Sull’Appennino bolognese un branco di ragazzi ubriachi fanno a pezze una statua di Gesù Crocifisso

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Nella notte tra venerdì e sabato, a Lizzano in Belvedere sull’Appennino bolognese, un gruppo di giovani vandali ubriachi hanno fatto a pezzi una statua di Gesù Crocifisso di legno, recentemente restaurato, amata da residenti e turisti della zona. «Una vergogna», commentano sui social gli utenti allibiti dalle foto postate sul gruppo Facebook “Lizzano in Belvedere Forever”.

La statua di Cristo “decapitata” e gettata a terra dopo essere stata staccata dalla croce (Foto dal filmato).

Prima vengono spaccate con una mazza da baseball testa e braccia del Cristo, poi la statua viene staccata dalla croce e le varie parti vengono lanciate qui e là. Pensandosi probabilmente intoccabili, si sono pure ripresi durante il blasfemo atto vandalico, accompagnandolo con alcune bestemmie e parolacce, postando poi il video su Instagram per qualche minuto. Mossa decisamente sbagliata, perché i carabinieri hanno visionato le immagini. E così hanno già individuato… Il fatto è stato riportato sul sito del Resto del Carlino.

«Gli ha spaccato la testa, il braccio e la testa, è impazzito…». Poi ride, e bestemmia. «Sono stato a scuola dalle suore e non mi ricordo nemmeno l’Ave Maria». Ridono e bestemmiano, sì, con la voce impastata dall’alcol e la mano che dà le mazzate pure malferma: sono questi i ragazzini tra i 16 e i 19 anni che si sono divertiti a deturpare Gesù Crocifisso sulla strada tra Vidiciatico e Monte Pizzo, a Lizzano. A immortalarli è il video che uno di loro ha ingenuamente postato su Instagram, permettendo così ai carabinieri della Compagnia di Vergato impegnati nelle indagini a individuarli in un batter d’occhio.

Foto dal Gruppo Facebook “Lizzano in Belvedere Forever”.

Il branco è composto da almeno sei vandali: i carabinieri sanno chi sono, ma mentre tre – un minorenne, un diciottenne e un diciannovenne – sono già stati denunciati per danneggiamenti, per gli altri, tra cui altri minori, manca l’identificazione formale. Sono tutti turisti emiliani, anche di Bologna; nessuno ha precedenti. Come riporta il Resto del Carlino, uno dei ragazzi protagonisti dell’assurda “bravata” ha inviato, pare su consiglio dei genitori, una lettera di scuse al parroco di Vidiciatico, rendendosi inoltre disponibile a pagare la riparazione della statua.

Quelli che “spaccano” per un click

Scrive Valerio Baroncini sul Resto del Carlino: “Annoiati, sicuramente. Inconsapevoli, abbastanza: basta sentire come parlano. ‘Raga, pesissimo’. ’È impazzito completamente’: e giù risate. Stupidi? Forse, concediamo loro il beneficio del dubbio. Ineducati (non maleducati, le colpe dei figli non sempre devono ricadere sui genitori) di certo. I ragazzini di Lizzano che hanno devastato il Cristo in legno meriterebbero sì di fare lavori socialmente utili, ma partendo dalla ricerca dei frammenti della statua che hanno danneggiato e poi dall’incollare schegge e parti dell’opera una a una”.

Foto di copertina dal Gruppo Facebook “Lizzano in Belvedere Forever”.

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