Meeting di Rimini: tutto pronto per l’apertura

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Fra poche ore al Palacongressi di Rimini si alza il sipario di questa 41^ special edition del Meeting dell’Amicizia fra i popoli sullo stupore, come ha scritto nei mesi scorsi il neo presidente Bernard Scholz: “L’edizione speciale del Meeting farà tesoro di una delle cose più importanti che questa crisi ci ha insegnato: che non c’è niente di scontato e che una delle cose più preziose è il desiderio di una vita più bella, più vera e più giusta che sappia attraversare anche tempi difficili… e così ridestarla”.

Anche quest’anno, come ormai da molti anni, papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno inviato i loro messaggi augurali. Nel suo messaggio papa Francesco a firma del Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, sottolinea che il titolo di quest’anno “offre un contributo prezioso e originale in un momento vertiginoso della storia. Nella ricerca dei beni più che del bene, tanti avevano puntato esclusivamente sulle proprie forze, sulla capacità di produrre e guadagnare, rinunciando a quell’atteggiamento che nel bambino costituisce la stoffa dello sguardo sulla realtà: lo stupore… è questo stupore che mette e rimette in moto la vita, consentendole di ripartire in qualunque circostanza”.

Per il papa questo anno si è potuto comprendere lo stupore dai volti: “Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell’esistenza. Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno”.

Per questo il titolo del Meeting “costituisce un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore… è accaduto qualcosa di apparentemente paradossale: invece di spegnerne la sete più profonda, il confinamento ha ridestato in alcuni la capacità di meravigliarsi di fronte a persone e fatti dati prima per scontati”.

Infine, citando il teologo von Balthasar, il papa li ha invitati a testimoniare la bellezza di Dio, che apre alla speranza: “Il Papa vi invita perciò a continuare a collaborare con lui nel testimoniare l’esperienza della bellezza di Dio, che si è fatto carne perché i nostri occhi si stupiscano nel vederne il volto e i nostri sguardi trovino in lui la meraviglia di vivere…

E’ un compito a cui non possiamo sottrarci, specialmente in questo tornante angusto della storia. E’ la chiamata a essere trasparenze della bellezza che ci ha cambiato la vita, testimoni concreti dell’amore che salva, soprattutto nei riguardi di quanti ora maggiormente soffrono”.

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio invita il meeting ad essere un volano per la ripartenza: “Questa quarantunesima edizione del Meeting si svolge mentre la terribile pandemia semina sofferenze e morte a ogni latitudine, facendo irruzione nella nostra storia e costringendoci a un rallentamento, purtroppo con pesanti conseguenze economiche e sociali. Siamo ora chiamati a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali”.

Ed ha invitato tutti coloro che lavorano alla sua riuscita ad avere una grande visione della realtà: “Il tema di quest’anno è stato scelto prima che comparisse il virus e tuttavia costituisce uno stimolo, quanto mai appropriato, per riflettere su quanto avvenuto e per avviare l’opera di ricostruzione. Questa non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza.

Nei passaggi storici più importanti pesano, ovviamente, le condizioni materiali. Ma il rilancio è possibile se, accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all’avversione, che condurrebbero invece al fallimento”.

Infine, ricordando lo sguardo del Meeting all’Europa, ha chiesto agli organizzatori di tracciare ancora una volta la strada: “Il Meeting, fin dalle sue origini, ha guardato l’orizzonte europeo come tratto decisivo del nostro futuro.

Cogliere il cambiamento, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia. Il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili e soltanto nell’integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli.

All’impegno economico, sociale, culturale che ne deriva tutti possiamo e dobbiamo contribuire. Le istituzioni anzitutto e l’intera società, con le sue forze economiche e le sue preziose autonomie sociali. Questo è il percorso per colmare i ritardi e rendere più saldi l’Italia e l’avvenire delle sue giovani generazioni”.

(Foto: Meeting di Rimini)

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