“Cannon’s Live Matter”. Tutte le vite sono importanti, ma non per la maggioranza dei giornalisti e politici dei paese democratici

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Tra le primissime notizie questa mattina ho letto – purtroppo – un fatto, provocando in me lo stesso disgusto e l’identica indignazione, che ha confessato l’amica e collega Marco Tosatti sul suo blog Stilum Curiae, verso moltissimi dei suoi “simili che fanno il mio stesso mestiere”. Si tratto del caso di Cannon Hinnant, un bambino di cinque anni, che è stato ucciso il 9 agosto da un nero (il 25enne Darius Sessoms, arrestato dalla polizia di Wilson, North Carolina), di cui non si indigna nessuno. Perché?

LEE COUNTY, N.C. – Un uomo in North Carolina ha voluto commemorare in 5enne Cannon Hinnant, che è stato tragicamente sparato e ucciso lo scorso fine settimana. “Cannon’s Life Matters”. si legge su una strada. Solo un giorno dopo il funerale di Cannon, “Skeeter” Tulloch ha dipinto la scritta in ricordo del bambino di 5 anni. “Volevo solo che tutti avessero qualcosa da vedere”, ha detto Tulloch. Dice che la scritto non voleva essere solo un tributo al bambino e nient’altro. Tulloch non ha voluto rivelare la strada dove ha collocato ha scritto.

Un bambino di cinque anni ucciso da un nero non fa notizia
di Agostino Nobile
Stilum Curiae, 20 agosto 2020

Secondo la polizia di Wilson, North Carolina, il 9 agosto scorso il bambino di cinque anni Cannon Hinnant, mentre andava in bicicletta nel suo giardino di casa è stato ucciso volontariamente con un colpo di pistola alla testa da un vicino di casa.

«Cannon era un bambino amorevole» ha detto il padre di Cannon. «Amava andare in chiesa. Illuminava ogni stanza in cui entrava.» Vedendo suo figlio steso a terra ha pensato che fosse caduto dalla piccola bici. Quando si è reso conto che era morto l’ha preso tra le braccia. Mentre il sangue gli colava lungo il braccio «tutto quello che potevo fare era pregare Dio».

Le due sorelline di Cannon, presenti durante la tragedia, porteranno per sempre nella memoria e nel cuore il terribile momento.

La notizia è stata oscurata dalle grandi reti TV, probabilmente perché l’accusato, che si trova in galera in attesa di giudizio, è nero.

Nel caso del quarantaseienne George Floyd, che viveva di espedienti, ucciso involontariamente da un poliziotto, tutte le TV del mondo ne hanno parlato come fosse una catastrofe planetaria. L’America è stata messa a ferro e fuoco con centinaia di violenze e furti e decine omicidi. I sinistri e i media di tutto il mondo hanno benedetto e sostengono tutt’ora i Black lives matter, un movimento neo marxista che istiga all’odio verso l’occidente e la razza bianca. I politici Dem americani si sono inginocchiati per ricordare Floyd, un tipo che, data la sua vita problematica, non aveva mai pensato di diventare un eroe internazionale. Anche la Boldrini e sinistri hanno voluto ricordare alla Camera la memoria di Floyd.

Per il piccolo Cannon, tranne la Fox News non si è mossa foglia mediatica. Conoscendo la mentalità ideologica, nessuna meraviglia poiché, sinistramente parlando, il piccolo Cannon aveva tre colpe: bianco, credente cristiano e vittima di un nero. Tutto ciò conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che la cupola rossa è costituita da maestri dell’odio e dell’inganno. Non penso che i giornalisti e i politici dei paesi democratici siano mai caduti così in basso.

Preghiamo per il piccolo angelo Cannon.

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