il Protocollo per le celebrazioni con il popolo e le relative indicazioni di questo Ufficio.
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