Dal Meeting di Rimini inizi per la ripartenza dell’Italia

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In questa settimana il Meeting dell’Amicizia fra i popoli, in svolgimento a Rimini, affronta il tema della ‘rinascita’ socio economica dell’Italia dopo il Covid 19, come ha affermato il presidente di ‘Symbola’, Ermete Realacci, durante l’incontro ‘Pandemia 2020: da dove si ricomincia?’, con Enrico Giovannini, l’economista Mariana Mazzucato, la sociologa Chiara Saraceno, la politologa Nadia Urbinati ed Elisabetta Soglio:

“Uno dei paragrafi più importanti e coraggiosi della ‘Laudato Sì’ di papa Francesco ci spiega che ‘la finanza soffoca l’economia reale. Non si è imparata la lezione della crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella del deterioramento ambientale’. Un rischio che si corre anche di fronte alla tempesta del coronavirus. Esistono però le condizioni perché questo non accada, perché con responsabilità e concretezza si imbocchi una strada nuova”.

Anche l’economista Enrico Giovannini ha invitato ad un cambiamento di pensiero: “Si riparte cambiando il modo di pensare che ci ha condotti fin qui. Non perché la pandemia ne sia colpa diretta. Ma perché questo modo di pensare ha costruito un’economia vulnerabile, e perché sappiamo che questa pandemia non sarà l’ultima. Gli scienziati ci hanno detto che poteva accadere e che potrà ancora accadere. Le fragilità economiche, sociali e istituzionali evidenziate dalla pandemia sono frutto di un modello di sviluppo tutto centrato sull’efficienza. Cioè sull’abbattimento dei costi, a tutti i costi”.

Ad Ermete Realacci abbiamo chiesto di indicarci da dove ricominciare dopo la pandemia: “Il periodo complicato che stiamo vivendo, gli esiti della pandemia da coronavirus, sollecitano rapidi cambiamenti. Cambiamenti che vanno nella stessa direzione di quelli necessari per affrontare con coraggio la crisi climatica.

A partire, per dirla con le parole del ‘Manifesto di Assisi’, promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento, da un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capace di futuro. Per andare in questa direzione è più utile ascoltare le parole di un uomo forte e gentile che parla sotto la pioggia in una piazza san Pietro deserta, o quelle del Presidente Mattarella, che aspettare i vaticini di qualche agenzia di rating”.

La sfida della sostenibilità può far ripartire l’Italia?

“La sfida della sostenibilità non incrocia solo una crescente sensibilità dei cittadini ma fa bene all’economia e alla società. Secondo il rapporto ‘Green Italy’, elaborato da Symbola e da Unioncamere e Giunto alla sua decima edizione, negli ultimi 5 anni 432.000 imprese italiane, un terzo del settore manifatturiero, hanno investito nell’ambiente: dalle fonti rinnovabili all’efficienza energetica, dal recupero di materie prime alla chimica verde, ad innovazioni legate a processi e prodotti.

Queste imprese esportano di più, innovano di più, generano più posti di lavoro: i green jobs hanno ormai superato i 3.000.000 di unità. Anche se pochi lo sanno in molti campi l’Italia vanta importanti primati. Siamo ad esempio la superpotenza europea dell’economia circolare e recuperiamo il doppio delle materie prime della media europea, molto più della Germania. Questo ci fa risparmiare ogni anno 21.000.000 di Tep e 58.000.000 di emissioni di CO2.

Secondo una recente ricerca dell’Università di Oxford e della School of Entreprise and Environment l’Italia insieme a Cina, Germania, Stati Uniti e Regno Unito potrebbero ‘vincere alla grande nella transizione globale verso un’economia green nei prossimi decenni’. L’Italia sarebbe addirittura prima nelle potenzialità.

Questo non è il risultato di politiche e tantomeno di una burocrazia efficiente, ma dei nostri cromosomi antichi. Siamo un paese povero di materie prime e abbiamo nei secoli imparato a puntare su quella grande forma di energia rinnovabile e non inquinante che è l’intelligenza umana”.

Una economia a misura d’uomo può ricostruire il tessuto sociale dell’Italia?

“La Fondazione Symbola cerca portare il suo contributo a questa economia più a misura d’uomo con i suoi rapporti, i suoi appuntamenti, la sua rete. Incrociando visione, numeri e storie, nella convinzione che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. Accanto ai rapporti annuali come ‘Green Italy’, ‘Io sono Cultura’, ‘Coesione è competizione’, abbiamo realizzato o sono in lavorazione ricerche su robotica, economia circolare, mobilità elettrica, nuova edilizia, farmaceutica, nautica, legno arredo, sport, vino cammini e piccoli comuni, biomedicale e tante analisi legate a singoli territori.

Un grande regista americano di origine italiana, Frank Capra, ha detto: ‘I dilettanti giocano per piacere quando fa bel tempo, i professionisti giocano per vincere mentre infuria la tempesta’. Noi lavoriamo perché l’Italia e l’Europa siano professionisti della costruzione di un mondo più sicuro, civile, gentile”.

(Foto: Meeting di Rimini)   

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